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Allevamento professionale, come partire con il piede giusto 
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ingenuus ha scritto:
Dammi! Mah

cosa significa dammi mah? Non le sai?

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Giulia Caramaschi
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19/03/2014, 18:01
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ingenuus ha scritto:
Vale la regola del silenzio assenso, decorsi 90 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione al Registro se il minisero non muove obiezioni sei a posto. In caso di controlli dimostri che hai presentato la domanda (la raccomandata meglio inviarla senza busta, ripiegando i fogli su se stessi così i timbri vengono apposti direttamente sul lato libero) con data certa e che in 90 giorni nessuno si è fatto vivo

Quelle delle aziende biologiche con cui hai contatti è' una richiesta insensata, per legge il vermicompost è un ammendante consentito in agricoltura biologica, lo stesso decreto impone di riportare questa dicitura sulla confezione. L'unico modo è farglielo capire con dati certi e oggettivamente incontestabili. Gli agronomi delle aziende biologiche nostre clienti hanno fatto timide resistenze iniziali dovute alla mancata conoscenza del prodotto e delle norme che ne regolano la commercializzazione. Ci siamo armati di pazienza e norme alla mano abbiamo smontato punto per punto tutte le loro obiezioni.



proprio oggi ho discusso con un altro produttore di vermicompost, pure lui sostiene, come la mia associazione tra l'altro, che oltre alla registrazione al registro fertilizzanti ci vuole pure una certificazione di un ente x il bio. Cosa insensata pure per me, annche xche un ente certificatore costa molto e richiede un sacco di cose che per un azienda che fa vermicompost non so che convenienza possa esserci.

ho fatto notare che qualsisasi azienda agricola che rispetti l'allevamento come non intensivo, benessere animale ecc..ecc.. possa cedere letame ad aziende bio, sembra che con l'ultima revisione della legge abbiano tolto la possibilità di cedere a queste aziende bio i letami umuficati(quindi il vermicompost) e quindi vanno certificati


Nn so te ma io nn ci capisco più niente!


19/03/2014, 22:15
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giuliet589 ha scritto:
ingenuus ha scritto:
Dammi! Mah

cosa significa dammi mah? Non le sai?

Nonostante la sinteticità pensavo che l'esclamazione fosse piuttosto eloquente. Sono ben lieto di rispondere alle domande purché rispettino gli standard minimi di cordialità e l'uso dell'imperativo (Dammi) non rientra in questi canoni. Ho l'abitudine di parlare solo di cose che conosco, se ho dato quel tipo di informazione è perché ne ho verificato la veridicità

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«Dubito ci siano molti altri animali che abbiano giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi», Charles Darwin
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20/03/2014, 11:16
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alessandromantova ha scritto:
ingenuus ha scritto:
Vale la regola del silenzio assenso, decorsi 90 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione al Registro se il minisero non muove obiezioni sei a posto. In caso di controlli dimostri che hai presentato la domanda (la raccomandata meglio inviarla senza busta, ripiegando i fogli su se stessi così i timbri vengono apposti direttamente sul lato libero) con data certa e che in 90 giorni nessuno si è fatto vivo

Quelle delle aziende biologiche con cui hai contatti è' una richiesta insensata, per legge il vermicompost è un ammendante consentito in agricoltura biologica, lo stesso decreto impone di riportare questa dicitura sulla confezione. L'unico modo è farglielo capire con dati certi e oggettivamente incontestabili. Gli agronomi delle aziende biologiche nostre clienti hanno fatto timide resistenze iniziali dovute alla mancata conoscenza del prodotto e delle norme che ne regolano la commercializzazione. Ci siamo armati di pazienza e norme alla mano abbiamo smontato punto per punto tutte le loro obiezioni.



proprio oggi ho discusso con un altro produttore di vermicompost, pure lui sostiene, come la mia associazione tra l'altro, che oltre alla registrazione al registro fertilizzanti ci vuole pure una certificazione di un ente x il bio. Cosa insensata pure per me, annche xche un ente certificatore costa molto e richiede un sacco di cose che per un azienda che fa vermicompost non so che convenienza possa esserci.

ho fatto notare che qualsisasi azienda agricola che rispetti l'allevamento come non intensivo, benessere animale ecc..ecc.. possa cedere letame ad aziende bio, sembra che con l'ultima revisione della legge abbiano tolto la possibilità di cedere a queste aziende bio i letami umuficati(quindi il vermicompost) e quindi vanno certificati


Nn so te ma io nn ci capisco più niente!


