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Autore |
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zdar
Iscritto il: 07/03/2011, 19:57 Messaggi: 4
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salve a tutti vorrei sapere se e' possibile dove posso comprare il biolethal varroa grazie.
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07/03/2011, 20:18 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3918 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Zdar e benvenuto tra di noi. Il sublimatore lo trovi sul loro sito e forse anche in qualche negozio di apicoltura nella tua zona. Approposito, da dove scrivi? Ci racconti qualcosa di te? Ciao, Romeo.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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07/03/2011, 21:04 |
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zdar
Iscritto il: 07/03/2011, 19:57 Messaggi: 4
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Ciao Romeo io mi chiamo Dario,e abito in molise vicino al mare,ho la passione per le api,ma la varroa circa 20 anni fa' mi ha distrutto tutte le arnie ed ho smesso,anche perche' avevo poco tempo da dedicarle.Adesso mi sto' riavviando,sto'comprando una diecina di sciami,e mi sto' informando le diverse tecniche per combattere la varroa,mi sembra che la tecnica migliore sia la sublimazione,se hai dei consigli da darmi li accetto volentieri.Tu invece in che zona ti trovi?Riesci a tenere sotto controllo la varroa e che tecniche adoperi.Ti ringrazio di avermi date le indicazioni per il biolethal,sono riuscito a trovare il sito.
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08/03/2011, 19:43 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3918 Località: Cisterna di Latina
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Io mi sono costruito un sublimatore simile in qualche modo al bioletal ma non mi trovo bene a sublimare dalla porticina quindi sto costruendo un altro per poter sublimare dall’esterno. C’è chi, come Renzo, lo usa ed è contento, ma lui da quello che ho capito lo usa con un cassettino tagliato in modo da poter sublimare da sotto. Leggi queste discussioni: api-f53/trattamento-estivo-varroa-gel-o-strisce-di-timolo-t13003.html api-f53/sublimatore-t8654.html?hilit=sublimatore Concordo con te, al momento la tecnica migliore sembra essere la sublimazione.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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10/03/2011, 0:11 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Confermo, anche se praticare una fessura sulla parete posteriore sarebbe ancora meglio (con lamierino a rotazione per chiudere). Trattando da sotto la rete di fondo causa la perdita di un minimo di acido, perche' il vapore nell'attraversarla in parte deposita (patina bianca). Comunque noi lo pratichiamo con successo da vari anni.
Da noi trattare dalle portine e' impensabile, sia perche' ti ritrovi sempre le ultime bottinatrici addosso, sia a causa della brezza di monte (alla sera) che ti soffia addosso il vapore fuoriuscito, il che non e' molto salubre.
Invece il trattamento con arniette di polistirolo - appoggiandole su di una pentola adattata - si e' rivelato un disastro, probabilmente perche' la rete di fondo e' troppo piccola e molto vapore si disperde da sotto.
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10/03/2011, 9:37 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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renzo ha scritto: Confermo, anche se praticare una fessura sulla parete posteriore sarebbe ancora meglio (con lamierino a rotazione per chiudere). Trattando da sotto la rete di fondo causa la perdita di un minimo di acido, perche' il vapore nell'attraversarla in parte deposita (patina bianca). Comunque noi lo pratichiamo con successo da vari anni.
Da noi trattare dalle portine e' impensabile, sia perche' ti ritrovi sempre le ultime bottinatrici addosso, sia a causa della brezza di monte (alla sera) che ti soffia addosso il vapore fuoriuscito, il che non e' molto salubre.
Invece il trattamento con arniette di polistirolo - appoggiandole su di una pentola adattata - si e' rivelato un disastro, probabilmente perche' la rete di fondo e' troppo piccola e molto vapore si disperde da sotto. Ciao ho sempre trattato come te da sotto la rete,a parte la scomodità che ho riscontrato come gia detto poco sopra, di acido se ne perde un pò più del minimo in considerazione anche dal fatto che la rete è in parte occlusa da propoli, questo è stato pure evidenziato da esperimenzazioni di vari metodi in Val D'aosta ,che puoi ricercare nell'argomento "sublimazione" . Sto esperimentando un sublimatore semplice semplice da utilizzarsi dalla parte posteriore con un foro di mm 10 chiudibile con un semplice tassello di quelli che vendono per il bricolage , ora devo vedere ,e al caso stò costruendo un' arnia trasparente , dove va posizionato il foro ( in alto-centro-basso) per una irrogazione ottimale ciao nicol
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10/03/2011, 22:14 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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La differenza sta nella ventolina, che forzando il vapore compensa le ostruzioni della rete. Se poi la rete e' mooolto propolizzata, direi che c'é qualche problema di manutenzione alle arnie, comunque basta una passata con la fiamma.
