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sydney61
Iscritto il: 07/03/2010, 18:57 Messaggi: 22
Formazione: Tecnico lattiero-caseario
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Mi permetto di aggiungere che per produrre formaggi di buona qualità è opportuno svolgere tutte le fasi di lavorazioni in giornata. Le filature dei caciocavalli con ph > 5.00 danno sempre problemi tanto x citare qualcuno: perdita di resa, screpolatura della crosta, gonfiore tardivo,ecc. Qualora si è costretti filare il giorno dopo è bene attendere il ph ottimale di filatura ph 4,80-4,90 poi raffreddare in acqua per immersione della cagliata dopodichè in cella frigo sui tavoli spessori per eliminare ultimi residui di acqua e siero. Beh, penso ke di aver dato un piccolo contributo...Ciao a tutti gli interessati!
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07/03/2010, 21:44 |
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tsunaseth
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 30/12/2009, 22:14 Messaggi: 7664 Località: Auckland NZ
Formazione: Tecnico Caseario
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sydney61 ha scritto: poi raffreddare in acqua per immersione della cagliata dopodichè in cella frigo sui tavoli spessori per eliminare ultimi residui di acqua e siero. Beh, penso ke di aver dato un piccolo contributo...Ciao a tutti gli interessati! non mi è molto chiaro questo passaggio...
_________________ Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda. (Gianni Brera)
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08/03/2010, 17:16 |
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sydney61
Iscritto il: 07/03/2010, 18:57 Messaggi: 22
Formazione: Tecnico lattiero-caseario
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ciao tsuna... penso che per raffreddare bene in modo uniforme tutta la cagliata ottenuta in modo pratico e sicuro è quello di immergere i pezzi di cagliata in una vasca d'acqua fredda. Tu non sei di questo parere? cosa dici a riguardo della filatura superiore a ph 5,00 ai problemi che ho elencato e che mi trovo d'accordo con te quando dici che bisogna invece filare ad un ph inferiore...sono curioso di sapere un tuo giudizio! ciao a presto
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09/03/2010, 0:07 |
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tsunaseth
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 30/12/2009, 22:14 Messaggi: 7664 Località: Auckland NZ
Formazione: Tecnico Caseario
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Quella di raffreddare la cagliata in acqua è una pratica che ogni tanto eseguo, però poi non la metto in cella frigo anche perché poi se è troppo fredda diventa difficile la filatura. Praticamente utilizzo la sola acqua di pozzo. Per quanto riguarda i difetti da te elencati sono pienamente d'accordo con te infatti aspetto sempre che il ph scenda tra i 4,80 massimo 4,90 perché poi in acqua si alza un sempre. Per un formato giovane puoi azzardarti a filare a 5,00 ma se fai una lunga stagionatura è meglio evitare. Sono pienamente d'accordo con te anche che la filatura dovrebbe essere eseguita lo stesso giorno della lavorazione ma purtroppo a volte capita che per problemi logistici non si riesca a fare tutto ciò. ciao by tsuna
_________________ Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda. (Gianni Brera)
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09/03/2010, 7:11 |
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emanuelemn
Iscritto il: 20/03/2010, 12:35 Messaggi: 66
Formazione: laurea in chimica
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Cita: si si...concordo con te per quanto riguarda la ricotta; per quanto riguarda la pasta, non hai paura che possa scendere troppo? Anche se la mia domanda era un altra...e forse l ho esposta male...ti è mai successo che il ph invece di scendere tipo a 4,9 lo trovi più alto di come lo avevi lasciato raffreddando la pasta?... il phmetro usato si autocalibra con la temperatura? un conto è misurare il ph a 38°C e un conto a 4°C : il ph è in relazione alla temperatura ( equazione di Nerst) . ad esempio il ph metro da me utilizzato lo imposto manualemente a seconda del ph da misurare ( es 6°c per il latte, 34°C per il latte nella polivalente ecc....) In questo modo compensi il fattore temperatura. se l'elettrodo è già dotato di sonda temp. incorporata il discorso è diverso. Il ph come detto è sicuramente influenzato dall'aggiunta dell'acqua ( ph 7.40 nelle mie zone). per formaggi stagionati si è visto che il ph cresce nel corso della stagionatura perche avvengono reazioni di protolisi che portano alla formazione di composti amminici che determinano un ph più elevato ( ma non è questo il caso dato che è un formaggio fresco). altro non mi viene in mente. saluti!!!
