http://it.wikipedia.org/wiki/Estrazione ... _d%27olivaQuesto articolo spiega anche troppo sinteticamente come un frantoiano puo' influenzare la resa in olio delle proprie olive senza che necessariamente sia un ladro d'olio.
Non e' facile stabilire quando la pasta sia pronta per finire la gramolatura ed essere avviata al decanter, ma anche quando cio' sia determinato correttamente, bisogna vedere se le partite precedenti della linea, quindi di diversa pasta, a che punto di gramolatura sono.
In poche parole una partita precedente la nostra tarda ad essere pronta e subisce quindi un rallentamento tutta la coda successiva.
Cosi' si spega la diversa resa di due partite apparentemente uguali. Dico <
apparentemente> perche' in natura di matematico non c'e' nulla.
Generalmente a monte del frantoio, si deve ricercare la causa della differente resa di due partite anche dello stesso oliveto.
L'unico sistema matematico per stabilire se il frantoio lavora bene, e' dividere le partite di prova direttamente in campo: albero per albero, cassetta per cassetta. Le altre illazioni come per es. il diverso operatore o altro che ho sentito dire, sono solo congetture o addirittura senzazioni o supposizioni personali o casi "random" che lasciano il tempo che trovano.
Se si ha paura che il proprio frantoio usi una temperatura dell'acqua superiore a quella dichiarata, basta un piccolo termometro in tasca e misurare noi stessi la temperatura del ns olio all'uscita del frantoio senza farsi troppe masturbazioni intellettuali.
Secondo il mio punto di vista trovo che la temp. di 31° sia il giusto compromesso tra resa e qualita'. Sotto la temperatura di 30° centigradi, molto olio si perde in emulsione.