Salve ragazzi ho 35 anni e
non da molto tempo ho ereditato un ettaro di terra con circa 150 ulivi che si trova nelle marche.
Ora non saprei davvero da dove cominciare, so con certezza che vi sono 40 piante di ascolana e le altre non saprei proprio dire. Vi invio delle foto ....
Mi piacerebbe poter intraprendere questa attività non tanto a livello commerciale quanto ad uso domestico personale.
Sarebbe un vero peccato lasciarla all' abbandono!
HELP!!

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Sarebbe un vero peccato lasciarla all' abbandono!

Sarebbe anche più di un peccato
Buon lavoro
Sergio

Che zona delle Marche, io sono nel Piceno vicino Fermo. Cura bene l'Ascolana (tenera?) è un gran valore sia da tavola che in olio.

@ Sergio
Ciao ho letto la tua discussione e visto le foto nel altra sezione olivi e mi son detto dentro di me questo deve essere un pazzo certo che ne hai di coraggio a cimentarti in certe imprese , vedendo come sono disposti gli olivi qui nelle marche come penso nella stragrande maggioranza delle zone pianeggianti o bassa collina , giustamente ai detto che è un peccato abbandonarli se pensi che questi ultimi anni qui nelle marche vengono abbandonati sia per mancanza di manodopera specializzata e soprattutto che non copre le spese sostenute nonostante che l olio si vende a 7 /8 € Lt

Grazie per aver capito il mio stupore vedere certe foto e fare dei paragoni.
E vero la terra è spesso avara di soddisfazioni monetarie, però alla lunga vince sempre o almeno non perde.
Buon lavoro a tutti.
Sergio

Buongiorno a tutti,
mi sono appena iscritto al sito di agraria.org, ritengo quest'ultimo un sito molto interessante ed importante per l'agricoltura.
In questi giorno mi sto imbattendo in un problema di carattere giuridico che riguarda un uliveto. Mio padre, coltivatore diretto fino al 2010 ed oggi imprenditore agricolo, alla fine degli anni sessanta stipulò una crittura per condurre un uliveto di circa due ettari. Questo uliveto, passato di eredità tra gli aventi diritto, nel 1995 era di proprietà di due sorelle, una delle due decide di vendere la sua quota il 50% a mio padre. L'altra sorella, proprietaria del successivo 50% ha lasciato condurre il terreno, dal 1998 stipulando dei contratti di fitto della durata sessennale. in questi giorni la signora, comproprietaria, stà scalpitando richiedendo il frazionamento e la successiva divisione, giustificandosi nel fatto che negli ultimi anni le leggi che riguardano l'agricoltura sono cambiate ed ancora non si può stipulare un contratto di affitto senza effettuare la divisione del terreno. Vi chiedo gentilmente di darmi un consiglio o di evidenziarmi dove la signora pensa di carpire la buona fede di un agricoltore ultra settantenne. Grazie