Mimmodm, chi compra un iphone ha bisogno di uno status symbol, come chi compra un Rolex, è ovvio che paghi gli alti costi di quel brand.
Fa parte della cultura dell'apparire, tanto diffusa nel nostro mondo occidentale.
Dove non arriva la normativa potrebbe/dovrebbe arrivare la comunicazione, sul "Made in Italy" è già stato fatto tanto, ma si potrebbe fare molto di più, sia in casa nostra che all'estero.
Sul sito dell'olio toscano IGP leggevo che il 65% della loro produzione è venduta all'estero, in Puglia dove ci sono oltre il 50% degli ulivi presenti in Italia, qual'è la loro percentuale di export?
Tornando al mio post iniziale, per colpa di una scarsa comunicazione, quanti italiani si trovano davanti alla sconfinata offerta di un ipermercato, praticamente impossibilitati a fare una scelta di qualità?
Dopo aver già sperimentato che il prezzo
NON è un indicatore di qualità.
Per il vino il discorso è un pò diverso, in quel caso se compro un chianti almeno so che è un chianti, più o meno buono, più o meno costoso ma sempre chianti è. Con l'olio non è possibile nemmeno questo, manca un'adeguata informazione/comunicazione e di conseguenza anche un minimo di cultura nei consumatori.
L'olio evo made in Italy dovrebbe andare a scuola di marketing dal vino.