|
Autore |
Messaggio |
francescoar
Iscritto il: 17/01/2012, 14:35 Messaggi: 329 Località: Salceta di Sant'Agata - Palazzo del Pero - Arezzo (AR) - Toscana
Formazione: Ragioniere programmatore ---Apicoltore autodidatta - Api e Miele
|
Apiherb contiene polvere di semi macinati, aglio e altre cose naturali, la nutrizione che verrebbe assunta sarebbe 50ml una volta a settimana per 3 volte quindi niente! Dimostrare che è efficace contro il nosema è veramente difficile per un apicoltore! Ora visto che male non fa e che non lascia residui chimici io lo ri-somministrerò in primavera
_________________ Francesco Produttore di Miele toscano
|
27/01/2012, 12:30 |
|
|
|
|
pian187
Iscritto il: 16/01/2009, 15:45 Messaggi: 180 Località: Chiaravalle
Formazione: Diploma
|
quest'anno ho deciso di utilizzare api-herb come trattamento per la prevenzione di questa malattia che unitamente alla varroa contribuisce alo spopolamento degli alveari, vorrei dei consigli sull'utilizzo, in confezione c'è scritto di fare 3 trattamenti in autunno e primavera solo che in autunno sono presenti nell'arnia altri trattamenti io quest'anno utilizzerò l'apivar per la varroa e comunque seguirò le linee guida del tecnico della provincia e la domanda è questa rivolta a chi ha gia utilizzato api-herb vado tranqillo o è preferibile utilizarlo nn in concomitanza di altri trattamenti????????????????
_________________ Andrea
|
18/08/2012, 17:33 |
|
|
vas212
Iscritto il: 26/01/2012, 22:48 Messaggi: 260 Località: Cosenza
Formazione: Laurea ing.Informatica
|
Salve, notizie sul funzionamento di apiherb? Se ho ben capito, in alternativa viene consigliato un mix di cipolla, aglio e chiodi di garofano, ma non ho ben capito come. Macerati in acqua (o altro)? per quanto tempo? Quanta acqua? Quantitativo da somministrare? Dite che è del tutto equivalente all'apiherb?
|
18/02/2013, 20:33 |
|
|
Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3918 Località: Cisterna di Latina
|
Nessuno ha mai detto niente del genere. Obombo ha scritto: ...uso uno degli ingredienti, l'aglio, come anche la cipolla e i chiodi di garofano. Quali siano gli effetti, non lo so... La ricetta con i chiodi di garofano è di Crivelli, l'ho anche postata da qualche parte, la cipolla era usata dai vecchi apicoltori, come forse anche l'aglio, ma di questo non sono sicuro, comunque, è uno degli ingredienti del prodotto in questione. I miei, quando avevano le api, usavano anche un mix di varie piante medicinale, ma non me le ricordo tutte, dovrei fare una ricerca. Bisogna anche dire che in mancanza di studi scientifici che attestino l'efficacia di tutti questi ingredienti, il loro effetto positivo potrebbe essere soltanto un'illusione. Per quanto riguarda la cipolla forse c'è una base scientifica ma non per il suo effetto contro il nosema, bensì per l'influenza positiva che potrebbe avere nell'incremento della covata. Oltre a una mia impressione, che potrebbe anche essere soggettiva, ci sono degli studi fatti nell'ex Unione Sovietica sull'influenza che il cobalto ha nell'incrementare l’ovodeposizione della regina. Esiste anche un integratore con sali di cobalto prodotto in Bulgaria partendo proprio da questi studi ma dall'utilità alquanto dubbia, visto che si tratta di percentuali omeopatiche.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
|
18/02/2013, 22:37 |
|
|
ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
|
Ciao Vas, ma hai il nosema oppure vuoi fare incetta di bende per fasciarti la testa prima di rompertela?. Il mio pensiero è quello di accertarsi del problema prima di intervenire con prodotti specifici e non di dare "antibiotici" perchè oggi porto fuori il bimbo e con il freddo potrebbe prendere la tosse. Ninno
|
18/02/2013, 22:43 |
|
|
Fast92
Iscritto il: 28/03/2011, 19:01 Messaggi: 191 Località: Brescia
Formazione: Tecnico elettrico ed elettronico
|
Ieri ho notato sul predellino di una famiglia un po di filamenti marroni scuri,pensanddo cosi che la famiglia sia affetta da nosema,oggi spostero la famiglia lontano dalle altre e martedi tempo permettendo faro l'apiherb.Voi come agite in questi casi?e' normale che alcune famiglie dopo l'inverno siano affette da questo problema?
|
17/03/2013, 10:12 |
|
|
raffo
Iscritto il: 14/01/2010, 14:14 Messaggi: 229 Località: Piacenza
Formazione: Perito agrario , laurea in tecnologie alimentari
|
Negli anni scorsi mi è capitato più di una volta che qualche famiglia uscisse dall'inverno sporcando il predellino e la facciata dell'arnia con le classiche virgole marroni. Per fortuna il problema si è risolto sempre da solo, solitamente si risolveva non appena il tempo si stabilizzava al bello. Penso che se avessi usato un integratore avrei dato a questo il merito della guarigione
|
17/03/2013, 18:42 |
|
|
ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
|
Ciao Fast, non ho mai avuto problemi di nosema ma condivido quello che dice Raffo, è azardato diagnosticare nosemiasi per delle cacchine sul predellino, dopo un periodo di claustrazione è normale trovare quel tipo di cacchine e se molto copiosa potrebbe essere anche un problema di dissenteria. Ninno
|
17/03/2013, 22:47 |
|
|
Fast92
Iscritto il: 28/03/2011, 19:01 Messaggi: 191 Località: Brescia
Formazione: Tecnico elettrico ed elettronico
|
Ciao ninno e raffo,si infatti sono molte poche quelle "cacchine",quindi sono gia piu tranquillo e comunque appena arrivera la bella stagione provero a somministrare api-herb.Possibile che passando da una temperatura di 10-13 gradi ai -3 mattutini le api facciano fatica a scaldare la covata creandosi cosi il fenomeno di covata calcificata??
|
17/03/2013, 22:56 |
|
|
ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
|
Ciao Fast, le temperature esterne non hanno molta influenza sulla covata calcificata ma la poca aerazione all' interno dell' alveari sì. Appena avrai temperature notturne non così negative spalanca le porte o meglio tira indietro il tiretto del fondo e lascia entrare aria. La primavera scorsa e l' ho anche scritto avevo messo un segno su un alveare uscito dall' inverno con molta covata calcificata , invece di ucciderla , come uso fare ogni volta che trovo una famiglia che non và, l' ho travasata in un' arnia con fondo a rete senza tiretto. Risultato covata calcificata ridotta , oserei dire assente, non sciamata e 4 melari pieni. Ninno
|
17/03/2013, 23:43 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|