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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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Situazione caduta varroa al 09/11/2011 L'infestazione sembra abbia rallentato....e così anch'io. Mi sono rotto gli zebedei a trattare continuamente. Ora faccio una pausa fino a Dicembre e poi decido se a Dicembre COL FREDDO SPERIAMO, faccio un'altro trattamento sublimato nella speranza che le regine siano andate in blocco di covata!!! Zucchero a velo: ipotesi scartata, le arnie devono essere aperte, quindi soggette a calo improvviso di temperatura, il metodo poi non ha fornito dati sufficientemente affidabili. (I numeri tra parentesi si riferiscono alle cadute precedenti) Elenco trattamenti: 1. 30/08/2011 2. 02/09/2011 3. 05/09/2011 4. 08/09/2011 5. 11/09/2011 6. 14/09/2011 7. 17/09/2011 8. 20/09/2011 9. 23/09/2011 10. 27/09/2011 11. 01/10/2011 12. 05/10/2011 13. 09/10/2011 14. 13/10/2011 15. 17/10/2011 16. 21/10/2011 17. 24/10/2011 18. 28/10/2011 19. 01/11/2011 20. 05/11/2011 ----- FINE ---- SITUAZIONE ---------------------------------- Arnia 1: 25 varroe (22/16/25/55/36/64) Arnia 2: 16 varroe (50/18/10/30/31/40) Arnia 3: 14 varroe (52/58/50/55/50/90) Arnia 4: 20 varroe (28/25/60/42/30/46) Arnia 5: 40 varroe (40/35/84/105/100/135) Arnia 6: 19 varroe (40/32/35/95/70/75) Arnia 7: 55 varroe (52/90/75/126/65/90) Arnia 8: 9 varroe (15/29/26/60/25/51) Arnia 9: 5 varroe (22/13/6/27/30/40) Arnia 10: 10 varroe (1/0/4/0/2/4) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 11: 0 varroe (1/1/0/0/1/3) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 12: 3 varroe (0/4/10/10/3/4) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 13: 2 varroe (2/1/0/0/1/2) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 14: 1 (viva) varroe (0/1/0/1/0/0) (non trattata dal 05/10/2011) Saluti.
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi, Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti, Nel covo del drago e nei nascosti nidi Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti. Lament for Gandalf
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10/11/2011, 10:19 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Gandalf ha scritto: Situazione caduta varroa al 09/11/2011
Zucchero a velo: ipotesi scartata, le arnie devono essere aperte, quindi soggette a calo improvviso di temperatura, il metodo poi non ha fornito dati sufficientemente affidabili.
(I numeri tra parentesi si riferiscono alle cadute precedenti)
Elenco trattamenti: 1. 30/08/2011 2. 02/09/2011 3. 05/09/2011 4. 08/09/2011 5. 11/09/2011 6. 14/09/2011 7. 17/09/2011 8. 20/09/2011 9. 23/09/2011 10. 27/09/2011 11. 01/10/2011 12. 05/10/2011 13. 09/10/2011 14. 13/10/2011 15. 17/10/2011 16. 21/10/2011 17. 24/10/2011 18. 28/10/2011 19. 01/11/2011 20. 05/11/2011 ----- FINE ----
SITUAZIONE ---------------------------------- Arnia 1: 25 varroe (22/16/25/55/36/64) Arnia 2: 16 varroe (50/18/10/30/31/40) Arnia 3: 14 varroe (52/58/50/55/50/90) Arnia 4: 20 varroe (28/25/60/42/30/46) Arnia 5: 40 varroe (40/35/84/105/100/135) Arnia 6: 19 varroe (40/32/35/95/70/75) Arnia 7: 55 varroe (52/90/75/126/65/90) Arnia 8: 9 varroe (15/29/26/60/25/51) Arnia 9: 5 varroe (22/13/6/27/30/40) Arnia 10: 10 varroe (1/0/4/0/2/4) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 11: 0 varroe (1/1/0/0/1/3) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 12: 3 varroe (0/4/10/10/3/4) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 13: 2 varroe (2/1/0/0/1/2) (non trattata dal 05/10/2011) Arnia 14: 1 (viva) varroe (0/1/0/1/0/0) (non trattata dal 05/10/2011) Saluti. Beh, se l' obiettivo e' il miglioramento genetico della varroa, il successo e' ... devastante. Fai benissimo a non usare lo zucchero a velo: sanno tutti che non funziona. Con osservanza Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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29/11/2011, 4:35 |
