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Lombricoltura in Piemonte.
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Messaggio |
Cantieri
Iscritto il: 30/04/2012, 21:42 Messaggi: 445 Località: Torino
Formazione: Edile
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Buon giorno, volevo sapere se c' è qualcuno in Piemonte, che svolge attività di Lombricoltura, con il quale scambiare alcune informazioni e opinioni, poichè sto ragionando su un progetto legato alla Lombicoltura
Buona giornata a tutti .
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14/01/2014, 8:19 |
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Grego
Iscritto il: 15/09/2012, 8:29 Messaggi: 110 Località: Givoletto (TO)
Formazione: diplomato
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ciao io solo in piccolo comq se vuoi condividere opinioni ci possiamo sentire quando vuoi.ok
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14/01/2014, 23:01 |
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Cantieri
Iscritto il: 30/04/2012, 21:42 Messaggi: 445 Località: Torino
Formazione: Edile
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Buona sera Greco, non importa se nel piccolo, volevo scambiare qualche opinione sulla Lombricoltura , poichè insieme a mio figlio, il quale ha studiato agraria e avrebbe intenzione di fare qualcosina in ambito agricolo, avremmo intenzione di usare un pezzo di terra che abbiamo per iniziare ad avvicinarsi alla Lombricoltura.
Se ne parla molto in questi ultimi tempi della Lombricoltura, ma in pratica noi, non sappiamo molto bene quali possano essere i veti risultati o i risvolti, infatti, se guardi ciò che si dice, un pò in generale, sembra una cosa molto intelligente e, qualcuno dice, anche remunerativa. Ora, detto questo, noi avremmo l' opportunità di avere un contadino vicino, con il letame a disposizione a qualche centinaio di metti dal terreno che vorremmo utilizzare, potrebbe anche darci una mano con i mezzi meccanici per i lavori necessari ad alimentare la lettiera e tutto sembrerebbe di facile svolgimento. Rimane il dubbio di come ottimizzare al meglio il prodotto finale, se esiste un vero mercato oppure no, poichè non ci aspettiamo un guadagno, ma almeno il rientro delle spese relative alla fornitura del letame e almeno i costi vivi del contadino che ci darà una mano con i mezzi meccanici e quant' altro necessario per alimentare la lettiera. In buona sostanza, nessuno di noi si aspetta chissà cosa, infatti il contadino ci ha detto più volte che lui non vorrebbe un Euro, però noi, per scrupolo, ci poniamo il fatto che sia giusto riconoscerle almeno le spese vive a lui e, per quanto riguarda noi, non consideriamo nulla, si farà una prova per sondare se tutto è proprio vero, per quello che se ne parla.
Cordialmente.
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15/01/2014, 0:03 |
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ingenuus
Sez. Lombricoltura
Iscritto il: 09/03/2011, 15:29 Messaggi: 857 Località: Bella Farnia, Sabaudia
Formazione: Laurea Economia
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Caro Cantieri, noi abbiamo un allevamento nel Lazio e vendiamo in tutta Europa. Sulla base della nostra esperienza posso dirti che c'è una domanda latente che va stimolata. Come? Prima di tutto investendo sulla propria formazione, attingendo a fonti affidabili (centri di ricerca universitari, esperti dalla comprovata esperienza) lasciando stare chi propone schemi semplicistici del tipo se si investe tot dopo un anno si ottiene tot + n. Dopo di che occorre investire in attività informativa e promozionale per far conoscere le caratteristiche del lombrico e dell'humus. Occorre tenere presente che si tratta di un'attività imprenditoriale con i suoi rischi ma anche con le sue opportunità. Spero che queste considerazioni possano esserti di qualche utilità. A presto Francesco
_________________ «Dubito ci siano molti altri animali che abbiano giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi», Charles Darwin LombricolturaBellaFarnia www.lombricolturabellafarnia.it Twitter:@lombricolturabf FB: lombricoltura.bellafarnia
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15/01/2014, 14:20 |
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Cantieri
Iscritto il: 30/04/2012, 21:42 Messaggi: 445 Località: Torino
Formazione: Edile
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Ciao Francesco, ti ringrazio dei tuoi consigli ma avrei piacere di comprendere meglio ciò che vuoi dire nella tue considerazioni, in particolare :
Cosa intendi per "investire sulla propria formazione, attingendo a fonti affidabili (centri di ricerca universitari, esperti dalla comprovata esperienza)" ?
