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API RESISTENTI ALLA VARROA teoria del 4,9mm
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Ggiasone
Iscritto il: 23/05/2011, 15:38 Messaggi: 813 Località: Capannori, Lucca
Formazione: Perito Agrario
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flightofthebumblebee ha scritto: Se tenessi galline ovaiole anzichè valdarnesi originarie... Ecco fatto, hai detto la tua: ce l'hai 3 o 4 pollastre da vendermi, che ho quasi finito il pollaio???
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29/11/2011, 22:57 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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flightofthebumblebee ha scritto: Io, come ho già avuto modo di dichiarare altre volte ma che ripeto volentieri, ho la massima comprensione per chi, intimorito da passate esperienze di morte e distruzione o magari solo a conoscenza di possibili tragedie di interi apiari sterminati dalla Varroa o da cause diverse, ricorre a tutti i trattamenti possibili ed immaginabili, pur conoscendo l'illegalità delle sostanze usate, ed usate la prima volta, di solito, solo per sentito dire!!! Io invece non ho nessuna comprensione, escludendo però da questo discorso chi produce il miele per uso esclusivamente personale ed è liberissimo, si fa per dire, di spruzzare le api con l'antipulci tre volte al giorno. Chi invece offre il suo miele ad altri ne è direttamente responsabile della qualità e della salubrità del prodotto e non c'è discorso economico che tenga o morie che possano giustificare l'utilizzo di scorciatoie come i più svariati veleni. Esistono trattamenti chimici aprovati ed esistono anche metodi abbastanza "puliti" che stanno tra la permapicoltura e l'apicoltura chimica ufficiale e che funzionano discretamente, ne più ne meno delle molecole di sintesi. E non credo nemmeno che manchino le informazioni se uno ha un minimo di voglia di cercarle, e di metterle in pratica. Certo, le soluzioni non sempre sono di facile applicazione o convenienti economicamente ma è proprio seguendo questa strada, la via più facile, che ci stiamo dirigendo allegramente e grande velocità verso l'autodistruzione. In più, paradossalmente, le molecole di sintesi potrebbero addirittura favorire la varroa.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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29/11/2011, 23:06 |
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apibio
Iscritto il: 23/01/2010, 15:08 Messaggi: 36
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yuvan ha scritto: amico te lo adduco subito un ragionamento logico ed intelligente.. a me le api danno da mangiare (e ti assicuro che sono dimagrito un casino) immagino che non lo diano ne a te ne al nostro simpatico amico oltre oceano. Veramente Stephan ha 300 casette e 9 anni di lavoro..... e per farci il miele per l'inverno mi sembrano troppe!!!! Di apicoltura ci vive....e ti posso assicurare che non ha alcun problema di vendita del miele ed a prezzi più elevati..... forse perché ha scelto di produrre il miele diversamente....senza nessun trattamento...e si lavora la cera personalmente (a proposito ho iniziato anche io a farmi i fogli cerei da solo!!!! sono soddisfattissimo!!!!) .......certo ci sono stati gli anni dove si è messo in gioco.....ed ha sperimentato....non ha aspettato la pappa pronta.....concordo con theflightofthebumblebee e penso che ognuno debba darsi, nel limite delle sue possibilità, da fare e cercare di migliorare le proprie api.....e questo a volte a scapito delle famiglie che non sopravvivono..... ci sono apicoltori che si mettono in gioco e sperimentano.... http://www.apicolturareginaitalia.eu io lo vedo un investimento per il futuro e ammiro il loro lavoro!!! comunque grazie a theflightofthebumblebee del supporto..... io sinceramente non voglio convincere nessuno.... anche perché non ci guadagno nulla.......almeno per ora!!! l'anno prossimo ho intenzione di fare nuclei in abbondanza!!! e allora si che dovrò essere convincente per piazzarli!!!! comunque scherzo anche perché me li hanno già chiesti in tanti!!! Non voglio mettermi a fare il ricercatore e raccogliere dati.... visto che ci sono già e basta cercare....anche semplicemente andando su www.lapalmamiel.comio riporto solo la mia esperienza che per ora è stata positiva e quello che mi è stato insegnato e quello che ho visto..... poi se uno vuol provare..... prova.... !!! PS ( io sono in attesa di provare le mie arnie con coprifavo trasparente!!!!)
