02/12/2016, 12:58
02/12/2016, 15:02
02/12/2016, 20:19
06/12/2016, 17:30
LombriBoss ha scritto:Io quel dato lo sfrutterei a mio favore e cioè :
come tutti sappiamo fare impresa in italia non è semplice e la fiscalità non ci aiuta quindi visto che come gestione non è troppo impegnativa ( rispetto ad altri allevamenti ) almeno finché non ingrani fallo come " plus" oltre al lavoro che già hai .
Quando vedi la richiesta e ti sei fatto un giro di clienti allora puoi decidere di vivere con questa attività .
Ovviamente non puoi partire con molti mq proprio perché devi valutare molte cose e devi mantenere comunque un altro lavoro per avere le spalle coperte .
07/12/2016, 12:31
09/12/2016, 10:57
09/12/2016, 20:28
ingenuus ha scritto:Negli ultimi tre anni il numero di produttori di vermicompost iscritti nel registro dei fertilizzanti è raddoppiato. E questo è un dato oggettivo, facilmente verificabile. Non una valutazione personale. Vuol dire che se portata avanti con criterio la lombricoltura può offrire reali possibilità. Il fatto che non ci siano particolari barriere all’ingresso e che in molti, anche quelli che farebbero meglio dedicandosi ad altro, intraprendano questa attività senza ottenere risultati nulla toglie al potenziale che la lombricoltura può offrire se praticata nel giusto modo.
Tra gli allevatori c’è chi non distingue le specie che alleva considerando diversi il rosso californiano e gli Eisenia Fetida e Andrei (il primo è il nome con cui nel linguaggio comune vengono genericamente indicate le altre due specie); chi sostiene che le specie impiegate per il vermicompostaggio vivano 15 anni, quando basta prendere un testo di biologia dedicato per verificare che la speranza di vita è di 18 mesi; o chi, ancora, che dall’accoppiamento possano nascere 20 lombrichi, quando la media scientificamente rilevata va da 2 a 4; o, infine, che le lettiere vadano periodicamente rivoltate confondendo il processo di compostaggio con il vermicompostaggio. Si capisce bene che con questo grado di approssimazione ottenere risultati è davvero improbabile.
Altro discorso è invece quello di investire dapprima sulla formazione, approfondendo tutti gli aspetti: da quelli legati all’attività produttiva fino alla commercializzazione, e poi valutare con un business plan alla mano se il caso o meno di investire su questo tipo di allevamento. In questo modo non si eliminano certo i rischi di fallire ma se ne riducono in modo considerevole le probabilità.
12/12/2016, 17:39
redcif ha scritto:ingenuus ha scritto:Negli ultimi tre anni il numero di produttori di vermicompost iscritti nel registro dei fertilizzanti è raddoppiato. E questo è un dato oggettivo, facilmente verificabile. Non una valutazione personale. Vuol dire che se portata avanti con criterio la lombricoltura può offrire reali possibilità. Il fatto che non ci siano particolari barriere all’ingresso e che in molti, anche quelli che farebbero meglio dedicandosi ad altro, intraprendano questa attività senza ottenere risultati nulla toglie al potenziale che la lombricoltura può offrire se praticata nel giusto modo.
Tra gli allevatori c’è chi non distingue le specie che alleva considerando diversi il rosso californiano e gli Eisenia Fetida e Andrei (il primo è il nome con cui nel linguaggio comune vengono genericamente indicate le altre due specie); chi sostiene che le specie impiegate per il vermicompostaggio vivano 15 anni, quando basta prendere un testo di biologia dedicato per verificare che la speranza di vita è di 18 mesi; o chi, ancora, che dall’accoppiamento possano nascere 20 lombrichi, quando la media scientificamente rilevata va da 2 a 4; o, infine, che le lettiere vadano periodicamente rivoltate confondendo il processo di compostaggio con il vermicompostaggio. Si capisce bene che con questo grado di approssimazione ottenere risultati è davvero improbabile.
Altro discorso è invece quello di investire dapprima sulla formazione, approfondendo tutti gli aspetti: da quelli legati all’attività produttiva fino alla commercializzazione, e poi valutare con un business plan alla mano se il caso o meno di investire su questo tipo di allevamento. In questo modo non si eliminano certo i rischi di fallire ma se ne riducono in modo considerevole le probabilità.
Vero, i numeri sono aumentati, ma tranne quattro gatti nessun altro ha disponibilità di humus. Siamo stati contattati da aziende biodinamiche che cercavano humus, tranne pochissime realtà, mi dicevano, che tanti non hanno neanche idea di com'è fatto l'humus. Noi invece se ne avessimo avuto anche altri 6.000 ql da vendere, avremmo venduto tutto. In effetti da un mese a questa parte prendiamo prenotazioni per le consegne da febbraio in poi per le semine sulle leguminose e da marzo in poi sulle orticole, oliveti, vigneti e frutteti in genere.