Di sperimentazioni in merito non sono al corrente, ma noi usiamo questo sistema da 5 anni con piena soddisfazione (2.5 grammi/arnia).
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11/03/2011, 9:15 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Ciao Renzo, devi convenire che a volte non è questione di manutenzione la propolizzazione della rete,in quanto le api con l'approssimarsi del freddo tendono a chiudere tutto,almeno la Ligustica , con il freddo ritengo non sia salutarte andare a smontare per far manutenzione,in considerazione del fatto che in 3/4 giorni se hanno la tendenza ritappano tutto, usare la fiamma per pulire la rete penso equivalga arrostire parecchie,ma dico parecchie api,almeno così la vedo. La ventolina aiuta senz'altro, ma se i fori sono chiusi penso sempre che di li l'ossalico non passi. Non metto in discussione che tu sia soddisfatto del metodo,io un pò meno,perchè in ultima analisi non posso sapere con sicurezza quanto acido è andato dentro l'arnia e quanto fuori o sulla rete , per semplificare in una possono essere andati 2gr. in un altra 2,5 in un altra ancora e allora.............. Esperimentare non nuoce , anzi ...può aiutare nicol
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11/03/2011, 19:43 |
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micio
Iscritto il: 21/06/2011, 22:33 Messaggi: 2
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ragazzi acido ossalico sublimato funziona alla grande io mi sono autocostruito un sublimatore che funziona bene visto che il quinto che ho costruito, penso che questo e il top è perfetto dopo varie modifiche apportate nel corso di fabbricazione . questa primavera ho fatto per circa due mesi di trattamenti alle mie api visto la caduta di varroa abbastanza alta, alla fine caduta zero (senza alcun danno per le api) sono contento per il risultato ottenuto finalmente posso dire di avere dato grossa botta a questo accaro che da anni ci sta dando grossi problemi .
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22/06/2011, 19:57 |
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Kross
Iscritto il: 08/09/2010, 9:19 Messaggi: 67 Località: Roero (Piemonte)
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Rispondo ad Humblebee da questa discussione: http://www.forumdiagraria.org/api-f53/ao-di-questi-tempi-t34663.htmlhumblebee ha scritto: Ti ringrazio Kross, sei stato chiarissimo! Effettivamente non ho mai sentito parlare di ripetibilità del gocciolato ma pensavo fosse sconsigliato anche ripetere il sublimato! Ho ancora qualche dubbio a riguardo (Es se una famiglia è molto infestata non conviene forse eliminarla invece che trattare nuovamente?) ma credo sia più opportuno aprire un 3d a riguardo. Saluti, HB Ecco il 3d... Prima di eliminare una famiglia infestata (parlo di varroa, chiaramente...non di altro, tipo peste a.), vale la pena provare a rimetterla in sesto: certo, il grado di infestazione ha il suo peso...se nell'arnia rimangono la regina ed un pugno di api, magari quasi tutte con le ali rattrappite, c'è poco da fare (e comunque è una situazione limite, in genere le famiglie quando sentono di essere troppo infestate dalla varroa tendono a sciamare, come estremo tentativo di salvarsi). Se la famiglia è seriamente infestata, ecco l'utilità di poter ripetere più trattamenti di sublimato: molti apicoltori ripetono il trattamento ogni 3 (o 4, o 5...ognuno secondo il proprio modus operandi) giorni, fino a coprire l'arco temporale di 24 giorni, che è il tempo di 'incubazione' in cella di un fuco, dalla posa dell'uovo allo sfarfallamento. In teoria, operando in questo modo, si mantiene l'ambiente alveare quasi costantemente 'acidificato' per un intero ciclo di covata: a mano a mano che le api sfarfallano, le varroe escono dalle celle e muoiono per effetto dell'ossalico che trovano fuori dalla cella che le ha ospitate. Acidificando un intero ciclo di covata, si dovrebbe riuscire a colpire la maggior parte degli acari.
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23/01/2012, 17:03 |
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