Concordo con te Alessandro c'è molta confusione. Per questo è necessario ancorare le proprie ragioni a ciò che le norme prescrivono. Io lascerei da parte l'uso come equivalente della definizione di letame umificato e parlerei solo di vermicompost. Non vorrei che la presenza del sostantivo letame porti qualcuno a estendere per analogia alla commercializzazione del vermicompost le norme che regolano il primo. A chi sostiene tesi contrarie chiedi dei riferimenti normativi certi così possiamo verificarli

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20/03/2014, 11:25
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ingenuus ha scritto:
alessandromantova ha scritto:
ingenuus ha scritto:
Vale la regola del silenzio assenso, decorsi 90 giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione al Registro se il minisero non muove obiezioni sei a posto. In caso di controlli dimostri che hai presentato la domanda (la raccomandata meglio inviarla senza busta, ripiegando i fogli su se stessi così i timbri vengono apposti direttamente sul lato libero) con data certa e che in 90 giorni nessuno si è fatto vivo

Quelle delle aziende biologiche con cui hai contatti è' una richiesta insensata, per legge il vermicompost è un ammendante consentito in agricoltura biologica, lo stesso decreto impone di riportare questa dicitura sulla confezione. L'unico modo è farglielo capire con dati certi e oggettivamente incontestabili. Gli agronomi delle aziende biologiche nostre clienti hanno fatto timide resistenze iniziali dovute alla mancata conoscenza del prodotto e delle norme che ne regolano la commercializzazione. Ci siamo armati di pazienza e norme alla mano abbiamo smontato punto per punto tutte le loro obiezioni.



proprio oggi ho discusso con un altro produttore di vermicompost, pure lui sostiene, come la mia associazione tra l'altro, che oltre alla registrazione al registro fertilizzanti ci vuole pure una certificazione di un ente x il bio. Cosa insensata pure per me, annche xche un ente certificatore costa molto e richiede un sacco di cose che per un azienda che fa vermicompost non so che convenienza possa esserci.

ho fatto notare che qualsisasi azienda agricola che rispetti l'allevamento come non intensivo, benessere animale ecc..ecc.. possa cedere letame ad aziende bio, sembra che con l'ultima revisione della legge abbiano tolto la possibilità di cedere a queste aziende bio i letami umuficati(quindi il vermicompost) e quindi vanno certificati


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Concordo con te Alessandro c'è molta confusione. Per questo è necessario ancorare le proprie ragioni a ciò che le norme prescrivono. Io lascerei da parte l'uso come equivalente della definizione di letame umificato e parlerei solo di vermicompost. Non vorrei che la presenza del sostantivo letame porti qualcuno a estendere per analogia alla commercializzazione del vermicompost le norme che regolano il primo. A chi sostiene tesi contrarie chiedi dei riferimenti normativi certi così possiamo verificarli



infatti noto che di fronte ad una cosa che non conoscono richiedono la garanzia più ampia, come l'emte certificatore.
appena la trovo metto una circolare che sembra voler escludere dalla commercializzazione semplice tutti i materiali umificati


20/03/2014, 14:55
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aggiungo, chi volesse commercializzare con al dicitura "consentito in agricoltura biologica", deve depositare la documentazione richiesta all'Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante, il quale gestisce il registro dei prodotti ammessi in agricoltura bio.

tu hai fatto questa procedura?


20/03/2014, 15:02
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L’Istituto Sperimentale per la nutrizione delle piante è stato soppresso e le competenze sono state trasferite al Cra-Rps. La tenuta del registro che tu citi è stata affidata alla Direzione generale competitività sviluppo rurale del Mipaf

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20/03/2014, 16:17
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L'Isnp non gestisce più quel registro dal giugno del 2006

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20/03/2014, 16:20
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Adesso che mi ci fai pensare a proposito di richieste insensate qualcuno ci ha chiesto se avevamo il marchio di qualità del consorzio italiano compostatori. Gli ho spiegato che i due prodotti, compost e vermicompost, sono differenti e che quel marchio non aggiunge nulla di più al controllo che fa il ministero prima di iscriverti nel registro dei fabbricanti di fertilizzanti. Si tratta di un disciplinare di un’organizzazione privata a cui si accede su base volontaristica e non un obbligo di legge con controllo da parte di un organo pubblico. C’è chi lo ha capito e chi invece continua, bontà sua, a utilizzare sul suo terreno compost derivante da forsu. Contenti loro!

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20/03/2014, 16:47
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ingenuus ha scritto:
Adesso che mi ci fai pensare a proposito di richieste insensate qualcuno ci ha chiesto se avevamo il marchio di qualità del consorzio italiano compostatori. Gli ho spiegato che i due prodotti, compost e vermicompost, sono differenti e che quel marchio non aggiunge nulla di più al controllo che fa il ministero prima di iscriverti nel registro dei fabbricanti di fertilizzanti. Si tratta di un disciplinare di un’organizzazione privata a cui si accede su base volontaristica e non un obbligo di legge con controllo da parte di un organo pubblico. C’è chi lo ha capito e chi invece continua, bontà sua, a utilizzare sul suo terreno compost derivante da forsu. Contenti loro!



contenti loro si..anche perché quei tizi possono permettersi quasi di regalarlo dato che guadagnano già all'entrata del prodotto!

quindi quell'istituto è stato sostituito dal cra-rps...quella "iscrizione" va fatta a questo nuovo?

sapevi che la procedura di iscrizione al prodotto al registro fertilizzanti, da qualche mese non è più accettata tramite posta, ma bisogna accedere come utente qualificato alla propria pagina sian e farla da li?


21/03/2014, 1:44
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