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marcofrigerio
Iscritto il: 16/01/2011, 23:34 Messaggi: 57
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Scusate se vado controcorrente ma l'ossalico non e' tossico x l'uomo? Se e' cosi che senso ha usarlo?
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14/03/2011, 22:43 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Certo che è tossico per l’uomo, per questo si usa la maschera per il sublimato e si evita di bere la soluzione per il gocciolato. Ma lo stesso vale per l’acido lattico, formico, l’apivar e tutto il resto, e non credere che l’apiguard sia innocuo (evitare di toccare il timolo senza guanti). Ecco perché va usato il buonsenso quando si maneggiano tutte queste sostanze se si decide di combattere la varroa con questi metodi. Diversamente c’è lo spazio Mussi che sicuramente è innocuo per l’uomo … e purtroppo anche per la varroa.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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14/03/2011, 23:18 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Obombo ha scritto: Certo che è tossico per l’uomo, per questo si usa la maschera per il sublimato e si evita di bere la soluzione per il gocciolato. Ma lo stesso vale per l’acido lattico, formico, l’apivar e tutto il resto, e non credere che l’apiguard sia innocuo (evitare di toccare il timolo senza guanti). Ecco perché va usato il buonsenso quando si maneggiano tutte queste sostanze se si decide di combattere la varroa con questi metodi. Diversamente c’è lo spazio Mussi che sicuramente è innocuo per l’uomo … e purtroppo anche per la varroa. E si...è proprio così io uso lo spazio mussi ma non per la lotta alla varroa QUANDO CI SONO I MELARI NON VANNO FATTI TRATTAMENTI a ve capì.... ciao nicol
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14/03/2011, 23:30 |
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marcofrigerio
Iscritto il: 16/01/2011, 23:34 Messaggi: 57
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Vado sempre controcorrente...ma l'apiguard (timolo) e' l'unico prodotto consentito nel biologico mentre l'ossalico e gli altri prodotti no! Un motivo ci sara'! Non ne rimane nel miele visto che il passaggio delle sostanze nell'arnia e' molteplice e continuativo?
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14/03/2011, 23:59 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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marcofrigerio ha scritto: Un motivo ci sara'! Il motivo è che ufficialmente il trattamento con acido ossalico non è riconosciuto come metodo di lotta alla varroa in Italia (per il momento) anche se viene impiegato “ufficiosamente” perché si è rivelato il meno pericoloso per le api (il sublimato) ed il più efficiente a lungo termine (non si hanno ancora notizie di fenomeni di resistenza) in più non lascia residui nella cera o nel miele dove tra l’altro si trova naturalmente, come d'altronde nella frutta e nella verdura. L’anno scorso, grazie alla “spinta” dal basso è partita la “sperimentazione” di un “apposito preparato” a base di ossalico per il gocciolato, quindi a breve lo si potrà trovare in farmacia. Nel mentre si inizia già a parlare della “sperimentazione” di un altro “apposito preparato” a base di ossalico per il sublimato.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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15/03/2011, 0:34 |
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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SantiSpadaro ha scritto: In ogni caso, qui da noi Calabria,usiamo confinare la regina per il blocco di covata nella gabbia scalvini è molto pratica e i risultati si vedono. Ovviamente dopo tutto ciò si effettua il trattamento con acido ossalico sublimato o gocciolato secondo le modalità che uno preferisce. Dopo 21 giorni si libera e la colonia si presenta florida come non mai. Finalmente un "sud-apicoltore" !!! Mi consola molto sentire l'esperienza di chi, in condizioni climatiche simili alle mie, abbia trovato il modo di combattere la varroa. Sempre di più mi convinco che blocco di covata + acido ossalico sia il metodo più efficace contro la varroa, perlomeno nei casi di forte infestazione legata appunto al fatto che la regina non smette mai di deporre. Siamo ormai a fine inverno e nonostante forte presenza di varroa posso dire che le mie due famiglie hanno superato l'inverno e sono entrambe forti. Come ho scritto precedentemente una famiglia ha i distanziatori Mussi, l'altra quelli tradizionali. L'infestazione di varroa è stata alta in entrambe le famiglie, quindi al momento non posso assolutamente dire che l'arnia con i distanziatori Mussi diminuisca la presenza di varroa all'interno dell'arnia, nè che le api se ne liberino più facilmente. Posso però dire che le api dell'arnia