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Acido ossalico sublimato contro la varroa
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Honeybee
Iscritto il: 23/11/2009, 14:26 Messaggi: 14 Località: Locana (TO)
Formazione: scienze agrarie
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ciao a ragazzi, vi leggo praticamente tutti i giorni anche se non scrivo spesso. in questi giorni mi sono ritrovato con un bel pensiero.... A fine ottobre inizio di novembre ho fatto il primo trattamento con AO sublimato, in una cassettina ho avuto una grande caduta di varroa, premetto che mi avvicino a questo mondo da giugno, l'apicultore che mi sta dando una mano mi dice che effettivamente è troppa e allora mi consiglia un secondo trattamento quindi dopo due settimane torna da me e facciamo il secondo tratamento. dopo questo trattamento trovo sul predellino e a terra diverse api morte circa un centinaio, guardo il cassettino e di varroa caduta ne conto pochissima circa una cinquantina a distanza di una settimana dal trattamento, ma le sorprese non sono finite mi insospetticono tutti quei cadaveri e alzo leggermente la porticina e guardo dentro e scopro che il fondo dell'arnia è tutto coperto da api morte, non ho aperto l'arnia a causa del mal tempo freddo e pioggia mi hanno sconsigliato una visita anche veloce, chiamo l'apicultore che mi segue e mi dice che si potrebbe trattare di saccheggio.
cosa ne dite?
Concordo con quello detto da Renzo che se sono state saccheggiate puoi aprire. Prima di aprire siccome ora è un momento della stagione critico e l'alveare riceve uno stress ancora più forte che in altri momenti, ti consiglio di togliere il fondo antivarroa per un attimo e bussare sulla parte dietro della cassa. Se senti un ronzio intermittente ad ogni bussata la famiglia è viva e c'è la madre. 50 varroe cadute a quanti giorni dal trattamento? L'effetto dell'AO è di pochi gg poi le varroe che eventualmente cadono sono di caduta naturale. Ti consiglierei prima di fare il trattamento come buona prassi apistica di contare la caduta naturale per capire se è il caso di intervenire. Se sono cadute 100 varroe in una settimana ad esempio vuol dire che al giorno sono cadute 14,30 varroe che moltiplicate per il coeff. di stima 120 produce una popolazione di varroa stimata pari a 1714 unità. Questo numero è troppo alto tenuto conto che una famiglia che raggiunge le 3.000 varroe collassa e muore. Il coeff. 120 lo scegliamo perchè il coeff. 100 ussato dai più lo riteniamo sottostimato, sia per errori di lettura che per fuga di varroa in quanto avrete sicuramente visto camminare della varroa anche in seguito ai trattamenti sui Vs. fondi. Poi c'è il discorso delle formiche nel periodo estivo che però si può ovviare vasellinando il fondo sopra a della carta ad hoc.
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24/11/2009, 10:08 |
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Honeybee
Iscritto il: 23/11/2009, 14:26 Messaggi: 14 Località: Locana (TO)
Formazione: scienze agrarie
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l'apicultore che mi sta dando una mano mi dice che effettivamente è troppa e allora mi consiglia un secondo trattamento quindi dopo due settimane
A mio parere fare il trattamento con AO sublimato a 2 settimane dall'intervento precedente è sufficiente in quanto anche se le api tollerano bene più interventi di sublimato accanirsi con i trattamenti è controproducente non solo sul profilo sanitario ma anche sul profilo economico anche se noi apicoltori non guardiamo mai il n. delle ns. ore di lavoro. Sicuramente la situazione della Varroa deve tenere sempre gli apicoltori in allerta ma mai in allarme. Non accanitevi con i trattamenti perchè è uno stress anche per le famiglie. L'anno scorso noi abbiamo fatto due trattamenti di sublimato e non abbiamo avuto problemi, tuttavia dipende anche come arrivano le famiglie al sublimato in quanto se il carico di Varroa è troppo alto in seguito al trattamento estivo che ha funzionato poco. I Blocchi di covata funzionano bene quindi è auspicabile una loro diffusione in tutta Italia.
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24/11/2009, 10:16 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Honeybee ha scritto: Interessante quello che dici ed in effetti è una simulazione di blocco di covata, tuttavia mi viene da pensare che a volte ci sono dei telaini di covata fresca con delle "rose" di covata opercolata sia d'operaia che di fuco. Immagino che in questi casi non si possa fare oppure sforchettate la covata?Proverò questa tecnica perchè mi pare molto interessante. Infatti perche' funzioni e' indispensabile che nella famiglia originale non resti covata opercolata. Le difficolta' nel metodo stanno nel possibile sbilanciamento fra le due meta' (troppa covata opercolata, la famiglia originale rimane con niente), e nell'elevato numero di arnie da nucleo richiesto (se si usa il sublimato, quelle di polistirolo non vanno bene). Cita: Il raccolto di miele di melo si fà da voi oppure no? In bassa Valsugana non ci sono meli (per fortuna). Ho sentito che lo fanno in Val di Non e su in Val Venosta, ma in generale la fioritura precoce dei meli (anche ciliegi etc.) non va d'accordo con lo sviluppo tardivo delle famiglie nell'arco alpino. E' lo stesso problema che c'e' col tarassaco. Pero' personalmente starei alla larga dalle colture, incluso la fornitura per il servizio di impollinazione. Troppi trattamenti. Fanno eccezione piccoli frutti come i mirtilli, che non hanno trattamenti fitosanitari.
