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Yogurt contro diabete e obesità 
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Secondo uno studio finlandese, l'assunzione fin da piccoli di bifidobatteri, costituenti della flora intestinale utile, attraverso il consumo regolare di yogurt, proteggerebbe dallo sviluppo delle due malattie
I fermenti lattici contenuti nello yogurt svolgerebbero un ruolo importante nella prevenzione di diabete e obesità. È quanto emerso di recente a Riccione nel corso del congresso "Panorama diabete" promosso dalla Società italiana di Diabetologia che ha voluto dedicare un'intera giornata al ruolo dell'alimentazione nella gestione di queste due condizioni patologiche. Secondo uno studio finlandese, l'assunzione fin da piccoli di bifidobatteri, costituenti della flora intestinale utile, attraverso il consumo regolare di yogurt proteggerebbe dallo sviluppo di diabete e obesità. In particolare, i ricercatori finlandesi, valutando la composizione intestinale di bambini a un anno di età e a distanza di un lungo periodo, hanno osservato che a sette anni i bimbi che da piccoli presentavano una prevalenza di bifidobatteri risultavano normopeso, coloro, invece, che erano particolarmente ricchi di stafilococchi avevano almeno 4 chili in più.

"In passato pensavamo che i probiotici esercitassero i loro effetti positivi solo a livello locale, sulla mucosa intestinale. Oggi sappiamo che i fermenti lattici producono acido acetico, propionico e butirrico: i primi due vanno nella circolazione sanguigna e regolano la produzione epatica di glucosio e di colesterolo e trigliceridi, l'acido butirrico nutre e protegge le cellule intestinali" ha spiegato Rosalba Giacco, ricercatrice dell'Istituto di scienza dell'alimentazione del Cnr di Avellino. "Se, invece, è la flora batterica "cattiva" a prendere il sopravvento, si ha la produzione di tossine che riducono l'attività dell'insulina e promuovono la sintesi e l'accumulo di grassi" ha continuato Giacco. Secondo gli esperti, i batteri intestinali svolgono un ruolo rilevante nel prevenire l'obesità e il diabete, grazie alla loro azione regolatrice sul metabolismo degli alimenti: riducono infatti del 2% l'introito energetico, e questo nell'arco di anni e decenni può fare la differenza fra il restare normopeso o mettere su chili di troppo. Oltre ad assumere i probiotici come tali, è raccomandato anche il consumo di alimenti prebiotici, che contengono cioè sostanze come i fruttoligosaccaridi e l'inulina o altri tipi di fibre che favoriscono lo sviluppo dei fermenti lattici. Dal congresso è, inoltre, emerso che mentre negli Stati Uniti il consumo medio di prebiotici è pari a 1-4 grammi al giorno, in Italia e in Europa arriva anche a 11 grammi.

Fonte: Nutrizione33.it

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Vandana Shiva


06/11/2009, 16:14
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Allora consumiamo più yogurt, ma di quello prodotto da latte italiano !!!
Marco

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06/11/2009, 16:34
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:o GIUSTO!
Jacopo

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Vandana Shiva


06/11/2009, 16:44
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Jgoracci ciao.... nelle analisi chimiche degli insil. di mais allo stadio ceroso si ricercano gli ac. latt. prop. e but.....
sono anchessi prodotti da un lievito ?
il butirrico deve essere basso, nel trinc., per avere un prod. eccellente... d'altronde si forma anche durante l'irrancid. del burro. che correlazione c'è con la nuova scoperta sullo yogurt?
altro argomento: io prendo latte crudo, lo faccio bollire, lo raffreddo, lo metto nella yogurtiera x 8 ore....
ma da 15gg circa trovo tantissimo siero e la massa assomiglia a ricotta ...cosa può essere successo? Ciao..

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24/11/2009, 9:13
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Caro rob63,
girerei le tue interessanti questioni inerenti alla produzione di yogurt a Francesco, il moderatore di questa sessione, sicuramente molto più esperto di questa tematica.
Per quanto riguarda la produzione di insilato, i microrganismi coinvolti nei processi fermentativi sono quelli dominanti nel foraggio fresco e sono costituiti da funghi e batteri. Man mano che s’instaurano nel silo le condizioni di anaerobiosi essi sono sostituiti da batteri capaci di svilupparsi in assenza di ossigeno: i batteri coliformi; i batteri lattici (Lactobacillus plantarum e brevis); i batteri butirrici (Clostridium butyricum, Clostridium sporogenes, ecc.).
Riassumendo possiamo dire che per la fermentazione degli zuccheri vengono coinvolti i batteri lattici (in assenza di ossigeno, fermentano gli zuccheri solubili con produzione di acido lattico fino quando il pH scende a valori prossimi a 4), per la fermentazione delle proteine i batteri proteolici che idrolizzano le proteine e i putridi attaccano gli aminoacidi (la loro attività viene inibita quando il pH scende sotto 4.5) e infine per la "post-fermentazione" si innescano tutti quei processi di fermentazioni aerobiche che avvengono dopo l’apertura del silo ad opera di funghi e lieviti. Purtroppo gli insilati migliori, più ricchi di zuccheri, vengono più esposti a tali processi.
Ciao,
Jacopo

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24/11/2009, 10:28
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Ciao rob63,
prima di tutto voglio fare i miei complimenti a Jacopo per il grande contributo che sta dando al forum di agraria.
Passando al problema dello yogurt, mi hai elencato le varie fasi, però non hai scritto di aver fatto l'inoculo dei batteri lattici, quindi tu faresti senza inoculo, il che può dar vita a fermentazioni deviate, per caso lo yogurt prodotto sa un po' di aceto? Perché la non omogeneità può essere data da una coagulazione anormale.
Aspettiamo tue notizie.
Saluti Francesco

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24/11/2009, 18:58
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Grazie a te Francesco.
Dai vostri esempi cerco di apprendere.
Ciao,
Jacopo

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24/11/2009, 19:36
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Francesco ciao... avevo riscritto il mess. e ho perso 1 pezzo.....nella jogurtiera metto circa 3 cucchiai di jogurt (vecchio o acquist.) + circa 1 ltr di latte raffreddato. non è mai puzzato di aceto .....ma dalla consistenza e dal sapore sembra ricotta.....di solito buttavo 2 cucchiai di siero... ma adesso è quasi la metà.è vero che il latte non va bollito....però mi è sempre riuscito benissimo...

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25/11/2009, 8:15
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Ciao rob63,
può darsi che nello yogurt che avevi lasciato per qualche ragione i batteri lattici non si sono conservati, oppure se ne sono sviluppati altri, tipo batteri lattici eterofermentanti, il che ti ha fatto avere fermentazini strane con risultati scadenti.
Io fossi in te proverei a rifare tutto da capo utilizzando apositi batteri lattici omofermentanti.
Saluti Francesco

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26/11/2009, 17:42
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....io prendo 1 vasetto da 125 gr. di jogurt e lo aggiungo al latte....gli appositi batteri lattici omofermentanti dove si trovano?

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26/11/2009, 17:58
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