Cosa intendi per "investire in attività informativa e promozionale per far conoscere le caratteristiche del lombrico e dell'humus" ?
Saluti, Fabrizio !
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15/01/2014, 18:13 |
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giuliet589
Iscritto il: 09/11/2013, 0:27 Messaggi: 68 Località: Pegognaga (MN)
Formazione: laureata in tecnologie delle produzioni animali e sicurezza degli alimenti
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Ciao, noi siamo della provincia di Mantova. Bhè sicuramente come ti ha consigliato ingenuus, una cosa fondamentale è far conoscere il prodotto, farlo provare, magari avere qualche analisi. Nel mantovano, ma penso che sia così in tutta Italia negli anni 80 era diffusa la lombricoltura, ma molti ci speculavano su facendo passare il vermicompost come un qualcosa di miracolo, per cui oggi noi abbiamo trovato molta diffidenza. Per superare questo, abbiamo partecipato ad un progetto con un istituto di ricerca, facendo prove, raccogliendo dati e facendo analisi sul nostro prodotto. Oltre a questo stiamo facendo provare e conoscere il nostro prodotto, in modo che la gente lo conosca e capisca la valida e qualità del prodotto. Per qualsiasi dubbio chiedi pure, resto a disposizione Saluti Giulia
_________________ Giulia Caramaschi Agrilombricoltura Terra Viva info@agrilombricolturaterraviva.it www.agrilombricolturaterraviva.it
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16/01/2014, 2:15 |
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Cantieri
Iscritto il: 30/04/2012, 21:42 Messaggi: 445 Località: Torino
Formazione: Edile
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Grazie Giulia, con i tuoi consigli, hai chiarito ancora meglio ciò che aveva gia anticipato Ingenuus e credo quindi, che il ns obbiettivo sia da rivedere meglio nella sua completezza, a priori è possibile immaginare che non possa essere un attività prevalente o che possa permettere, almeno per un primo periodo, una "soddisfazione" economica. Mi pare di intuire che non sia così semplice commercializzare il prodotto finito e, che lo stesso, abbia le sue difficoltà a trovare una giusta collocazione sul mercato, il tutto per una serie di motivi che voi, addetti ai lavori siete a conoscenza (voi, sia Ingnuus che Giulia avete sviluppato da tempo questo tipo di attività) e di conseguenza avete potuto testare da tempo.
Detto tutto questo, credo che per noi sia il caso di legare questa eventuale opportunità a qualcosa d' altro in modo che, questo, possa essere propedeutico per equilibrare meglio le spese necessarie per almeno sostenere le spese vive. Forse si potrebbe pensare di iniziare parallelamente la coltivazione in proprio di qualche cosa che possa permettere di usare il prodotto finito proveniente dall' allevamento dei Lombrichi e, così facendo, verrebbe smaltito in un primo tempo il prodotto, per poi iniziare tutto il procedimento che voi consigliate, di fare analisi, ricerca e promozione del prodotto. Certo, prima sarebbe utile per noi, approfondire meglio dove può essere utilizzato il prodotto finito, magari su qualche tipo di coltivazione o altro in modo da pianificare gli obbiettivi nel tempo.
Buona giornata.
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16/01/2014, 11:01 |
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ingenuus
Sez. Lombricoltura
Iscritto il: 09/03/2011, 15:29 Messaggi: 857 Località: Bella Farnia, Sabaudia
Formazione: Laurea Economia
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Cantieri ha scritto: Ciao Francesco, ti ringrazio dei tuoi consigli ma avrei piacere di comprendere meglio ciò che vuoi dire nella tue considerazioni, in particolare :
Cosa intendi per "investire sulla propria formazione, attingendo a fonti affidabili (centri di ricerca universitari, esperti dalla comprovata esperienza)" ?