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24/11/2009, 10:22 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Honeybee ha scritto: A mio parere fare il trattamento con AO sublimato a 2 settimane dall'intervento precedente è sufficiente in quanto anche se le api tollerano bene più interventi di sublimato accanirsi con i trattamenti è controproducente non solo sul profilo sanitario ma anche sul profilo economico anche se noi apicoltori non guardiamo mai il n. delle ns. ore di lavoro. Non sono d'accordo, due settimane sono troppe, il fornitore del sublimatore consigliava 6 giorni, ma per me sono troppi ugualmente. La varroa produce da una a due femmine ed un maschio, che non interessa. Diventa sessualmente matura a 17 giorni, di cui ne passa 12 dentro l'opercolo. La madre non c'e' modo di beccarla, in quanto appena sfarfalla la sua preda, potrebbe sentire il feromone di una larva che dice "chiudetemi" ed avra' subito una nuova preda. Invece le figlie devono ancora aspettare 5 giorni per essere mature e trovare una loro preda. Da qui il ragionamento empirico di trattare con intervalli di 4 giorni: fatto un trattamento al giorno x, se il successivo cade entro x + 4 si beccano tutti i nuovi vampiri nati a partire da x senza che questi nel frattempo possano trovare le loro prede, perche' ancora immaturi. Comunque noi trattiamo ad oltranza, tenendo conto che la caduta si protrae qualche giorno dopo il trattamento. Si tratta di tenere l'arnia in saturazione di AO, nel caso peggiore per coprire un intero ciclo di covata. Mai notato effetti collaterali sulle api o accumulo di AO, come anche ben evidenziato dallo studio pubblicato su Lapis quest'anno (niente microcristalli, che era l'effetto piu' temuto).
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24/11/2009, 10:37 |
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Honeybee
Iscritto il: 23/11/2009, 14:26 Messaggi: 14 Località: Locana (TO)
Formazione: scienze agrarie
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Ciao Renzo, leggo la tua risposta. Allora, io intendo nel periodo autunno-invernale quando alle ns. latitudini la varroa si trova allo stato foretico. Tu giustamente parli del Vs. approccio estivo di cui non metto in dubbio l'efficacia. Sicuramente Bioletal funziona così come dici ed è fuor di dubbio che bisogna coprire un ciclo di covata completo. Il mio appunto era semplicemente di tipo operativo. Ad ogni modo mi piacerebbe fare un salto presso la Vs. azienda per vedere la Vs. tecnica di sublimazione estiva, se gradite ovviamente. Magari nel 2010 impegni permettendo.
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24/11/2009, 10:55 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Con piacere, tenendo presente che tutti i discorsi fatti derivano da esperienza in proprio e non hanno alcuna pretesa di assoluta verita'. Non hanno pero' neanche la spinta di fare produzione a tutti i costi, perche' restiamo sempre nel campo dell'hobbismo (con grosse difficolta' a contenere l'aumento di famiglie per sciamature, l'obiettivo iniziale anni fa era di tenere due famiglie).
Pero' non perdiamo famiglie. All'atto pratico delle api si occupa principalmente mia moglie, sublimato incluso. Se vuoi vedere foto della zona, ci sono i links sotto.
