Lombrichi ripuliscono i rifiuti dai metalli pesanti
17/12/2012, 13:36
I lombrichi paladini dell’ambiente, in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento da metalli pesanti Secondo due scienziati indiani della Puducherry University, tre specie di lombrichi Eudrilus eugeniae, Eisenia fetida and Perionyx excavates sono in grado di estrarre metalli pesanti dai rifiuti urbani. “Analizzando il vermicompost – ha detto uno degli autori della ricerca nonché senior professor al dipartimento di ecologia e scienze ambientali dell’ateneo indiano al Times of India – abbiamo trovato in entrambi i casi bassissimi livelli di metalli pesanti nonostante ve ne fossero in quantità negli scarti utilizzati per alimentare i lombrichi. Questi animali sono in grado di assorbire e decomporre metalli pesanti pari a 10 volte il loro peso”. Un motivo in più per rendere onore a questi infaticabili animali. Allevare lombrichi è un atto politico.
Re: Lombrichi ripuliscono i rifiuti dai metalli pesanti
18/12/2012, 10:46
Gli scienziati indiani hanno messo a confronto la concentrazione di metalli pesanti presenti nei rifiuti utilizzati come alimentazione dei lombrichi con la concentrazione presente nei loro escrementi rilevando una notevole riduzione. Ti riporto in lingua originale uno stralcio della dichiarazione del prof “while the heavy metals are absorbed, broken down by some enzymes and accumulated in the worms' body tissue”
Re: Lombrichi ripuliscono i rifiuti dai metalli pesanti
18/12/2012, 11:06
quoto Marco. importante è che i lombrichi in questione non siano predati, altrimenti, a causa del fenomeno della magnificazione biologica, si andrebbe contro a danni molto consistenti nella catena alimentare un po' come avvenne con il ddt negli anni 70
Re: Lombrichi ripuliscono i rifiuti dai metalli pesanti
31/12/2012, 2:54
Secondo me intende dire che i metalli vengono complessati grazie a questi enzimi e che quindi vengono sottratti dal terreno e trattenuti nell'organismo (essendo questi metalli chelati non possono legarsi a macromolecole importanti creando disfunzioni, quindi è come se fossero neutralizzati). E' lo stesso principio del fitorisanamento, ovvero utilizzare delle piante selezionate geneticamente in grado di chelare alte concentrazioni di metalli pesanti. Di solito si utilizzano i pioppi essendo alberi a crescita veloce e producendo molta biomassa sono in grado di immagazzinare (nel vacuolo) una quantità maggiore di metalli pesanti rispetto a piante piccole. Anche qui c'è l'inconveniente, cioè che alla caduta delle foglie, in cui è contenuta una parte del metallo pesante estratto dal terreno, verrebbe rilasciato di nuovo in quest'ultimo, quindi con l'intervento umano vengono raccolte ed eliminate prima che rilascino le sostanze tossiche. Quindi penso che sia una situazione simile come per i lombrichi: anche loro estraggono i metalli e li immagazzinano, ma bisogna evitare che vengano predati per evitare il fenomeno di biomagnificazione citata da Sarmucino.
Io credo che si tratti questo, però non ho letto l'articolo intero quindi è solo una mia supposizione.