Cosa intendi per "investire in attività informativa e promozionale per far conoscere le caratteristiche del lombrico e dell'humus" ?
Saluti, Fabrizio ! [quote="Cantieri"] Buongiorno Fabrizio, intendo dire che vanno approfonditi tutti gli aspetti direttamente e indirettamente connessi a questa attività. Ad esempio è difficile riuscire a far comprendere la qualità del vermicompost se non si hanno per lo meno delle nozioni di base di chimica agraria. Sulla lombricoltura in italiano si trova poco e niente che abbia un rigore scientifico, per esempio in giro trovi testi in cui si dice che quelli che vengono chiamati lombrichi rossi californiani vivono 15 anni. Basta prendere un testo scientifico, purtroppo con queste caratteristiche ce ne sono solo in lingua inglese, per verificare come la speranza di vita degli eisenia fetida e degli andrei è di circa 18 mesi. A presto Francesco
_________________ «Dubito ci siano molti altri animali che abbiano giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi», Charles Darwin LombricolturaBellaFarnia www.lombricolturabellafarnia.it Twitter:@lombricolturabf FB: lombricoltura.bellafarnia
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16/01/2014, 11:08 |
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Cantieri
Iscritto il: 30/04/2012, 21:42 Messaggi: 445 Località: Torino
Formazione: Edile
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Buona sera Francesco, le tue informazioni sono utili, mi sembra di capire che bisogna, prima di allevare, passare attraverso un pò di formazione ed è provabile che sarebbe necessario approfondire il tutto, magari visitando chi già svolge l' attività da tempo come voi e così iniziare l' approccio a tutti i vari problemi che possono sorgere nel corso dell' attività. Mi dispiace che tu sia così lontano, (proverò a cercare se esiste qualche allevatore in Piemonte o in una Regione limitrofa) altrimenti avremmo potuto fare una visita da te, in modo da prendere visione di come si imposta un allevamento e poi, per scambiare alcune opinioni relative ai vari argomenti attinenti alle varie problematiche legate all' attività. Comunque sia, per ora ti ringrazio delle tue informazioni e della tua disponibilità, magari ci scambieremo ancora qualche opinione qui sul forum, nel frattmpo noi faremo le nostre adeguate considerazioni in merito all' eventuale inizio di un allevamento.
Buona serata.
Fabrizio.
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16/01/2014, 21:45 |
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raff2012
Iscritto il: 17/01/2013, 19:06 Messaggi: 10 Località: Suno (NO)- Santarcangelo di Romagna (RN)
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Ciao, abbiamo letto solo oggi questa discussione. Noi abbiamo un'associazione a promozione sociale che ha come scopo la tutela del territorio e la diminuzione dell'impiego di sostanze chimiche (fertilizzanti, pesticidi, ammendanti o altro prodotto sintetico), favorendo l'uso dell'humus prodotto dai lombrichi (non la faccio troppo lunga, una piccola sintesi ti chiarisce) Hanno pienamente ragione, coloro che ti hanno avvisato della scarsa istruzione in materia. In due regioni italiane nelle quali cerchiamo di farci sentire, abbiamo avuto riscontri a dir poco scioccanti. Come è ovvio, per chiunque intenda iniziare un'attività al di fuori di canonici schemi, trovare difficoltà rientra nell'ordine del giorno, ma devo dire che in questo settore, dove le multinazionali fanno da padrone, abbiamo notato che queste ultime hanno preparato bene "il terreno", con un unico ed ovvio scopo. Se poi aggiungi a quanto scritto, la veramente scarsa preparazione generale, bisogna lavorare molto sulle lacune per ottenere risultati. Comunque operiamo in Emilia Romagna e Piemonte, due regioni "al top nella classifica dei migliori", ed in entrambi i casi molti comprensori didattici hanno declinato la nostra iniziativa, totalmente gratuita, di creare laboratori per asili ed elementari, dove mostrare ai bambini la natura, con i suoi ritmi ed i suoi sistemi. Ci fa molto piacere che altre persone inizino a vedere oltre il muro, se ti può essere di aiuto e se saremo in grado di aiutarti, entriamo in contatto.
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24/02/2014, 14:16 |
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