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Latte, produzione di formaggi, ricotta, burro, yogurt
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Rottura termometro

15/03/2018, 8:51

Salve a tutti . Avrei necessità di un consiglio. Purtroppo mentre facevo il formaggio si è rotto il termometro di legno. Ne è uscito fuori un liquido rosso. Poteva essere mercurio? Per il sicuro ho buttato il latte nella fogna ma ora ho il dubbio che il termometro fosse già rotto nella precedente lavorazione e ho consumato la ricotta. Purtroppo non son riuscita a trovare indicazioni valide sulla realizzazione di questi termometri. (Ce l ho da diversi anni)

Re: Rottura termometro

15/03/2018, 9:43

Che sappia io il mercurio non viene piu’ usato per i termometri visto che e’ molto inquinante è nocivo per la salute, i liquidi che usano adesso non so dirti se sono nocivi ma secondo me hai fatto bene a buttare tutto non si sa mai :cry: non pensò che ne sia uscito un po’ per volta di solito quando si rompono si rompono e te ne accorgi subito

Re: Rottura termometro

15/03/2018, 15:43

In generale quando il liquido é rosso, nei termometri, é alcool.
Ovviamente l'alcool etilico di per se non é nocivo ma i coloranti che lo rendono rosso non so quali siano. Inoltre l'alcool etilico potrebbe essere contenere anche metenolo o propanolo, ma viste le quantitá ridotte non c'é reale pericolo per la salute.
Se era un termometro per alimenti sei tranquilla al 99,9%, mentre se era un termometro per uso generico, come immagino fosse, giá che dici che era in legno, starei piú attento se fossi in te e getterei il formaggio rimasto.

Comunque se fosse mercurio ne avrai consumato al massimo delle tracce, visto che tale elemento é solo minimamente solubile nei grassi, e per nulla in acqua.
Mentre se avessi assunto un coloranrte tossico te ne saresti giá accorta perché avresti da subito disturbi gastrici o di altra natura, in fase acuta.

Un saluto!

Re: Rottura termometro

08/06/2018, 18:25

Anche io credo che il termometro fosse ad alcool.
Gli alcool che si usano per questo scopo sono quasi sempre etilico denaturato.
Per denaturare si usano sostanze disgustanti od emetiche, per evitare abusi ed evasione fiscale, ma non tossiche.
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