Ciao a tutti per prima cosa mi presento , mi chiamo Davide e vivo in Canvese (nord torino) e tra le tante passioni che coltivo nel settore enogastronomico (vino, birra..) ho aggiunto anche quella della produzione casalinga del formaggio. Stimolato dalle lezioni di microbiologia e tecnica casearia del corso ONAF che sto seguendo ho pensato bene di riutilizzare la mia attrezzatura e competenze da “homebrewer” per fare qualche esperimento di caseificazione.
In fondo i due processi e le tecniche in gioco hanno molte similitudini…lieviti…enizimi…fermenti…controllo temperatura…ph…etc.. con le giuste conoscenze “teoriche” del processi i due ambiti, birra e formaggio, sono parenti stretti…se poi penso anche che dal punto di vista piu’ godereccio e edonistico birra e formaggio si sposano perfettamente lo stimolo a produrre qualche cosa di buono aumenta !
Fatta questa premessa provo a illustrarvi cosa ho fatto…e qualche
dubbio da neofita…se sono argomenti gia’ trattati nel forum rimandatemi ai thread specifici
Seguendo un po’ di istruzioni da varie fonti tra cui il libro “il tuo formaggio fatto in casa’” edizioni FAG (stessa casa editrice del libro “la tua birra fatta in casa”) ho pensato di realizzare una caciottina da latte crudo, pasta molle , stagionatura breve..

Di seguito
le foto e il processo seguitohttps://picasaweb.google.com/MySobry.Foto/FormaggioFaiDaTe?feat=directlink"%20target="_blankHo lavorato 10 litri di latte crudo preso presso un distributore locale di una fattoria che produce ottimi prodotti e ha ottima reputazione.
Prima di ogni operazione ho provveduto a sanitizzare con soluzione di betadine tutti i contenitori , attrezzi, fuscelle…la paranoia della pulizia e’ una degli aspetti che derivano dalla pratica da homebrewer.
Ho riposto il latte munto alla mattina nella mia pentola termostatata (in cui faccio ammostamento del malto ) aggiungendo, in assenza di fermenti e innesti specifici, un vasetto di yogurt activia bianco non zuccherato che riportava in etichetta i due fermenti lattici lactobacillus bulgaricus e streptococcus thermophilus.
Primo punto: vista rilevanza dei fermenti nel risultato finale utilizzare due fermenti classici da yogurt (oltre a quelli presenti nel latte crudo che non ho pastorizzato) che risultato puo’ portare nel formaggio finale..? qualche suggerimento dove acquistare fermenti specifici?
Ho lasciato riposare tutto per 2-3h e la temperatura del latte da 4 gradi e’ salita a 12-15 gradi
Ho acceso la pentola elettrica termostatata portandomi delicatamente fino a 36 gradi
Ho aggiunto 4ml di caglio 1:10000 dell’azienda pugliese Fabre
Coperto il tutto e dopo 20 min la massa proteica ha iniziato a prendere forma…dopo 50 min la cagliata mi sembrava adeguatamente solida…un bel budino di media consistenza.
Ho tagliato con una lama la cagliata con tagli orizzontali e verticali…formando dei cubettoni di un paio di CM
Ho lasciato riposare il tutto per 15 min..scuotendo leggermente il pentolone facendo affiorare il siero
Rotto la cagliata con la frusta in grani medi (vedi foto)
Trasferito il tutto nelle fuscelle di varie dimensioni, riempiendole fino al colmo e pressando discretamente per fare uscire quanto piu’ siero possibile.
Lasciato riposare il tutto 3-4h ore a temperatura ambiente sgrondando il siero sottostante
Inserito le forme nel forno per la stufatura…per tenere la temperatura ho usato la yogurtiera riempita di h20 e posta sul fondo del forno
La temperatura del forno aggirava intorno ai 25-28 gradi con discreta umidita’ (sul vetro si formava qualche goccia), ho raccolto discreta quantita’ di siero
Stufato per una notte intera e poi riposto il tutto in frigo per altre 24H, il siero spurgato era in questa fase e’ stato molto poco
Salato in salamoia fredda per due ore con soluzione a 150g/l di sale e successivamente unto la parte esterna con miscela di olio e aceto.
Rimesso il tutto in frigo dove si trova tuttora.
Nota con il siero rimasto ho realizzato una piccola ricotta che assaggiata da molti e’ piaciuta. Una parte del siero l’ho congelata per un eventuale siero innesto futuro.
Veniamo alle
osservazioni e dubbi allo stato attuale:1) la superficie superiore che ho pressato con le dita e un bicchiere e’ rimasta molto irregolare…la pasta non si e’ distesa o amalgamata
2) ho l’impressione che la consistenza sia piuttosto “gommosa” e elastica..tendente all’asciutto, con facile formazione di crepe se si maneggia la forma
3) a distanza di 3gg non noto particolari evoluzioni..azioni proteolitiche o formazioni di croste…
4) non so bene se tenere in frigo ancora le forme o spostarle in cantina…temperatura attuale 16 gradi…ho paura che frigo ventilato moderno asciughi molto la pasta
In definitiva non so bene cosa aspettarmi…per ora sembra “latte rappreso”…aspetto con fiducia e confido in qualche suggerimento vostro alla luce della descrizione e delle foto
Grazie in anticipo e spero di contribuire attivamente sul forum con i miei esperimenti !
Davide