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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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Maddmax1 ha scritto: Beh, se l' obiettivo e' il miglioramento genetico della varroa, il successo e' ... devastante. Fai benissimo a non usare lo zucchero a velo: sanno tutti che non funziona. Sinceramente questa presa in giro la trovo gratuita e strafottente. Se Lei ha dati certi me li dia pure, se invece scrive solo per prendere in giro può farne benissimo a meno. Si vada a leggere (per intero) questo articolo http://www.bioapi.it/luso-dello-zuccher ... arroa.htmle poi mi dica se devo rischiare di aprire le arnia con il freddo per spolverare tutte le api di zucchero a velo per poi fare il trattamento definitivo. Ognuno tratta le sue api come meglio crede, lei le tratti come pensa sia meglio io le tratto come dice la maggior parte apicoltori. Ripeto: io alle mie api ci tengo moltissimo, nonostante debba fare tutto da solo perche la mia ragazza ha scoperto la settimana scorsa di essere allergica alle api e si va a giro con la puntura di adrenalina (una gioia!!!), se venisse punta rischia tutte le volte uno shock anafilattico e quindi non può più darmi una mano. Esco di casa alle 7.30, rientro alle 18.00, vado dalle mie api e ritorno a casa alle 20.00.......mi sembra di fare tutto quello che è nelle mie capacità e non ho voglia di stare a discutere con gente come Lei che prende in giro e basta. Se poi ho frainteso la sua risposta allora le chiedo scusa, ma da come l'ha scritto a me sembra solo una presa per il c@#o. Saluti
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
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29/11/2011, 11:46 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Buon giorno. Si' la risposta era strafottente e le offro le mie scuse. E' ovvio che lei ha creato un ceppo di varroe tetragone all' acido ossalico e lo dovrebbe eliminare dalla faccia della Terra non solo per rispetto alle api ma anche anche per rispetto agli altri apicoltori. Ma vediamo le cose in POSITIVO. Un' occhiata ai suoi numeri fa sospettare che lei abbia due tipi di alveari: 1-9 sembrano diversi da 10-14, un' ipotesi che anche la statistica dovrebbe confermare. La differenza non sta ovviamente nell' acido ossalico e non credo che stia nelle varroe perche', se negli alveari 10-14 ci fossero delle varroe deboli, verrebbero sostituite da quelle forti degli altri alveari. Se lei riesce a capire qual'e' la differenza, ne potrebbe trarre un vantaggio enorme. Ha pensato ad eliminare le api degli alveari 1-9 e di sostituirle con le api e le regine degli alveari 10-14? Potrebbe essere una soluzione. Lo zucchero a velo, non adesso perche' e' troppo tardi, potrebbe essere un' altra soluzione. E' altresi' ovvio che lei dovra' usare l' apistan, ammesso che non lo stai gia' usando. Ha guardato in giro se ci sono membri del forum che hanno regine resistenti? Ha pensato di "rinsanguare" le sue api? Ha pensato ad usare le celle piccole (che potranno anche essere una boiata, ma che POTREBBERO anche non esserlo? Tutto torna al concetto di informarsi, evolvere, cambiare, sbagliando a volte, ma adattarsi. Ero entrato in questo forum semplicemente per cercare informazioni sulle api russe in Italia e mi sono imbattuto in un linciaggio ingiustificato dn uno dei membri che si era reso colpevole di cercare di migliorare. Cordialmente Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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29/11/2011, 17:01 |
