Domande e osservazioni veramente interessanti, sono esattamente quelle che mi sono posto io fino a 4 anni fa, quando ho cominciato a produrmi l'olio in proprio, e ho smesso di comprarlo.
Non so cosa provano gli altri, però io che ho oltre sessanta anni, ricordo il gusto di tutti gli oli che ho consumato sin da bambino.
L'olio per me, ma ho scoperto, anche per altri è un marcatore di sensibilità ai gusti indimenticabile se solo siamo un po' interessati a quell'aspetto.
La cosa triste, è che in sessant'anni di ricerca, spesso comprando partite da colleghi di varie regioni, è che ho solo due ricordi veramente indimenticabili di oli che mi hanno veramente colpito e che sempre ho ricercato senza più trovare.
La prima quando avevo meno vent'anni dalla Calabria, verde, forte, fantastico.
La seconda sul Gargano un po' di anni dopo, ancora lo sogno.
Poi una moltitudine di oli rovinati da cattiva conservazione se non cattiva pratica estrattiva.
Finché mi sono risolto a comprare le bottiglie quadrate da un litro di "extravergine" di origine comunitaria in una grande insegna discount multinazionale.
Io pure a volte ho pagato tanto per fare un esempio 8€ la bottiglietta da 0.25, per essere deluso.
Ora che produco i miei oli, quest'anno ne ho prodotti almeno 10 diversi, posso dire che intanto sono molto diversi dalla stramaggioranza di quelli consumati prima,
ma anche tra i miei ve ne sono alcuni che non mi piacciono.
Altri invece che li trovo veramente ottimi, sono quelli in genere di cui mi guardo bene dal fare assaggiare a chicchessia, e quando lo faccio, visto che io non commercio e solo regalo, ben mi raccomando: " Se non ti piace, per favore restituiscimelo".
Comunque, visto che ci siamo, ti dico anche la mia opinione sull'argomento:
In generale l'80% della popolazione predilige degli oli che ben che vada sono già ossidati, niente di male i gusti sono gusti, a quel punto, francamente, la soluzione migliore è comprare l'olio che costa meno e ti piace.
Altro discorso se invece vuoi dare un contributo anche al paesaggio olivicolo di una certa zona, nel qual caso, la scelta diventa un misto di socialità e il gusto magari già ti piace, oppure te lo fai piacere.
Un consiglio comunque a tutti mi sento di darlo, leggere il libro: Oleum, è un po' un mattone, però dopo averlo letto non si è più gli stessi, l'olio purtroppo invece, in molti casi si.
Poi visto che siamo in tema libri, se si vuole uscire in po' dal provincialismo italiano: Il grande libro dell'olio d'oliva, una storia millenaria. Questo darà una visione un po' più Europea e mondiale al fine di capire quali saranno le evoluzioni future di questa magnifica grandissima risorsa che è l'olivo.
Buone bruschette a tutti.