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antonio nanetti e la salute del sistema alveare

14/01/2013, 23:46

ho trovato questo file pdf sul sito degli apicoltori trentini
e'datato ma mi sembra adeguato e siccome e' molto schematico si legge facilmente
si tratta evidentemente delle schermate riassuntive con cui si accompagnava il dott antonio nanetti durante le conferenze

riassumo qualche aspetto che mi sembra importante

l'approccio globale alle malattie dell'alveare da parte di nanetti e' il seguente: trattare e tenere sotto controllo la varroa perche' tutto il resto ne deriva o ne viene amplificato
in quest'ottica vengono prese in considerazione prima l'uso del timolo e la sua efficacia dipendente dalle condizioni meteorologiche , poi l'acido ossalico nelle varie forme di somministrazione e dosaggio anche comparandolo agli altri acidi organici .
non si parla del problema neonicotinoidi ma ad oggi non e' piu' di attualita'
sull'ossalico sublimato nanetti presenta tutti i rischi per l'operatore e la sua preferenza per una somministrazione piu' sicura tramite gocciolato.
di seguito metto l'indirizzo web
http://apitrentine.it/dati/2008/nanetti ... varroa.pdf

Re: antonio nanetti e la salute del sistema alveare

03/02/2013, 13:47

Controllo della varroa
IL TRATTAMENTO ESTIVO
IV CONVEGNO NAZIONALE
”Salvare le api e l’agrucoltura”
DR ANTONIO NANETTI
http://www.provincia.bologna.it/agricol ... estivo.pdf

Re: antonio nanetti e la salute del sistema alveare

10/02/2013, 21:20

Si ... vabbe' .. All' inizio era il Caos. Il primo giorno il Signore illumino' l' Uomo con il Libro della Rivelazione. Il secondo giorno venne Nanetti ...

Ragazzi!!! si sta parlando di sperimentazione sull' ossalico contro la varroa: una punta di diamante della ricerca che e' vecchia di almeno 30 anni.
Non si fa menzione dell' ecosistema alveare, delle interazioni tra api e microflora, della genetica delle api, dei caratteri di resistenza ...
E' gia' sui libri (ovvero "codificata", ovvero "vecchia") la ricerca riportata in posti come:

-http://www.apidologie.org/index.php?option=com_content&task=view&id=246&Itemid=43&lang=en

-Honey Bee Colony Health: Challenges and Sustainable Solutions (Contemporary Topics in Entomology) [Hardcover]
Diana Sammataro (Editor), Jay A. Yoder (Editor)

Il Nanetti e' ancora li' a storronare con la "ricerca" sull' ossalico ... dai!!! Per piacere!!!

Maddmax

Re: antonio nanetti e la salute del sistema alveare

10/02/2013, 21:33

Madd, è roba di cinque anni fa, ancora più vecchia rispetto a quello che hai postato, poi, il link di Romeoadriatico è solo la struttura di un convegno o di una conferenza, non è un trattato sulla varroa.
Antonio Nanetti è uno dei massimi esperti sull'argomento e per quanto l'informazione sia vecchia, per chi si avvicina adesso al modo dell'apicoltura è sempre utile, e in italiano per giunta.

Re: antonio nanetti e la salute del sistema alveare

10/02/2013, 22:17

Romeo,
Nanetti sta facendo "ricerca" su una serie di tecniche che ogni apicoltore alle prime armi conosce ed applica nel proprio alveare. Occorre fare un "convegno scientifico" su qualcosa che e' ormai una tecnica consolidata da decenni??? Ninno ci dice cose piu' interessanti sull' uso dell' ossalico che non quelle dell'' Esperto Maximo. E questa e' la mia personalissima opinione e certamente non quella di codesto forum.
*****, come l' Ente-Punta-Di-Diamante della ricerca apistica che posta come una novita galattica un "nuovissimo" progetto di miglioramento genetico della ligustica fondato sullo scambio di materiali con la California. Un progetto concepito nel giugno 2012 che, dovendo ottenere l' approvazione dell USDA e del Ministero della Sanita' italiano, partira', se tutto va bene tra 5 anni.
MA SE ANCHE MIO NONNO DI CASALBUTTANO (CR) SAPEVA CHE DOVEVA ANDARE A PRENDERE IL TORO ED IL VERRO NUOVI A MANTOVA ...!!!
Maddmax

Re: antonio nanetti e la salute del sistema alveare

11/02/2013, 20:59

Maddmaxx,
le informazioni fornite sono evidentemente prese presentazioni per incontri con apicoltori.
Credimi che qui in Italia l'uso dell'ossalico non è per niente consolidato, non molti lo applicano (per la maggiore vanno le solite "stecche" con ogni ben di dio dentro) e chi lo applica spesso lo fa male, inficiandone l'efficacia.
Si vede che non scrivi dal bel paese.

Non vedo come un tema di ricerca possa apparire "datato" solo perchè la molecola in questione viene usata da parecchi anni.
Nemmeno si sa ancora esattamente il motivo per cui fa secche le varroe!
Ti sembra che non ci sia proprio più niente da scoprire?
Leggevo qualche tempo fa che solo recentemente una equipe di scienziati ha scoperto il meccanismo d'azione dell'ipoclorito di sodio nei confronti dei batteri.
L'ipoclorito non è proprio una molecola di primo pelo non credi?

[Troll mode ON]
Certo che con tutti lavori su microflora e resistenza genetica che ci sono, almeno una volta all'anno sei li a storronare con l'acido ossalico sublimato... dai!!! Per piacere!!!
[Troll mode OFF]
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