Ciao a tutti vorrei cercare di capire con l'aiuto della comunità quali macchine sono indispensabili in un'azienda nel senso che conviene avere di proprietà e quali invece fittare o ricorrere a conto terzi.
Oggi la tendenza comune è quella della riduzione dei costi prima per essere più competititvi ora x necessità.
Quindi riduzione delle lavorazioni es semina su sodo, inerbimento dei vigneti,frutteti,oliveti, arature suerficiali o meno profonde completate dalla rippatura, riduzione delle fresature etc
A questo punto conviene comprare macchine superpotenti se poi facciamo arature superficiali o meno lavori in campo?
Indubbiamente le nuove macchine offrono un confort di lavoro elevato ma nel ns paese le grosse aziende sono veramente poche e quindi difficilmente se non in pochi periodi dell'anno si passano giornate intere sul trattore.
Secondo me un'ottima soluzione sarebbe quella di acquistare gli attrezzi per gruppi di lavoro così da ridurre sia le spese iniziali che quelle di manutenzione.
Invece quando giro per le campagne specie dalle mie parti(ma credo che in altre parti cambi poco) vedo aziende di pochi(4-5) ettari con parchi macchine sovradimensionati e spesso vetusti che concorrono negativamente nel contenimento dei costi.
Ciao
eugenio

Tutto vero; bisogna però aggiungere alcune considerazioni che potrebbero essere valide in funzione del tipo di aziende a cui ti riferisci che, purtroppo, non è molto chiaro.
A risentirci, lo spunto è interessante.

Ciao Eugenio la tua osservazione è piu che giusta e condivisibile. Gli agricoltori un po più giovani e smart, che hanno il concetto di bilancio, iniziano già a fare ciò che dici. Un mio cugino ad es ha acquistato un irrigatore automatico in società con un altro suo parente e lo usano a turno per irrigare il tabacco. Lo stesso cugino ha acquistato in società con me un erpice a dischi frangizolle, che serve per poche ore all'anno, giusto il tempo necessario a preparare il terreno alla semina e pianificando bene le lavorazioni è come se ognuno dei due ne avesse uno tutto suo.
Penso quindi che l'acquisto in società di attrezzatura che serve poche ore all'anno è sicuramente vantaggiosa.
L'utilizzo del terzista diventa invece indispensabile per macchine troppo costose (generalmente quelle da raccolta) come ad es. una mieitrebbia, che richiedono oltretutto manutenzione continua che può essere fatta solo se c'è un solo padrone.

Ciao toni hai sbagliato mestiere.Il contadino dovevi fare!
Bene hai fatto a comprare atrezzature in società,
E' normale che per la trebbia si ricorre al terzista ma per un'aratura profonda e c'è ancora chi la fa convinto che serva al posto di avere un potente trattore ed un grosso aratro di queli trainati a rivoltamento idraulico non sarebbe invece più conveniente farsela fare?Poi vdo spesso quei grossi aratri lasciati all'intemperie come pezzi di ferro.
Appena posso ti posto qualche foto di un parco macchine di un'azienda avellinese di 7-8 ha.ha veramente tutto ma niente recente e perfettamente funzionante.
ciao
ps ma dalle tue parti riescono ad irrigare il tabacco?da dove prelevano l'acqua?

Grazie eugenio, lo considero davvero un bel complimento anche perché io mi sento assolutamente contadino. Anche se la mia attività prevalente è tutt'altra ma lavoro la terra quando posso con orgoglio e piacere sconfinato.
Riguardo l'acquisto di attrezzature sovradimensionate per le esigenze, sai cos'è... che le persone anziane spesso hanno tanto amore per la loro terra e per il mestiere di contadino che usano i soldi della pensione per comprare di tutto e di piu (trattori attrezzatura ecc). E forse se non ci fossero persone che come loro travasano il proprio denaro nell'agricoltura.... beh l'agricoltura italiana sparirebbe quasi del tutto.
Riguardo l'irrigazione del tabacco, la mia famiglia (zii vari cugini mio padre ecc) è fortunata perché hanno tutti i terreni lungo il corso del fiume Tammaro che ha acqua anche in piena estate grazie alla diga di Campolattaro, che finalmente dopo decenni inizia a funzionare stabilmente. Quindi fatti i dovuti permessi e pagato quanto dovuto si può irrigare senza problemi nei giorni e nelle ore stabilite dalla comunità montana Alto Tammaro.

Concordo sul fatto che gli anziani spendono i loro soldi nell'azienda.A conferma ti racconto un episodio che mi è rimasto impresso.Nel 1992, quindi non molti anni fa in un'azienda di Fragneto l'Abate di ca 30 ha il proprietario molto anziano aveva 3 trattori a cingoli di cui 2 nuovi più svariate attrezzature ma aveva una casa colonica dove abitava che a confronto le favellas sono una reggia.
Per il tabacco avere acqua a disposizione è una fortuna perchè permette di massimizzare le rese indipendentemente dagli apporti meteorici sempre più sregolati.Suppongo che coltivino tabacchi dark-air cured che hanno il vantaggio di essere molto rustici ma non rivestono un ruolo strategico sul mercato.
Sono contento che la diga di Campolattaro sia entrata in funzione anche se mi sembra da quanto ho sentito che l'invaso non potrà mai essere riempito totalmente.
Ciao
Eugenio

Si dimentica, mi pare, l'innata tendenza dei contadini, (ma chi potrebbe scagliare la prima pietra?) a fare i furbi; negli ultimi tre anni un mio vicino, per ranghinarmi il foraggio con un andanatore da 14.000 € e un trattore da 30.000 €, mi ha chiesto 150 €/h puliti! Io ho pagato gentilmente, con un po di amaro in bocca, ora sono in trattativa per acquistare l'andanatore .
Vi faccio presente che negli stessi anni gli autotrasportatori muovevano un bilico da 250.000€ per 70€/h circa regolarmente fatturati. Non c'è paragone.

150€/h vuol dire che in 300h si ripaga trattore e andanatore, alla faccia.....

beh... però potevi anche chiedergli prima quanto voleva per il lavoro.... magari trovavi qualcuno meno caro...
Comunque mi pare un prezzo esagerato tenendo conto che quest'estate per la trebbiatura mi hanno chiesto 160€/ettaro... e per trebbiare un ha (con il gasolio che in quel periodo costava 1€/L) ci volevano almeno 60-70€ di gasolio. E comunque alla fine ho fatto trebbiare ad un altro che me ne ha chiesti solo 120.

All'intelligente ed interessante proposta di Eugenio aggiungerei, fra le varie risposte, che purtroppo ognuno di noi è geloso delle proprie cose (anche qui... chi scaglierebbe la prima pietra?)
A mio parere quindi la condivisione dei macchinari e delle attrezzature può avvenire solo "in famiglia", quando le persone coinvolte sono parenti o quasi (dove si sopporta di più ai fini di un legame naturale). Fra conoscenti la vedo veramente dura...
Ognuno per fortuna o purtroppo ha il suo modo di pensare, di fare le cose, di provvedere al mantenimento delle attrezzature; non trovare da discutere ogni volta è forse un pò difficile..