Una domanda. Forse mi è sfuggito, ma non ho capito se avete o no olivi vostri.
Ciao,
Marco

...per lo smaltimento delle acque devi chiedere all'ASL di riferiemento, di solito cmq viene prevista una vasca di raccolta per le acque della lavorazione che poi previa autorizzazione possono anche essere riversate su terreni che devono avere caratteristiche specifiche (composizione, no falde acquifere sottostanti, etc.).
Per i macchinari anche se ti vuoi mantenere sul minimo, devi scegliere se lavorare con metodo tradizionale a premitura, oppure col metodo moderno...in entrambi i casi si parla di un investimento iniziale abbastanza consistente. Personalmente ti consiglio di seguire il consiglio di Piervi: anche se in un'altra zona cerca di fare esperienza in un frantoio; prova a rivolgerti ad un tecnico (magari se non conosci nessuno fatti consigliare da un'associazione di categoria) per avere un'idea un po' più concreta di cosa vorresti fare (capisco che non sei la FIAT...ma proprio per questo devi cercare di capire bene cosa vuoi fare).
Infine come chiedeva anche Marco...avete un uliveto? Tieni presente che i finanziamenti di cui ti parlavo sono per IAP, coltivatori diretti, cooperative agricole, etc...
saluti

Si. La possibilità ci sarebbe. L'impianto è nuovo ma non mi piace come viene utilizzato. Poco rispetto dei coltivatori e dell'ambiente. Non so lì cosa potrei imparare... Diciamo che lì potrei apprendere come NON comportarmi. Anche questa potrebbe essere però un'esperienza educativa...

sono perfettamente in accordo con te. se riesci ad imparare cosa non devi fare, iniziando qualcosa di tuo-vostro, di sicuro partiresti mooolto avvantaggiato.

Non ti è sfuggito perchè non l'ho detto. Si, abbiamo tanti ulivi nostri e guardando tra gli annunci di agenzie immobiliari ho trovato tanti terreni abbandonati, ahimè, con ulivi anche secolari in vendita a prezzi più che buoni. Proprio a questo mi riferivo quando chiedevo se il gioco valesse la candela. Vedo diversi frantoi chiudere, altri arricchirsi; vedo tanti alberi d'ulivo che non vengono più raccolti per la gioia di uccellini che fanno festa. Dov'è il trucco?

Immaginavo ma ho chiesto per maggiore sicurezza.

Il trucco? Riuscire a vendere l'olio a prezzi adeguati almeno a compensare le spese.
Marco

E ci siamo. Ma in scala gerarchica io metto al primo posto l'onestà. Non tutti la pensano come noi. Se tanti coltivatori preferiscono non raccogliere le olive e se dei frantoi, più o meno onesti, si arricchiscono mentre quelli del tutto onesti chiudono, allora il trucco c'è. Apriremmo un argomento davvero non semplice, la deontologia professionale, e non ne usciremmo più. E nemmeno vorrei addentrarmi in concetti di politica macroeconomica. Allora l'idea è di lavorare tutti nell'interesse dell'ambiente e degli altri, cosi lavoriamo tutti. Prezzi adeguati? ma adeguati a cosa? Grande qualità adeguata ai prezzi della monnezza (passami il termine)? Se lavori solo per compensare le spese allora non vai avanti. Mancano i presupposti per investire, ideare, produrre.

Il mercato dell'olio extra-vergine di oliva presenta delle caratteristiche particolari. Il consumatore spesso non percepisce la reale qualità dell'oilio, le frodi sono all'ordine del giorno, la commercializzazione fuori dalla zona è difficile. Insomma, è un settore molto difficile.
Come sempre, io consiglio di fare un'indagine preliminare per vedere come e dove sarà possibile collocare il prodotto.
Ciao,
Marco

[quote="SergioDiDatoTieni presente che i finanziamenti di cui ti parlavo sono per IAP, coltivatori diretti, cooperative agricole, etc... saluti[/quote]

Si lo so. Appunto mia moglie.