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30/11/2011, 15:09 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Obombo ha scritto: ... escludendo però da questo discorso chi produce il miele per uso esclusivamente personale ed è liberissimo, si fa per dire, di spruzzare le api con l'antipulci tre volte al giorno... E' discutibile perche' le api si muovono e chi attua forme di controllo lasse o demenziali crea delle bombe biologiche che 1) danneggiano gli altri apicoltori 2) stanno facendo sparire le api dalla faccia della Terra A questo proposito si stanno creando delle lobbies di apicoltori commerciali che stanno facendo pressione sia in ambito UE che negli USA a livello federale per impedire o regolamentare severamente il solo possesso di api. E, per quanto il controllo governativo su qualunque cosa sia un argomento che mi fa venire le bolle sulla pelle, hanno ragione! A) La varroa e' qui per rimanere e ci dobbiamo convivere. Cercare di annientarla crea una serie di eventi catastrofici. B) Sarebbe utile capire almeno i fondamenti di genetica delle popolazioni. Ma, nel caso uno non sia interessato a capire, si dovrebbe attenere ad un concetto semplicissimo: I TIPI DI TRATTAMENTO VANNO RUOTATI!!! TrattamentI plurale: Un trattamentO, due, tre, quattro, cinque trattamentI. E, se io fossi uno dei moderatori, metterei questo post "sticky" all'inizio del forum (levando il mio nome -la gloria non mi interessa- e frasandolo in maniera politicamente corretta, se lo volessero. Cordialmente Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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30/11/2011, 18:25 |
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flightofthebumblebee
Iscritto il: 08/06/2010, 23:05 Messaggi: 193
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Premetto che la mia domanda vuole essere solo statisticamente interessante, e che certamente, una cosa è avere tutte celle femminili piccole e uguali ed un'altra averne solo alcune e non tutte della stessa misura, e che certamente il punto di partenza di una esperienza influenzerà anche il punto di arrivo! Vorrei chiedere, a quanti controllano bene le cose che avvengono in apiario, se qualcuno ha mai misurato il ridimensionamento annuale delle celle di covata dei favi che si riusano, cioè, di quanti mm si rimpiccioliscono le celle che hanno contenuto covata annualmente e capire a che misura si può arrivare, prima di cambiarli??!!!! Io ho qualche favo con celle da 4,5 mm completamente annerito, e in una arnia ne posso avere solo uno o due mentre gli altri sono con celle più grandi a scalare secondo l'età, che hanno! Cita: Ecco fatto, hai detto la tua: ce l'hai 3 o 4 pollastre da vendermi, che ho quasi finito il pollaio??? Scusa il ritardo Giosuè, ma leggo solo ora e ti rispondo!! Io ho galline Valdarnesi originarie, bianche, uovo bianco, piccolo, molto buono e ricco, galline selezionate da parte di uno, quà da queste parti, che ha salvato la razza e l'ha riportata in auge, si trova il suo progetto anche in rete !! Ma la vera gallina valdarnese era nera ed oggi è estinta, anche se esiste (o esisteva?) un progetto portato avanti nelle colline fiorentine di ricreare la razza, nera, tramite galline possedute da ignari contadini da generazioni e generazioni, con caratteristiche genetiche ok, anch'esso presente in rete!! Se vuoi li ri-cerco e ti invio i link, oppure quando capiti quà ci andiamo assieme da quello che le vende bianche!!
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22/12/2011, 21:39 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Non ho mai misurato le celle dei favi vecchi, anche se qualche interrogativo me lo sono posto approposito della loro utilità nel combattere la varroa e sul perché bisogna usare i favi in plastica per passare alle celle da 4,9 e non i favi vecchi. Cosa vedono le api? Il diametro ristretto di una vecchia cella o l'interasse tra gli esagoni? Possono i vecchi favi avere la stessa utilità di quelli con le celle da 4,9? E' poi vero che sono portatori di malattie? Lo sappiamo perche l'abbiamo letto ma, in effetti, io non sono a conoscenza di alcun studio che lo dimostri, in più, Oscar Perone e la sua banda sostengono che non sono pericolosi e che non vanno sostituiti spesso e c'è chi li ha usati per vent'anni o anche di più.