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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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Vediamo se Lei mi può aiutare. Maddmax1 ha scritto: E' ovvio che lei ha creato un ceppo di varroe tetragone all' acido ossalico In due mesi!! La vedo mooolto mooolto difficile da credere. Maddmax1 ha scritto: lo dovrebbe eliminare dalla faccia della Terra non solo per rispetto alle api ma anche anche per rispetto agli altri apicoltori. E' altresi' ovvio che lei dovra' usare l' apistan Negli anni passati purtroppo più volte ho dovuto sterminare intere arnie e sterilizzare il tutto a causa della peste americana, presa per colpa di qualche str@##o apicoltore che aveva sottovalutato il problema,o era semplicemente disinformato; ma a differenza loro io rispetto gli altri, quindi più e più volte ho pensato di usarlo, ma siccome la situazione adesso è sotto controllo, aspetto a vedere cosa succede, è chiaro, tra breve comincierò un'altra serie di trattamenti con ossalico e vediamo, in assenza di covata, se le varroe persistono. Comunque l'apistan fortunatamente non l'ho mai usato finora. Maddmax1 ha scritto: Un' occhiata ai suoi numeri fa sospettare che lei abbia due tipi di alveari: 1-9 sembrano diversi da 10-14, un' ipotesi che anche la statistica dovrebbe confermare. Le arnie dalal 10 alla 14 sono semplicemente api sciamate con le vecchie regine (a parte la numero 14) dalle arnie 1-9, quindi non vedo perchè, se la varroa l'anno prima è stata sconfitta nei tempi prestabiliti, quest'anno, con le stesse regine, non debba esserlo. Maddmax1 ha scritto: La differenza non sta ovviamente nell' acido ossalico L'acido ossalico usato quest'anno è lo stesso dell'anno scorso, l'unica differenza sa nel sublimatore, l'anno scorso usavo il varroglass e quest'anno ho preso il bioletalvarroa. Con il varroglass non si controlla la temperatura (è un'ampolla di vetro scaldata a fiamma) mentre con il bioletalvarroa la temperatura di sublimazione è costante. Maddmax1 ha scritto: Se lei riesce a capire qual'e' la differenza, ne potrebbe trarre un vantaggio enorme. Mi sto scervellando ormai da due mesi su questo problema, spero vivamente che mi venga l'ispirazione perchè le dico che stando così le cose, non saprei cosa c'è di diverso (oltre al clima pazzo). Maddmax1 ha scritto: Ha pensato ad eliminare le api degli alveari 1-9 e di sostituirle con le api e le regine degli alveari 10-14? Come ho detto prima, sono regine vecchie, inoltre sono queste ultime regine che mi hanno prodotto le nuove (a parte l'arnia 4 che ho comprato in gabbietta). Maddmax1 ha scritto: Ha pensato di "rinsanguare" le sue api? L'anno scorso ho comprato una regina, quest'anno altre due (avevo 8 arnie l'anno scorso, quest'anno sono passato a 14, ma è il limite massimo, purtroppo essendo da solo e lavorando tutto il giorno non ho molto tempo da dedicare. Maddmax1 ha scritto: Ha pensato ad usare le celle piccole (che potranno anche essere una boiata, ma che POTREBBERO anche non esserlo? No, troppo lavoro e sono da solo, purtroppo impraticabile anche volendolo. Maddmax1 ha scritto: Tutto torna al concetto di informarsi, evolvere, cambiare, sbagliando a volte, ma adattarsi. ..... ......mi sono imbattuto in un linciaggio ingiustificato dn uno dei membri che si era reso colpevole di cercare di migliorare Sono stato io?????? Non mi sembra...comunque io non voglio linciare nessuno, voglio solo quello che voglion tutti gli altri apicoltori, salvare le loro api e sconfiggere la varroa, sono pronto a fare qualunque esperimento, ma SOLO dopo che ho dati certi, mi spiace ma senza dati applico la procedura "standard". Saluti
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
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29/11/2011, 18:06 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Le procedure "standard" che lei usa contro la varroa hanno selezionato un' arma biologica e la prova e' nei suoi stessi numeri. Inoltre le procedure "standard" prevedono l' utilizzo dell' acido oxalico 2 volte all' anno mentre lei lo ha sublimato 20 volte in tre mesi. La varroa e' un predatore feroce: se ne frega di quanto lei si stropiccia per tirare la carretta. Lavoro 50-60 ore alla settimana: Lei ha 14 alveari e io ne ho 3: le suggerisce niente???