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24/11/2009, 11:03 |
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MrHornet
Iscritto il: 30/03/2009, 12:00 Messaggi: 37
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Honeybee ha scritto:
Concordo con quello detto da Renzo che se sono state saccheggiate puoi aprire. Prima di aprire siccome ora è un momento della stagione critico e l'alveare riceve uno stress ancora più forte che in altri momenti, ti consiglio di togliere il fondo antivarroa per un attimo e bussare sulla parte dietro della cassa. Se senti un ronzio intermittente ad ogni bussata la famiglia è viva e c'è la madre. esatto è stata la primissa cosa fatta e non ho trovato nessun residuo di cera, bussando sull'arnia si sente comunque un certo brusio e alzando il tetto velocemente si vedono le api intente nel succhiare il candito (mi è stato consigliato di effettuare una nutrizione con candito dopo il trattamento) Honeybee ha scritto: 50 varroe cadute a quanti giorni dal trattamento? L'effetto dell'AO è di pochi gg poi le varroe che eventualmente cadono sono di caduta naturale. Ti consiglierei prima di fare il trattamento come buona prassi apistica di contare la caduta naturale per capire se è il caso di intervenire. Se sono cadute 100 varroe in una settimana ad esempio vuol dire che al giorno sono cadute 14,30 varroe che moltiplicate per il coeff. di stima 120 produce una popolazione di varroa stimata pari a 1714 unità. Questo numero è troppo alto tenuto conto che una famiglia che raggiunge le 3.000 varroe collassa e muore. Il coeff. 120 lo scegliamo perchè il coeff. 100 ussato dai più lo riteniamo sottostimato, sia per errori di lettura che per fuga di varroa in quanto avrete sicuramente visto camminare della varroa anche in seguito ai trattamenti sui Vs. fondi. Poi c'è il discorso delle formiche nel periodo estivo che però si può ovviare vasellinando il fondo sopra a della carta ad hoc. le 45/50 varroe sono state contate dopo una settimana dal secondo trattamento quindi esattamente 7 giorni dopo
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24/11/2009, 11:22 |
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Honeybee
Iscritto il: 23/11/2009, 14:26 Messaggi: 14 Località: Locana (TO)
Formazione: scienze agrarie
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Re: Acido ossalico sublimato contro la varroa esatto è stata la primissa cosa fatta e non ho trovato nessun residuo di cera, bussando sull'arnia si sente comunque un certo brusio e alzando il tetto velocemente si vedono le api intente nel succhiare il candito (mi è stato consigliato di effettuare una nutrizione con candito dopo il trattamento)La famiglia da quel che mi dici è viva, questo è già un fatto positivo. Tuttavia non potendola vedere non posso dire se aveva bisogno di candito, probabilmente sì. E' necessario soppesare le arnie da dietro per capire se sono leggere o pesanti, è empirico ma funziona. In ogni caso se vedi che c'è consumo di candito regolare la famiglia ne aveva biosgno ed hai fatto bene a nutrirle. Tuttavia la nutrizione non và associata alla varroa mai. le 45/50 varroe sono state contate dopo una settimana Allora, secondo me è necessario far passare 3-4 gg dal trattamento, pulire i fondi e poi fare la lettura della varroa una settimana dopo, al fine di avere un dato di caduta naturale, altrimenti nel tuo caso hai una dato di caduta trattamento sommato ad un dato di caduta naturale che non ti permette di conoscere la popolazione stimata di Varroa nella famiglia. Se vuoi capire invece se il trattamento la % di efficacia del trattamento devi utilizzare la seguente formula: n. Varroe cadute con il trattamento A/(n. varroe cadute con il trattamento A + n. varroe cadute con il trattamento B) * 100. In una prova con i santi crismi statistici dovresti prendere due gruppi omogenei di alveari e uno di testimone che non tratti, però si può per esigenze operative fare la prova sullo stesso alveare, per esempio faccio il trattamento con il prodotto A valuto la caduta subito dopo il trattamento e poi faccio il trattamento con il prodotto B valutando anche qui la caduta dopo il trattamento. Se il prodotto A è stato efficace e abbattente al trattamento con il prodotto B sarà risicata. Un link di esempio: http://www.mieliditalia.it/varroaaut.htm
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24/11/2009, 12:54 |
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Honeybee
Iscritto il: 23/11/2009, 14:26 Messaggi: 14 Località: Locana (TO)
Formazione: scienze agrarie
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Con piacere, tenendo presente che tutti i discorsi fatti derivano da esperienza in proprio e non hanno alcuna pretesa di assoluta verita'. Non hanno pero' neanche la spinta di fare produzione a tutti i costi, perche' restiamo sempre nel campo dell'hobbismo (con grosse difficolta' a contenere l'aumento di famiglie per sciamature, l'obiettivo iniziale anni fa era di tenere due famiglie). Pero' non perdiamo famiglie. All'atto pratico delle api si occupa principalmente mia moglie, sublimato incluso. Se vuoi vedere foto della zona, ci sono i links sotto. Beh è vero che l'assoluta verità non c'è la nessuno, ma ho sempre parlato con diversi apicoltori e in Italia oltre ad avere un bel Paese abbiamo una bella apicoltura piena di idee e di invenzioni. Sicuramente il confrontarsi è proficuo per chi come noi vuole rimanere su trattamenti biologici alle famiglie. Beh cmq tra apicoltori l'hobbismo è diffuso ma io amo chiamarmi semi-professionista perchè hobbista vorrebbe dire che dovrei consumarmi tutto il miele che facciamo e sarebbe un po' troppo Scherzo Io 20 kg di miele in un anno non li vedo neanche:) Lo zucchero non esiste più in casa nostra da quando alleviamo le api. Complimenti per la zona ankio sono di montagna e leggo con gli occhi i Vs. paesaggi:)incantevoli e adatti per allevare le api. Anche noi lavoriamo in tandem con le api perchè di lavoro come sai ce n'è parecchio. Noi abbiamo più o meno i Vs. alveari, circa 40. Da un alveare o nasce la passione subito oppure mai, è sicuramente amore a prima vista. Ci vedremo in Trentino prima o poi. Marco
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24/11/2009, 13:07 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Honeybee ha scritto: Complimenti per la zona ankio sono di montagna ... Marco Ho presente la valle, in una vita precedente andavo ad arrampicare al Sergent, credo sia dalle tue parti, c'era una cosa chiamata Fessura della Disperazione .
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24/11/2009, 13:45 |
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