https://foragersyear.wordpress.com/2013 ... e-beehive/

qui si parla di una trappola. ma non ho letto tutto, lo farò con calma domani
ciao

Continuano i controlli , nella settimana prox al massimo (tempo permettendo) verranno anche da me speriamo bene....

sembra siano stati disposti degli indennizzi dal Min. della Salute per gli apicoltori calabresi e siculi colpiti dal coleottero.

Le trappole devono avere una griglia che impedisce alle api di entrare e di rimanere affogate nell' olio minerale per cuii la terza dall' alto (TJ's) va bene.
Inoltre le trappole funzionano sull' assunto che le api diano la caccia agli scarafi, che cercano rifugio nelle trappole. In alveari non presidiati o con famiglie debosciate le rappole non funzionano.
Maddmax

Perdonate la lunga assenza comunque i controlli da me sono andati bene!! Nel senso che neanche un esemplare di Aethinia è stato rinvenuto nel mio apiario

qual'è la situazione ad oggi? c'è da preoccuparsi?

Ieri erano a 19 ritrovamenti

19 nuovi ritrovamenti? si parla di apiari o alveari? dove ci si può aggiornare? ho letto un articolo ad effetto e molto allarmistico ma non dava nessun numero, si parla di apiari interi distrutti anche se solo con un arnia positiva alla AT.
ciao grazie

http://www.izsvenezie.it/documenti/temi/api/aethina-thumida/2015/situazione-epidemiologica/tabella-1-casi-confermati.pdf

14 casi, chiedo scusa a tutti

A bocce ferme e nell'ipotesi di doversi preparare a brutti periodi…

Mi chiedevo se l'unico sistema per bloccare il piccolo coleottero fosse proprio quello di bruciare tutto, e mi sono risposto no.
Proprio perché siamo a “bocce ferme”,verificando lo sviluppo da uovo a adulto dell'aethina, e le forme svernanti anche nel glomere dell'imago adulta, sono diverse le forme di lotta che si potrebbero applicare.
Rimango dell'idea s'intende, che queste debbano essere prese in considerazione per la zona rossa, dove “pare” difficile un'eradicazione totale, dovendo avere a che fare con un insetto a cui piace pure frutta e altro che non sia un'alveare.
Intanto quando si accerta la presenza nell'apiario tramite trappole o controlli, l'opzione del distruggere tutto la lascierei a quanti analfabeti, non sanno di cosa si parla, vedi il tizio con 100 e passa arnie nemmeno dichiarate.
Gli altri che tentano di salvare le api cercando soluzioni aiutati anche dai tecnici, direi di tentare come minimo la messa a sciame, e per il materiale:
1) l'arnia se si può, immersione in acqua bollente o cera, e lo voglio vedere l'uovo di aethina che resiste;
2) telai e melari non vedo soluzioni che possano evitarne la distruzione, a meno di idee o suggerimenti;
3) il tetto se si può fare come con l'arnia, meglio.
4) Il resto della disinfestazione, del terreno etc. come da protocollo.
Insomma le api e l'arnia senza i telai li salverei, anche in fase stagionale avanzata riunendo le superstiti.
Approfittando del blocco di covata estivo, per gli accertamenti del caso e in quel momento in caso di positività procedere come ai punti suggeriti.
Sembra che si parli di chissà che, ma non si ha a che fare con una malattia come la peste che attacca le larve dell'ape, di un parassita del corpo dell'ape come i vari varroa pidocchi o acariosi.
Si ha a che fare con un opportunista che se del caso, se ne frega se ci sta o no l'ape nel suo territorio, anche se poi nell'arnia ha soluzioni mirabili come farsi dare il cibo dalle api stesse e svernare nel glomere sui telai al calduccio.
Tutto ciò perché mi aspetto altri analfabeti che portino in breve nel resto d'italia un altro insetto indesiderato, e non è indispensabile che sia analfabeta, basta un trasporto di merce varia.

Armando