La peste americana e' causata da un batterio sporigeno che non puo' essere eradicato con le normali procedure. Ovviamente l' industria chimico-farmaceutica non ve lo dira' mai: vi vendono candeggina con nomi di fantasia -a prezzi esorbitanti- e terramicina che non e' attiva contro le spore. L' unico modo per sanitizzare gli alveari infetti con la peste americana e' quello di interrarli in una buca ed arderli rapidamente con la benzina, di notte quando nessuna ape puo' scappare. Si potrebbero autoclavare ammesso che si abbia a disposizione un' autoclave sufficientemente capiente. Io direi che, dati i risultati/numeri/fatti, converrebbe che alcuni "esperti" apicoltori sviluppassero una maggiore umilta': ascoltassero di piu' e pontificassero di meno. Niente di personale. Cordialmente Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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29/11/2011, 18:57 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Vediamo di fare un po' di chiarezza. Per quanto riguarda l'episodio citato più volte da Maddmax, cioè l'attacco ai danni di Apibio portato avanti da un utente che si era iscritto, a quanto pare, soltanto per polemizzare, non rappresenta la posizione del forum nei confronti di Apibio ma piuttosto il risultato del tentativo di offrire agli utenti la massima liberta di espressione con la speranza che tutti gli interventi siano fatti nel massimo rispetto verso gli altri utenti, evitando attacchi a persona, offese, sarcasmi e quant'altro possa rovinare l'armonia. Purtroppo, scrivere sul forum è diverso che parlare a quattro occhi ed è facile essere fraintesi o fraintendere quanto scritto da altri e rispondere malamente per poi pentirsene magari dieci minuti dopo, perciò sarebbe meglio valutare bene quanto si scrive, evitando le risposte di getto, possibilmente facendo un respiro profondo e contando fino a dieci prima . Più facile a dirsi che a farsi, e io lo so bene . Nel caso specifico, alla fine sono intervenuti i moderatori perché la discussione stava deragliando ma per quanto mi risulta Apibio si è difeso molto bene anche da solo. Tornando alla varroa di Gandalf, al momento non esistono delle procedure "standard", L'autorizzazione in fretta e furia del prodotto a base di acido ossalico non è stata preceduta da una sperimentazione esauriente, quindi si tratta basandosi sulle esperienze fatte precedentemente e la sublimazione a oltranza e una pratica consueta, discutibile se vogliamo ma sempre migliore, a mio avviso, rispetto all'utilizzo delle molecole di sintesi. Per quanto riguarda la presunta resistenza della varroa all'acido ossalico, non dovrebbe comparire, in teoria perlomeno, ma visti i pochi studi sull’argomento non credo si possa dare per assodato. E la situazione riscontrata da Gandalf rimane ancora senza una spiegazione. Parlando di peste poi, quando Gandalf dice "ho sterilizzato le arnie" credo intenda mediante la gammatura che è l'unico, o quasi, metodo che dà la certezza del risultato. Ovviamente funzionerebbe anche con un'autoclave, a patto di trovarne una sufficientemente grande e che superi i 120°C per più di mezz'ora. @Maddmax Per ape russa intendi la caucasica? Mi raccomando, contate fino a dieci! Ciao, Romeo.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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29/11/2011, 20:28 |
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flightofthebumblebee
Iscritto il: 08/06/2010, 23:05 Messaggi: 193
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Oltre a condividere in parte l'intervento di Obombo aggiungerei che le api di Gandalf, mi pare siano anche frutto delle sue miracolose e frequenti catture di sciami selvatici, e questo, se corrisponde al vero, potrebbe essere motivo di differenze di resistenza ed infestazione!!
