Formazione: Dottore in scienze e tecnologie agrarie
Api e trattamenti
12/03/2009, 0:21
Ciao, vorrei maggiori informazioni riguardo alla pericolosità dei trattamenti antiparassitari (quindi sia contro funghi che insetti) e il loro rapporto con le api. E' sufficiente lo sfalcio dell'erba x garantire l'incolumità alle api sia nel frutteto che nel vigneto? Nel caso di piante a fioritura continua (cucurbitacee in particolare) se si effettuano trattamenti con prodotti di copertura (quindi rame e zolfo)in contemporanea alla presenza di api, si uccidono? Infine è vero che sono i prodotti sistemici i + pericolosi x questi insetti? Rispondetemi in base alle vostre esperienze, così da sapermi regolare x salvare quelle povere api...
ciao. l'avvelenamento da pesticidi è una delle cause della moria delle api. queste morie sono dovute a una nutrita categoria di sostanze tossiche usate a scopo diserbante e antiparassitario cioè :insetticida , anticrittogamico e fungicida, acaricida, nematocida, limacida, rodenticida. Questi principi chimici , diffusi nell'ambiente vegetale e anche direttamente sui fiori aperti , contaminano nettare, polline, fogliame , rugiada, acqua. A loro volta questi costituiscono fonte di avvelenamento per l'ape bottinatrice. Essa si contamina per ingestione (col bottino) , per contatto e per inalazione( in volo, o quando si posa, quando raccoglie il polline). In ordine di gravità per le api abbiamo al primo posto gli insetticidi, seguiti dagli acaricidi, i fungicidi e i diserbanti. A volte una molecola tossica non causa mortalità tra le bottinatrici , ma se una certa quantità subletale per il singolo individuo viene a concentrarsi all'interno dell'alveare , si possono avere gravi danni a carico di tutta la famiglia fino a causarne durante la cattiva stagione, la morte. Si può anche distinguere fra una tossicità diretta ed una indiretta. Questa si verifica quando la molecola tossica avvelena il cibo indirettamente. Tale azione ad esempio è esplicata dal dimeteoato , che in un primo momento era stato ritenuto moderatamente pericoloso per gli insetti utili, mentre le prove effetuate hanno dimostrato che qualsiasi concentrazione di tale prodotto reca seri disturbi alle api. Si tratta di un insetticida sistemico , una discreta quantità del prodotto si accumula anche nel netare e passa così alle api . A dosi alte si ha la morte diretta di tutte le api dell'alveare , effetto che continua anche dopo due o tre settimane dall'irrorazione . A dosi minori inizia a provocare danni dopo due settimane dall'impiego . Il meccanismo di questo insetticida , usato in prefioritura propio allo scopo di arrecare minori danni alle api, dimostra quanto possa essere la pericolosità dell'avvelenamento indiretto. Marcello
Formazione: Dottore in scienze e tecnologie agrarie
Re: Api e trattamenti
13/03/2009, 20:32
Ma per limitare il danno cosa bisogna fare? perchè, se ho ben capito, tutti i prodotti chimici sono dannosi, anche se in percentuali diverse. Io cerco di dare prodotti autorizzati in agricoltura biologica e di intervenire il meno possibile, però naturalmente non si può lasciare una coltura a se stessa. Conta fare i trattamenti verso sera quando le api sono rientrate nell'arnia? E se becco un mio vicino che fa un trattamento insetticida senza avere sfalciato, come devo comportarmi?
La cosa migliore penso sia incrementare la collaborazione fra apicoltori e agricoltori, e questo non è facile, ma è l'unica strada che possa far uscire l'apicoltura da questo disastro,le api servano a tutti e due ,sembrerebbe che le api siano più utili per il servizio di impollinazione che per la produzione di miele. E sopratutto pretendere delle leggi a livello nazionale e regionale che disciplinano l'uso dei pesticidi e che ne vietono l'impiego nel periodo di fioritura. Sfalciare l'erba prima dei trattamenti è senz'altro utile, però lo facessero tutti. Marcello
Oggi ho assistito a un trattamento eseguito su un frutteto in fioritura. Stavo transitando su una strada a più di 100 metri dal campo e mi sono chiesto se avendone il tempo, mi sarei dovuto fermare per verificare se fosse nocivo per le api, eventualmente contestare, senza autorità. Mi sono ripromesso di fare una segnalazione. Due minuti dopo presso il consorzio agrario del paese vicino, al responsabile ho presentato le mie perplessità per un trattamento eseguito in tale periodo di fioritura. Non vi era che da prenderne atto il responsabile aveva capito chi fosse. Ho chiesto in caso l'agricoltore si fosse presentato, fosse messo al corrente che era stato visto a eseguire l'operazione. Tornato a casa mi sono chiesto quale era il modo corretto per segnalare questo comportamento, per chi come me è un appassionato delle api. A fronte di un intervento il cui costo probabile è di 150/200 euro un potenziale apicoltore potrebbe avere una perdita di minimo 150 euro a famiglia. Ma perché aspettare di avere dei danni rilevabili? Vorrei segnalare e che si verificasse se il trattamento è innocuo, se chi lo ha eseguito ha il patentino e eventualmente in caso di trattamento nocivo, gli fosse sospeso o ritirato (come minimo). Già ma a chi? Ai carabinieri? Ci si perde anche mezza giornata solo per le scartoffie e mi sa che non sono a competenza. Forse la asl ma oggi è chiuso ci penserò lunedì. E poi ci devo andare fisicamente? Sul sito non vi è la “procedura semplice”, come neppure sul sito della regione (Veneto). Non ho guardato bene?
Vabbé, fortuna che ora piove e chissà che le api se ne stiano a casa e intanto il trattamento se nocivo venga in buona misura lavato via.
lo segnalo qui perchè non sò se vado contro la netiquette del forum (in caso Obombo cancella pure). http://www.micro4you.eu/it/micro4bee trattandosi di un brevetto e non di un prodotto commerciale (per ora) magari può essere d'interesse. ciao
asterixxx ha scritto: lo segnalo qui perchè non sò se vado contro la netiquette del forum (in caso Obombo cancella pure). http://www.micro4you.eu/it/micro4bee" target="_blank trattandosi di un brevetto e non di un prodotto commerciale (per ora) magari può essere d'interesse. ciao
Molto interessante!!! E' la prima cosa nuova interessante sulle api che sento da anni.
Per il resto ho paura che sia una battaglia persa. Guardate qui: e' il manifesto di come la pensa una gran parte degli agicoltori.