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API RESISTENTI ALLA VARROA teoria del 4,9mm 
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Condivido quanto scritto da Frankapi, è dal 1986 che faccio esperimenti e applico metodi da esorcista ma in questi ultimi anni mi trovo bene con i prodotti ufficiali pur non avendo il blocco covata a fine autunno.
Ninno


09/11/2011, 17:30
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Quindi Ninno,
tu hai provato sul campo sia il 4,9 che lo spazio Mussi?

Mi puoi spiegare cosa non ha funzionato?

Grazi ciao.

P.S.: sono un inguaribile curioso.

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.... la torta di riso è finita !!!


09/11/2011, 17:54
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Un saluto a Ninno vedo non è la prima volta che ci troviamo d 'accordo su argomenti diversi....si vede che è da molto che lavoriamo con le api....

Per Giorgio ....non è che non funziona qualche cosa è semplicemente che se ti aspetti di salvare le api o anche solo di tenere sotto controllo la varroa avrai amare sorprese...

io non voglio fare il maestro ma vivendo con le api ho paura quando sento certe teorie ....partire bene è possibile ma cadere e perdere tutto è un attimo, torno a ripetere che usando bene i prodotti e le tecniche esistenti non serve fare esperimenti.....anche lavorando con varie centinaia di famiglie


09/11/2011, 18:29
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bene bene
ho voluto solo provocare per avere qualche opinione in più , e certo un neofita in questo campo non si mette a fare sperimenti , cosa esperimenta se non ha esperienza.... :D :D
comunque grazie :


09/11/2011, 22:00
Profilo YIM

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Ciao a tutti e grazie a Frankapi per il saluto,
non ho mai provato il metodo Mussi anche se l' ho seguito dai primi scritti su Apitalia perchè le troppe morie di alveari per prove ed esperimenti negli anni 80-90 mi hanno reso diffidente e sono rimasto alla finestra ad aspettare la condivisione del metodo da parte di diversi apicoltori che non c' è stata.
Per quanto riguarda le cellette 4,9 ho già scritto ad Apibio di continuare la sperimentazione e di farci sapere se il metodo negli anni apporta veramente dei benefici, non escludo che possa funzionare .
L' ideale sarebbe riuscire a far nascere le api 2 gg prima e allora si che la varroa ritornerà ad essere un parassita e non un destructor.
Ninno


09/11/2011, 22:35
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La teoria delle celle piccole ha una solidissima base storica e biologica. E' inoltre sostenuta dalle esperienze di migliaia di apicoltori che applicano l' IPM (Integrated Pest Management) il cui nome in italiano mi e' ignoto. Non conosco la normativa italiana e pertanto non mi pronuncio su questo argomento, tuttavia i fogli di fondazione (di plastica) a cella piccola possono essere acquistati negli USA. Anche se in italiano non esiste nulla sull' argomento, in inglese potrete trovare ampio riscontro. Il libro "Practical Beekeeper" di Michael Bush e' un' ottimo punto di partenza. Ho fatto una ricerca su un paio di forum di apicoltura italiani e non vedo menzionate api di razze che non siano l' ape italiana. E' illegale usare altre razze in Italia?
Nessuno sta dicendo che le celle piccole risoveranno da sole il problema della varroa. Tuttavia, e' ovvio che nemmeno fluvalinate, coumaphos e acido oxalico a go-go lo stanno risolvendo.
Cordialmente
Maddmax

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26/11/2011, 19:25
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ciao mad max,
tu conduci le api seguendo questa teoria? che risultati riporti?
Maddmax1 ha scritto:
Nessuno sta dicendo che le celle piccole risoveranno da sole il problema della varroa


..se non risolve il problema allora a che serve??? tu come combatti la varroa? ... hai delle api :mrgreen: ?