In parte dicevo, perchè anche se non confermato ancora ufficialmente, nell'ambiente si parla di un aumento delle dosi di acido ossalico per raggiungere gli stessi risultati di qualche anno fa! E forse certi dati sopra lo confermano!! La resistenza della Varroa aumenta probabilmente anche perchè si fa un uso non concertato e indiscriminato di tali sostanze.
Direi anche che perdere tutte le famiglie in un colpo solo è traumatizzante, e se uno ci fa reddito ancora di più, perciò chi si difende come può deve essere non dico giustificato ma almeno capito!!!
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29/11/2011, 20:56 |
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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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flightofthebumblebee ha scritto: Oltre a condividere in parte l'intervento di Obombo aggiungerei che le api di Gandalf, mi pare siano anche frutto delle sue miracolose e frequenti catture di sciami selvatici, e questo, se corrisponde al vero, potrebbe essere motivo di differenze di resistenza ed infestazione!!
In parte dicevo, perchè anche se non confermato ancora ufficialmente, nell'ambiente si parla di un aumento delle dosi di acido ossalico per raggiungere gli stessi risultati di qualche anno fa! E forse certi dati sopra lo confermano!! La resistenza della Varroa aumenta probabilmente anche perchè si fa un uso non concertato e indiscriminato di tali sostanze.
Direi anche che perdere tutte le famiglie in un colpo solo è traumatizzante, e se uno ci fa reddito ancora di più, perciò chi si difende come può deve essere non dico giustificato ma almeno capito!!! 1....2....3....4....5....6....7....8....9....10 E' vero, diversi li ho catturati, qualcuno quest'anno, qualcuno l'anno scorso! Quanto alla resistenza non so, è stato un anno completamente anomalo, le api importano tutt'ora una marea di polline, e non c'è stato niente di neppure lontanamente somigliante ad un blocco naturale. Credo di non essere riuscito a ripulirle completamente per via della covata, e appena ho interrotto si sono reinfestate grazie alla stagione favorevole. Spero fra un pò di riuscire a risolvere col blocco naturale invernale (sempre se l'inverno si decide ad arrivare) @Maddmax1: so cos'è la peste americana e SO COME trattare questo tipo di malattie, a differenza di molti so anche che c'è un solo metodo per sterilizzare arnia e materiali, infatti ho spedito tutto (guanti, tuta, spazzola, telaini, cera e arnia) a Bologna a farli gammare. @Obombo: a chi lo dici che non c'è spiegazione , tre delle arnie non trattate perchè la caduta era zero, si sono super-reinfestate con una caduta di anche piu' di 200 varroe dopo il sublimato, domani tratto di nuovo (dopo 4 giorni) quelle tre arnie e i primi di dicembre, SE il freddo arriva, riparto con i trattamenti alle altre. Le mie "maledette" apuzze importano polline a go go.... Vorrei evitare in tutti i modi di dare l'Apistan. Saluti
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
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29/11/2011, 21:37 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Se "gammare" significa irradiare con in raggi gamma, chiudo il becco.
Non sono sicuro ma credo che le api russe siano diverse dalle causasiche. Qui "Russian" e "Caucasian" sono considerate razze diverse con caratteristiche diverse. Le api Russe hanno fenotipi abbastanza estremi e, io credo, molto simili ai fenotipi antichi: fanno molto propoli, sono aggressive, sciamano molto, fanno un sacco di celle da regina, mantengono colonie minime d'inverno etc. etc. Sono difficili da trovare perche' e' molto laborioso lavorarci insieme. Ma sono resistenti alle malattie.
A mio modo di vedere le cose, per api inselvatichite si devono intendere api che hanno passato diverse stagioni (almeno 3-4) allo stato selvatico. Gli sciami vaganti, sempre a mio modo di vedere le cose, sono da lasciar perdere perche' il rischio che provengano da alveari infetti e' troppo alto. Cordialmente Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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30/11/2011, 0:15 |
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