Ciao a tutti, approfitto anch'io dell'argomento per alcune domandine ma prima posto la ricetta che è una media delle indicazioni rubate qua e la:
Ingredienti:
- 3lt di latte crudo del distributore acquistato alla sera e lasciato a circa 10°C per una notte (12 ore)
- 5 gocce di caglio liquido (quello del botticino rosso/giallo che si chiama come la conduttrice tv Antonella
)
- salamoia con 80gr di sale sciolto in 1/2 litro di acqua tiepida
- 50ml yogurt intero fatto da me con lo stesso latte di cui sopra, il ceppo non ricordo da dove arrivi, è sempre lo stesso da una quindicina di anni e mi da un ottimo prodotto
Svolgimento:
Al mattino ho scaldato il latte a 42°C, aggiunto lo yogurt e lasciato raffreddare a 36/37°C (circa 1h)
Aggiunto il caglio, mescolato per 1min. e lasciato riposare in forno mantenuto a 36° per 45min.
Tagliato la cagliata a 5cm e lasciato riposare per 15min.
Ho “frustato” delicatamente la cagliata per circa 2min riducendola a 1cm (molto più o meno) e lasciato riposare per 10min.
Scaldato la cagliata a 40°C mescolando piano e l’ho lasciata riposare a 5min.
Ho messo il tutto in tre fuscelle premendo bene fino a che la cagliata non sprizzava dai fori. Questa operazione mi ha portato via una decina di minuti. E forse è troppo.
Rivoltate le forme, messe le fuscelle rialzate in una pentola chiusa con un dito di siero caldo sul fondo e ho stufato per 3 ore a 28°C
Rivoltamenti a 30min. 1h e 2h e 3h
Forme in salamoia una sull’altra, con un distanziale di qualche mm tra loro per 30min. poi rivoltate e altri 30min.
Messe a scolare in aria per qualche ora e poi in cantina a 6/10° per 3gg su una griglia appoggiata su un catino di acqua, poi su un tagliere di legno, il tutto coperto da un telo umido non a contatto. Non ho idea del grado di umidità ma la cantina è abbastanza secca.
Dopo un paio di settimane ha cominciato a formarsi una muffetta grigia e blu acceso, tipo verderame, che mi è rimasta anche attaccata all’asse, dopo altre 2sett. le ho aperte e questo è ciò che che è rimasto dopo la calata dei miei amici Unni (il blu si vede poco).
Allegato:
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La pasta è compatta ma morbida, il gusto è di tometta con un meraviglioso retrogusto di stalla e un leggerissimo sentore di muffa. Non lo comprerei mai, ma essendo la mia prima creatura….. ho goduto come un riccio
.
Ed ora i dubbi:
- una stufatura di 24ore cosa avrebbe cambiato?
- la muffetta blu è dannosa? conosco muffe bianche, grigie, croste arancioni e gialle, ma blu intenso su un formaggio non le avevo mai viste
- in caso fosse benigna, quella rimasta sull’asse posso utilizzarla come “starter” per successivi tentativi di stagionatura? magari ammuffiscono prima?
Grazie
Andrea