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23/12/2011, 0:07 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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nicolsp ha scritto: Ciao maddmax, non condivido appieno quanto esponi. In teoria tutto si potrebbe fare , anche l'oro dal piombo. Dici che l'ape italiana va difesa, e poi tu mi fai un bel matrimonio italo-russo Dici di avere tre alveari selezionati; ma come puoi selezionare se sono in mezzo al altri alveari , ma sei sicuro che solo i tuoi fucazzi vadano con le tue reginelle Tre trattamenti con ossalico se gocciolato, non sono bruscolini Per quanto riguarda il diametro delle celle, io dico: prima del 1980 che diametro avevano la varroa esisteva In teoria e sempre in teoria , mi viene da pensare che su telai vecchi in quanto le celle man mano si restringono le varroe non dovrebbero riprodursi . MA Le varroe prediligono le celle da fuco, ma vanno anche all'occorenza in quelle da ape , non penso che il mm. possa inibire alle varroe l'istinto della procreazione . nicol Ciao a tutti, alcune settimane fa ,evevo posto il problema che potete leggere sopra "In teoria e sempre in teoria ,mi viene da pensare che su telai vecchi in quanto le celle man mano si restringono le varroe non dovrebbero riprodursi MA " forse vi era sfuggito . Ogni anno io sostituisco i due telai più vecchi (uso segnarli con delle puntine colorate,ad ogni anno corrisponde un colore in quanto non è detto che si trovino necessariamente ai lati per cui mi vien facile trovarli) con due telai nuovi con foglio cereo; per cui tenendo le famiglie su 9 telai, mediamente ho 5/6 telai di covata , di cui solamente 2 nuovi, risultati la varroe c'è . Dato che ritengo si sia alla fine dell'attività apistica in campo, riassumo i trattamenti che ho eseguito , giorno più giorno meno , dai primi gg. di agosto su 9 famiglie . 2 trattamenti di Apiguard a distanza di 10 gg. (ho tenuto presente l'evaporazione del gel ) Primi di settembre: controllo dei telai uno per uno per ogni famiglia , distruzione delle celle da fuco vuote ed opercolate ,(le ho trovate in una sola cassa e qui ho controllato ben bene che non ci fossero celle reali ) sostituzione rete di fondo , distruzione di celle vecchie opercolate , previo controllo con stecchino ( venti celle) . Somministrazione di zucchero a velo ed aglio liofilizzato . 8 trattamenti di acido ossalico subblimato . Controllo presenza regine. Sino a novembre non le ho più disturbate . Limitandomi a controllarle esternamente A metà novembre ho ristretto le famiglie , mettendo dei diaframmi doppi (normale telaio con due fogli di compensato per parte) . Oggi ho fatto il gocciolato ( 100X800x80) . Toccando ferro a parte una famiglia un pò deboluccia, posso dire che le rimanenti famiglie sono molto forti . In questi gg. controllerò la caduta delle bestiacce ed esperimenterò la spruzzata di zucchero a velo , tra il 10/12 gennaio farò un sublimato , che sarà la cartina tornasole nicol
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23/12/2011, 21:06 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Nicolsp, fammi un favore se ci riesci, appena possibile controlla i favi coperti da api e cerca di ricordarti come erano al 15 nov perchè ogni volta che facevo del gocciolato in questo periodo avevo quasi un dimezzamento del numero di api. Il trattamento lo facevo nella tarda mattinata di una bella giornata con api che uscivano tranquillamente. Buon Natale ai lettori di questo forum. Ninno
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23/12/2011, 21:50 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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ninno ha scritto: Ciao Nicolsp, fammi un favore se ci riesci, appena possibile controlla i favi coperti da api e cerca di ricordarti come erano al 15 nov perchè ogni volta che facevo del gocciolato in questo periodo avevo quasi un dimezzamento del numero di api. Il trattamento lo facevo nella tarda mattinata di una bella giornata con api che uscivano tranquillamente. Buon Natale ai lettori di questo forum. Ninno Ciao, Ninno, se non sbaglio mi chiedi di controllare dopo il trattamento il numero dei favi coperti e rapportarlo a quello antecedente il trattamento. Oppure di rapportarlo al momento del restringimento delle famiglie a novembre Per semplificare : 1a. soluzione : numero dei favi coperti prima del trattamento--- numero dei favi coperti fra qualche giorno. 2a. soluzione : numero dei favi coperti a metà novembre--- numero dei favi coperti fra qualche giorno. Stamani il trattamento l'ho fatto alle 10,30 con un bel sole , senza vento , con circa 16° gradi, ho lasciato il coprifavo scoperto per farlo irradiare sino a quasi il tramonto 15,30 . Una sola famiglia come dicevo è un pò debole, su tre favi ma non molto numerosa, ora vedo se è il caso di restringerla ulteriormente, che ne pensi nicol
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23/12/2011, 22:55 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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nicolsp ha scritto: "In teoria e sempre in teoria ,mi viene da pensare che su telai vecchi in quanto le celle man mano si restringono le varroe non dovrebbero riprodursi MA " forse vi era sfuggito . Non mi era sfuggito ma questo conferma soltanto che abbiamo gli stessi dubbi.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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24/12/2011, 0:05 |
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