Per il resto sul mio sito ho pubblicato un articolo un paio di anni fa dove spiego chiaramente cosa sono i rossi californiani, addirittura in alcune pubblicazioni scientifiche americane è considerato il rosso californiano solo l'eisenia fetida, in altre a volte rientra anche l'andrei, a volte troverete scritto anche tiger worm riferito sempre all'eisenia fetida, l'articolo che ho scritto toglie ogni dubbio in proposito essendo frutto di mesi di ricerche.
Per il resto quindici anni sono effettivamente troppi per la vita del lombrico, in genere ho trovato relazioni scientifiche che parlano di 18/24 mesi, personalmente sto portando avanti una sperimentazione per verificare la veridicità di tante affermazioni che come un mantra tante persone danno veritiere.
Per certo posso dire che le tabelle riportate su internet riguardo le produzioni di humus sono falsate in positivo, con una Università abbiamo concordato che possono fare tirocinio formativo studenti sia della facoltà di agraria e sia quelli della facoltà di biologia e in quell'occasione assistito dai ragazzi e dai professori faremo degli studi approfonditi su tante cose che non mi convincono.
Cordialmente un saluto a tutti.
Eustachio
12/12/2016, 17:47
redcif ha scritto:ingenuus ha scritto:Negli ultimi tre anni il numero di produttori di vermicompost iscritti nel registro dei fertilizzanti è raddoppiato. E questo è un dato oggettivo, facilmente verificabile. Non una valutazione personale. Vuol dire che se portata avanti con criterio la lombricoltura può offrire reali possibilità. Il fatto che non ci siano particolari barriere all’ingresso e che in molti, anche quelli che farebbero meglio dedicandosi ad altro, intraprendano questa attività senza ottenere risultati nulla toglie al potenziale che la lombricoltura può offrire se praticata nel giusto modo.
Tra gli allevatori c’è chi non distingue le specie che alleva considerando diversi il rosso californiano e gli Eisenia Fetida e Andrei (il primo è il nome con cui nel linguaggio comune vengono genericamente indicate le altre due specie); chi sostiene che le specie impiegate per il vermicompostaggio vivano 15 anni, quando basta prendere un testo di biologia dedicato per verificare che la speranza di vita è di 18 mesi; o chi, ancora, che dall’accoppiamento possano nascere 20 lombrichi, quando la media scientificamente rilevata va da 2 a 4; o, infine, che le lettiere vadano periodicamente rivoltate confondendo il processo di compostaggio con il vermicompostaggio. Si capisce bene che con questo grado di approssimazione ottenere risultati è davvero improbabile.
Altro discorso è invece quello di investire dapprima sulla formazione, approfondendo tutti gli aspetti: da quelli legati all’attività produttiva fino alla commercializzazione, e poi valutare con un business plan alla mano se il caso o meno di investire su questo tipo di allevamento. In questo modo non si eliminano certo i rischi di fallire ma se ne riducono in modo considerevole le probabilità.
Vero, i numeri sono aumentati, ma tranne quattro gatti nessun altro ha disponibilità di humus. Siamo stati contattati da aziende biodinamiche che cercavano humus, tranne pochissime realtà, mi dicevano, che tanti non hanno neanche idea di com'è fatto l'humus. Noi invece se ne avessimo avuto anche altri 6.000 ql da vendere, avremmo venduto tutto. In effetti da un mese a questa parte prendiamo prenotazioni per le consegne da febbraio in poi per le semine sulle leguminose e da marzo in poi sulle orticole, oliveti, vigneti e frutteti in genere.
Per il resto sul mio sito ho pubblicato un articolo un paio di anni fa dove spiego chiaramente cosa sono i rossi californiani, addirittura in alcune pubblicazioni scientifiche americane è considerato il rosso californiano solo l'eisenia fetida, in altre a volte rientra anche l'andrei, a volte troverete scritto anche tiger worm riferito sempre all'eisenia fetida, l'articolo che ho scritto toglie ogni dubbio in proposito essendo frutto di mesi di ricerche.
Per il resto quindici anni sono effettivamente troppi per la vita del lombrico, in genere ho trovato relazioni scientifiche che parlano di 18/24 mesi, personalmente sto portando avanti una sperimentazione per verificare la veridicità di tante affermazioni che come un mantra tante persone danno veritiere.
Per certo posso dire che le tabelle riportate su internet riguardo le produzioni di humus sono falsate in positivo, con una Università abbiamo concordato che possono fare tirocinio formativo studenti sia della facoltà di agraria e sia quelli della facoltà di biologia e in quell'occasione assistito dai ragazzi e dai professori faremo degli studi approfonditi su tante cose che non mi convincono.
Cordialmente un saluto a tutti.
Eustachio
12/12/2016, 20:20
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