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Produrre caglio animale "fatto in casa"..qualcuno lo fa?
Autore |
Messaggio |
Usciareu
Iscritto il: 30/04/2013, 11:37 Messaggi: 86 Località: Provincia di Sassari
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Ho provato 2 giorni fà il caglio di agnello autoprodotto quest'anno con la ricetta descritta nei precedenti post, 30gr di caglio sciolti in 80cc di acqua per 50lt di latte ovino. A 36° gradi ha impiegato 12 minuti per la presa e 25 per il rassodamento.
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12/05/2014, 11:57 |
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Paolacinzia
Iscritto il: 05/09/2013, 11:24 Messaggi: 26 Località: Arezzo
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Scusate ma proprio per evitare quelle brutalità perchè non usate caglio vegetale? http://www.cagliovegetale.it/qui è fatto con la pianta di fico http://www.cagliovegetale.it/?p=39e questo di cardo Credo sia ora di cambiare sistema... Ciao
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12/05/2014, 12:56 |
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tsunaseth
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 30/12/2009, 22:14 Messaggi: 7664 Località: Auckland NZ
Formazione: Tecnico Caseario
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@Paolacinzia abbiamo un'ampia sezione che parla di caglio vegetale, perché venire OT di qui?? Conosciamo quel sito perché l'articolo di quello di fico perché l'ha scritto uno dei mostri esperti del settore.
_________________ Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda. (Gianni Brera)
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14/05/2014, 18:35 |
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Alexios87
Iscritto il: 28/02/2013, 19:06 Messaggi: 29 Località: Palomonte (SA)
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Io lo faccio da sempre e praticamente uso sempre e solo il mio. Praticamente ,come ha detto tsuna, bisogna prima far allattare il capretto (capretto che non ha mai mangiato erba o fieno,solo latte), una volta macellato e estratto lo stomaco lo appendo e lo metto ad essiccare in un luogo riparato ma ventilato. Il tempo di essiccatura ovviamente è variabile perché dipende dai parametri meteorologici, cmq quando ha preso una certa consistenza, cioè abbastanza duro,ma ancora malleabile, apro lo stomaco e frantumo il contenuto in pezzettini e sciolgo aggiungendo acqua e sale. Ovviamente più sale metti,più si conserva a lungo, ma non bisogna cmq eccedere nelle dosi, la consistenza rimane cmq liquida,non troppo densa. Fatto questo lo metto in bottiglia con uno strato di olio sopra per far si che la superficie non venga a contatto con l'aria, in modo da aumentarne la conservazione finché non la apro...
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07/08/2014, 11:52 |
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Skelos
Iscritto il: 08/04/2014, 17:20 Messaggi: 79 Località: Lecco
Formazione: Ingegnere
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Alexios87 ha scritto: Io lo faccio da sempre e praticamente uso sempre e solo il mio. Praticamente ,come ha detto tsuna, bisogna prima far allattare il capretto (capretto che non ha mai mangiato erba o fieno,solo latte), una volta macellato e estratto lo stomaco lo appendo e lo metto ad essiccare in un luogo riparato ma ventilato. Il tempo di essiccatura ovviamente è variabile perché dipende dai parametri meteorologici, cmq quando ha preso una certa consistenza, cioè abbastanza duro,ma ancora malleabile, apro lo stomaco e frantumo il contenuto in pezzettini e sciolgo aggiungendo acqua e sale. Ovviamente più sale metti,più si conserva a lungo, ma non bisogna cmq eccedere nelle dosi, la consistenza rimane cmq liquida,non troppo densa. Fatto questo lo metto in bottiglia con uno strato di olio sopra per far si che la superficie non venga a contatto con l'aria, in modo da aumentarne la conservazione finché non la apro... Alexios87, potresti postare delle foto? So che può dare fastidio a qualcuno ma non ho mai visto com'è uno stomaco in generale, tantomeno di capretto. E poi mi sai dire quanta acqua e sale aggiungi su quanta sostanza iniziale? Mi piacerebbe sapere tutti i dettagli. Grazie.
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Skelos.
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12/08/2014, 14:07 |
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