ciao


26/11/2011, 22:00
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Certo che ho le api!! Da dieci anni ho tre alveari nei quali tengo delle api Italiane che ho incrociato con le api Russe la cui progenie ho reincrociato con le Italiane. La teoria dice che in media le mie api sono 82.5% italiane e 17.5% Russe (in pratica ... non so, anche perche' ho reincrociato i tre alveari in maniera diversa: due per aumentare i geni "italiani", mentre il terzo per mantenere il piu' possibile la diversita' genetica). Casini? A nastri! Tra l' altro i miei tre alveari sono nello stesso recinto con una quindicina di altri alveari che non sono miei.
La varroa e gli altri problemi delle api si combattono con la conoscenza della biologia e con l' attenta osservazione di cio' che sta succedendo negli alveari. La bacchetta magica non esiste. Le mie api hanno visto l' Apistan una volta in cinque anni ma io le conosco una per una, 200000 quante sono. Le varroe sono presenti nei miei alveari ma sono sotto controllo. Utilizzo una serie alternata di tecniche biologiche che sono riportate nei libri e nella letteratura specializzata. Uso anche l' acido oxalico e un paio di volte in dieci anni (anche se qui e' illegale) ho usato l' acido formico. Ho perso delle api? Certamente! ma non mi sono fatto prendere dal panico e ho insistito finche' nei miei alveari si e' creato un equilibrio piu' che accettabile. Non ha senso dire esattamente che cosa faccio perche' per esempio l' interruzione della covata qui dura molto di piu' che nella media dei luoghi. Altro esempio: quando devo cambiare la regina, voglio tutti i fuchi possibili e immaginabili per cui non tocco la covata da maschio il che significa che e' l'anno di 2-3 sicurissimi trattamenti con l' acido ossalico. Io voglio che solo i piu' cazzuti tra molte decine di migliaia di fuchi (non un paio di centinaia di fuchi finocchietti per il fluvalinate) fecondino le mie regine. Negli ultimi decenni i ceppi sono stati selezionati anche per la scarsita' di fuchi sull' assunto che i fuchi siano uno spreco di nettare.
La varroa ha viaggiato migliaia di kilometri e si e' evoluta. Se gli apicoltori non faranno la stessa cosa si estingueranno insieme alle loro "ragazze".
Per quanto riguarda le celle piccole, le api se le sono costruite per 50 milioni di anni e sono sopravvissute alla varroa ed a tutti gli altri parassiti/patogeni. 150 anni fa un paio di tipi sono saltati fuori con le celle grandi con l' idea di ingrandire le api. Qualcuno dice che le celle piccole aiutano. Io le uso (e non posso essere minacciato con ispezioni dell' ASL :D ) e, a parte il casino dei primi tempi, sono sicuro che aiutino. Ma, ammesso e non concesso che non sia vero, non si puo' sparare a zero su qualcuno che le propone sulla base del fatto che il papa', il nonno ed il bisnonno hanno usato le celle grandi e quindi (%^0!@!) chi non le usa e' un apostata. Anche perche' dal trisnonno indietro fino al sinantropo di Pechino e alle scimmie antropomorfe si erano usate le celle piccole. E le api stavano benissimo!
Occorre imparare e osservare, sbagliare e migliorare. L'approccio teso ad annientare la varroa con una bacchetta magica si e' rivelato catastrofico. La varroa e' qui per rimanere: ci dobbiamo convivere. Inoltre, che ci piaccia o no, DOBBIAMO IMPARARE L'INGLESE perche' la letteratura scientifica e' in inglese. Il libro che ho citato e' di fondamentale importanza perche' e' approfondito ma semplice e lineare; inoltre contiene spunti e referenze per chi non e' contento di come stanno andando le cose.
Cordialmente
Massimo

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27/11/2011, 1:12
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ti posso dare ragione, a livello teorico, sul fatto di non bocciare subito l'idea (anche se per me rimane boiata), però tu usi le celle piccole e l'ossalico, e riesci a tenere le api, io uso solo l'ossalico e riesco a tenere le api. spiegami gentilmente come le celle piccole ti stanno aiutando, usassi solo quelle senza ossalico.. sul fatto di ragionare sulla genetica delle api piuttosto che sui prodotti sono d'accordissimo. però nella selezione di regine che riescano a generare famiglie in grado di pulirsi da sole (e comunque io non sono in grado di fare una selezione precisa del genere, mi posso limitare a riprodurre quelle famiglie che sono riuscite a sopportare bene la varroa), non alla dimensione delle operaie.


27/11/2011, 9:36
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Iscritto il: 23/01/2010, 15:08
Messaggi: 36
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il bello ed il brutto di un forum e che ogni uno puo' dire il proprio pensiero liberamente......

pero' tra dire la propria opinione e fare disinformazione c'e' una bella differenza!!! e mi riferisco a Gandalf:

mgluca ha scritto: quali dati con la teoria del 4,9mm?
risponde Gandalf : Nessuno. I dati non esistono.

i dati e le esperienze ci sono!!! eccome!!! il fatto che tu non le conosca non vuol dire che non ci siano!!!

io non voglio convincere nessuno ma questa estate sono andato alle canarie nell'isola di la palma ho incontrato Stephan personalmente e lui ha 300 casette allevate in questo modo...... ha un ottimo sito, da me citato piu volte www.lapalmamiel.com che riporta la sua esperienza e quella di vari apicoltori. Il sito ha anche un forum, quindi la cosa e' reale e come!!! tra le altre cose lui e' un armadio ha ha ha.... ma una persona meravigliosa!!!per me 300 casette sono un bel dato!!!!

Per quello che mi riguarda sono arrivato a 12 casette quest' anno, di cui 10 sul 4,9mm...... e non ho mai trattato contro la varroa dal 2008. Il prossimo hanno spero di iniziare finalmente a fare miele oltre a solo nuclei... ora il numero dovrebbe andare bene!!! tra le altre cose lavoro con un amico.... che ha anche lui famiglie sul 4,9mm ed abbiamo circa una ventina di famiglie tra le mie e le sue.
il lavoro procede..... e qui trovate sia la mia esperienza che le informazioni: www.apibio.it per chi mi scrive volentieri si scambiano idee, riflessioni ed esperienze!!!

Da una parte e vero che gli esperti dicono trattare trattare e ancora trattare..... ma viste le morie che ci sono in giro non si puo' dire che i risultati siano ottimi!..... tra le altre cose c'e' stato anche un tempo in cui gli esperti sostenevano che la terra era piatta.... al centro dell'universo e che il sole le girava intorno........


27/11/2011, 12:13
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