Io utilizzerei dei fermenti specifici per yogurt, userei latte crudo (pastorizzandolo) non uht che ha gia subito forti trattamenti. Butterei dalla finestra quella yogurtiera, e visto che lavori 1lt di latte mettilo a bagno maria dentro il forno cambiando l acqua di tanto in tanto, tenendo il recipiente dove vorresti realizzare lo yogurt coperto... E' impossibile che non riesci a farlo...
Secondo me è la yogurtiera a cestello singolo che lo fa più liquido. La yogurtiera, in se per se, funziona molto bene, ho misurato ripetutamente la temperatura e la mantiene costante, quindi il suo sporco lavoro lo fa.
Località: il famosissimo veneto orietale,pianura al confine fra Veneto e Friuli
Formazione: maturità classica
Re: ricetta per lo yogurt
22/09/2015, 13:21
Beh, si, effettivamente prima di spendere altri soldi direi che ti conviene fare un tentativo! Ormai sei diventato la nostra missione! Ho una domanda, invece: perché si dovrebbe rompere la cagliata una volta freddo? Grazie!
Ho provato a non farlo (figurati se no... ): capita di trovare delle piccole "bolle" di siero imprigionate nella massa coagulata. Inoltre rimane poco uniforme, si sentono come delle parti più solide e altre meno, la cremosità un po' ne risente, è "ruvido". Per il resto credo non ci sia nessuna ragione tecnica più seria, ma è un mio pensiero. Parlo sempre di latte crudo: non ho idea di cosa succeda con fresco o UHT.
sono neofita del forum: lo yogurt però lo faccio da un po' con risultati che mi soddisfano parecchio; cremoso, non acido (anche se mi piace a volte quello classico acidino), consistenza da "cucchiaino colmo".
Inizialmente lo facevo con un paio di cucchiaiate di yogurt commerciale per litro di latte poi mi sono appassionato ed ho trovato/raccolto alcune notizie particolari, che potrebbero aiutare nei risultati finali;
lascio un 15-20 minuti il latte fresco portato a 75° a raffreddarsi naturalmente poi cerco di raffreddarlo abbastanza velocemente ma senza eccessi, senza mescolare fino alla temperatura di inoculo - occhio alla sottile panna che si forma, che io elimino. E' importante anche portare lentamente a 75 gradi mescolando abbastanza spesso.
Si sa che poi, industrialmente aggiungono latte in polvere e/o proteine, quando va bene, per renderlo più cremoso, se non direttamente degli addensanti, ma a me non piace.
Già così, con questa metodologia, ho notato delle differenze sostanziali nei risultati.
Poi quantità, "tipologia" dei batteri che si inoculano, (sempre anche restando nei 2 classici bulgaricus termophilus) e tempo e temperatura di incubazione fanno la differenza: ad ogni caso ho sperimentato personalmente che nel range di temperatura utile allo svilupparsi dei fermenti minore temperatura significa tempi di acidificazione necessaria più lunga e sapore differente, tendente ad essere più acido.
Inoltre "pochi" fermenti significa maggior tempo e minor consistenza: alcuni suggeriscono persino un rapporto 1 a 10 fra yogurt base e latte.
sono neofita del forum: lo yogurt però lo faccio da un po' con risultati che mi soddisfano parecchio; cremoso, non acido (anche se mi piace a volte quello classico acidino), consistenza da "cucchiaino colmo".
Inizialmente lo facevo con un paio di cucchiaiate di yogurt commerciale per litro di latte poi mi sono appassionato ed ho trovato/raccolto alcune notizie particolari, che potrebbero aiutare nei risultati finali;
lascio un 15-20 minuti il latte fresco portato a 75° a raffreddarsi naturalmente poi cerco di raffreddarlo abbastanza velocemente ma senza eccessi, senza mescolare fino alla temperatura di inoculo - occhio alla sottile panna che si forma, che io elimino. E' importante anche portare lentamente a 75 gradi mescolando abbastanza spesso.
Si sa che poi, industrialmente aggiungono latte in polvere e/o proteine, quando va bene, per renderlo più cremoso, se non direttamente degli addensanti, ma a me non piace.
Già così, con questa metodologia, ho notato delle differenze sostanziali nei risultati.
Poi quantità, "tipologia" dei batteri che si inoculano, (sempre anche restando nei 2 classici bulgaricus termophilus) e tempo e temperatura di incubazione fanno la differenza: ad ogni caso ho sperimentato personalmente che nel range di temperatura utile allo svilupparsi dei fermenti minore temperatura significa tempi di acidificazione necessaria più lunga e sapore differente, tendente ad essere più acido.
Inoltre "pochi" fermenti significa maggior tempo e minor consistenza: alcuni suggeriscono persino un rapporto 1 a 10 fra yogurt base e latte.
Se porti oltre gli 80 gradi in pastorizzazione avrai sempre un prodotto piu denso... senza addensanti o latte in polvere.. ORA PRESENTATI COME SI DEVE!
Grazie Tsunaseth x il consiglio e sopratutto per il benvenuto
Basta postare una foto del mio yogurt per una prima presentazione informale ?!?
In questo momento mi sto cimentando per la prima volta con la tua ricetta dello stracchino...è in fase di "budinaggio"...speriamo bene ..poi ti/vi faccio sapere.
settimana scorsa ho realizzato, per la prima volta, un primo sale con la ricetta di meladoro..risultato non molto buono perchè è venuto qualcosa di molto diverso dal concetto di primo sale.... ecco una via di mezzo tra stracchino e primo sale, non molto solido e "giuncoso"..forse colpa del caglio o delle temperature non esatte ...?!?
Circa la tua domanda, scrivici esattamente il TUO procedimento nell'argomento "Primosale" e cerchiamo di capire cosa è successo. Ciò che facciamo non è mai esattamente identico alle ricette che seguiamo e a noi serve sapere esattamente cos'hai fatto tu per aiutarti.
Comunque sì, le foto ci piacciono: facci vedere. Ognuna nell'argomento giusto, però, eh?