Simo, abbiamo bisogno di sapere il titolo del caglio per sapere se la dose è giusta (e i cucchiaini non sono un'unità di misura, checché ne dica il produttore del caglio stesso...
): non c'è sulla confezione una roba tipo 1:10000, 1:7000 o simili?
Ci mancano diversi dati, per esempio la percentuale e la temperatura della salamoia e il tempo di immersione della forma, ma non solo. Non essere reticente: caccia la ricetta nel dettaglio!
E poi un consiglio: io ho sformaggiato in maniera assai poco ortodossa prima di arrivare qui, così come te. Il guaio di noi principianti è che se leggiamo una ricetta non sappiamo renderci conto di eventuali strafalcioni che contiene, non riusciamo a capire come correggere il tiro quando ci troviamo davanti un formaggio con caratteristiche che non ci piacciono e spessissimo non sappiamo la ragione per cui le ha acquisite. Quindi se dai retta a me lasci perdere le ricette in rete finché non sarai in grado di valutarle e capirle (io ad esempio ancora non lo sono... :/ ) e nel frattempo ti pigli la lista delle ricette qui e sformaggi a destra e a manca come se non ci fosse un domani...
Tieniti un quadernetto con tutti i passaggi che fai in ogni lavorazione, preciso fino alla pedanteria, perché se ti esce un miracolo puoi replicarlo e se ti esce una ciofeca pazzesca sai cosa non devi fare più.
Quando ci descrivi la lavorazione sii altrettanto pedante, precisa con tempi e temperature, numero dei rivoltamenti e distanza tra loro, pesi al grammo e ogni singolo movimento, anche il più insignificante che hai fatto: a te sembrerà una fesseria, ma a volte le cause di un formaggio migliorabile sono imperscrutabili per un principiante ma di tutta evidenza per un casaro (e non parlo di me che son nabba...
).
Ti faccio vedere cosa intendo per pedanteria (e volendo si potrebbe essere parecchio più precisi di così):
industria-lattiero-casearia-f40/gorgonzola-fatto-in-casa-siiiiiiiiiii-t10765-1240.html"
Ho reso l'idea?