Mussi hanno passato meglio l'inverno, con meno umidità e muffa all'interno dell'arnia: sicuramente la ventilazione interna è maggiore. Le altre differenze che ho notato tra le famiglie non so se sono imputabili ai distanziatori o ad altri fattori. Ho troppa poca esperienza per fare altre valutazioni. L'ultima volta ho scritto che avrei fatto spazio nelle arnie, che avrei sostituito scorte con fogli cerei per scongiurare il pericolo di eventuali sciamature ed avrei così fatto trascorrere 15 giorni dalla fine del trattamento con l'apistan e la posa dei melari. Non è andata così. Pur essendoci tantissime fioriture sono stati 15 giorni freddi (la notte le temperature sono scese anche sotto lo zero) e piovosi. Non me la sono sentita di togliere scorte e di fatto ho lasciato che le api facessero ciò che volevano. Se avessero voluto sciamare....amen, avrei raccolto lo sciame. Non sono sciamate e ieri è trascorso il 15° giorno. Oggi, una bella e calda giornata di sole, ho aperto le arnie e ho trovato due famiglie molto attive e numerose. In una si lavora già alla costruzione di cera e si prolungano i favi verso l'alto con cellette già piene di miele e così ho deciso di posare escludiregina e melario. Nell'altra famiglia, meno numerosa, non si costruisce ancora cera in esubero e ho richiuso il nido. Una curiosità: la cera nuova che stanno costruendo le api è morbida, con la leva si stacca con facilità dai telaini ma non è bianca, è di un giallo intenso e il miele all'interno delle cellette è scuro, come il miele di castagno. Boh!! Ciao! Elisabetta
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17/03/2011, 18:07 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Elisabetta, come stà andando il raccolto?, sono sciamate?, hai messo il 2° melario?. Non è per scoprire le tue carte ma sono curioso di sapere cosa stà succedendo alla tua latitudine, il mio primo melario è quasi pieno e ho messo, sulle famiglie che ne avevano bisogno, il secondo, la prima fioritura importante , il ciliegio, è al massimo. Vorrei poi avere notizie sull' andamento dell' apiario di Renzo che stà ancora più a nord del mio. Per ora ho raccolto uno sciame ed altri stanno preparando CR. Ninno
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05/04/2011, 21:29 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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ninno ha scritto: Vorrei poi avere notizie sull' andamento dell' apiario di Renzo che stà ancora più a nord del mio. Ninno Famiglie in espansione (da 3 a 6 telaini di covata), passaggio da candito a sciroppo, ancora niente celle reali. Stagione in anticipo di almeno 2 settimane rispetto all'anno scorso, ciliegi e prugni in piena fioritura, tarassaco idem. Ovviamente niente melari da noi, e' normale per il periodo, siamo in montagna. Comunque e' ora di tenere d'occhio le famiglie piu' forti, e di asportare qualche telaino di covata. Normalmente abbiamo i primi sciami verso fine aprile, ma sospetto che quest'anno anticiperanno. Tutto questo era valido fino a domenica scorsa, perche' questa settimana sono in Germania
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06/04/2011, 8:56 |
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elis
Iscritto il: 25/02/2010, 22:08 Messaggi: 193 Località: acireale (CT)
Formazione: architetto
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Ciao Ninno! Scusami se non ti ho risposto subito, in questo periodo sono molto impegnata con il lavoro e non ho seguito il forum. Le mie api stanno bene. In questo periodo da noi è tutto in fiore: tantissime erbe da campo, tarassaco, borragine, biancospino, veccia e tra gli alberi: quercia, alloro e da qualche giorno anche arancio. Ma le mie api non sono molto produttive. Il melario che ho messo su una delle due arnie più di venti giorni fa non è ancora pieno, mentre l'altra famiglia solo la scorsa settimana ha cominciato a costruire cera in più e sabato ho messo il melario anche su questa. Le famiglie sono su nove telaini + diaframma (la prima) e su sette telaini + due diaframmi (la seconda, per via dei distanziatori Mussi), sembrano in buona salute e c'è un sostenuto viavai di bottinatrici, ma sinceramente mi aspettavo una produzione di miele maggiore con tutte le fioriture che hanno a disposizione. Nessuna della due è sciamata. C'è importazione di polline in entrambe. E c'è caduta di varroa nei cassettini in una arnia molto di più che nell'altra. Devo però sinceramente ammettere che non ho visitato attentamente i nidi, mi sono limitata a vedere dall'alto la situazione quando ho posato i melari. Sono sicura che la risposta ai miei dubbi l'avrò con una visita accurata dei nidi. Intendo farla in questi giorni e vi saprò dire. Ciao!
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11/04/2011, 6:57 |
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