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20/03/2010, 21:45 |
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tsunaseth
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 30/12/2009, 22:14 Messaggi: 7664 Località: Auckland NZ
Formazione: Tecnico Caseario
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emanuelemn ha scritto: Cita: si si...concordo con te per quanto riguarda la ricotta; per quanto riguarda la pasta, non hai paura che possa scendere troppo? Anche se la mia domanda era un altra...e forse l ho esposta male...ti è mai successo che il ph invece di scendere tipo a 4,9 lo trovi più alto di come lo avevi lasciato raffreddando la pasta?... il phmetro usato si autocalibra con la temperatura? un conto è misurare il ph a 38°C e un conto a 4°C : il ph è in relazione alla temperatura ( equazione di Nerst) . ad esempio il ph metro da me utilizzato lo imposto manualemente a seconda del ph da misurare ( es 6°c per il latte, 34°C per il latte nella polivalente ecc....) In questo modo compensi il fattore temperatura. se l'elettrodo è già dotato di sonda temp. incorporata il discorso è diverso. Il ph come detto è sicuramente influenzato dall'aggiunta dell'acqua ( ph 7.40 nelle mie zone). per formaggi stagionati si è visto che il ph cresce nel corso della stagionatura perche avvengono reazioni di protolisi che portano alla formazione di composti amminici che determinano un ph più elevato ( ma non è questo il caso dato che è un formaggio fresco). altro non mi viene in mente. saluti!!! Tante parole ma non hai detto niente...
_________________ Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda. (Gianni Brera)
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21/03/2010, 5:05 |
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emanuelemn
Iscritto il: 20/03/2010, 12:35 Messaggi: 66
Formazione: laurea in chimica
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Cita: Tante parole ma non hai detto niente... be non mi sembra! se si misura il ph con un elettrodo non dotato di sonda il ph della cagliata misurato ad esempio a 40°C è diverso dal ph misurato il giorno dopo dopo aver messo la cagliata in cella ( e quindi a 4°C). Bisogna essere sicuri che l'elettrodo abbia la sonda di temperatura ( non tutti ce l'hanno incorporata, e per alcuni si deve innestare un secondo cavo dotato di termocopia). poi ho detto: il ph varia anche nel corso della stagionatura alzandosi....Non è forse vero??? ciao!!!
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21/03/2010, 9:51 |
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tsunaseth
Sez. Industria Lattiero-Casearia
Iscritto il: 30/12/2009, 22:14 Messaggi: 7664 Località: Auckland NZ
Formazione: Tecnico Caseario
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La lavorazione in questione prevede il raffreddamento della cagliata per lavorarla il giorno successivo e aveva riscontrato un innalzamento del ph perchè immersa in acqua fredda e come giustamente hai fatto notare il ph dell'acqua è superiore a 7 e tramite un leggero assorbimento gli si alzava il ph, ma per una lavorazione del genere è più che normale. Dopo che abbia ph con termometro o utilizzi della cartina al tornasole è irrilevante.
_________________ Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda. (Gianni Brera)
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21/03/2010, 11:40 |
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emanuelemn
Iscritto il: 20/03/2010, 12:35 Messaggi: 66
Formazione: laurea in chimica
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Cita: Un phmetro ti dà l'acidità effettiva del composto che analizzi mentre l'sh ti dà l'acidità espressa in acido lattico. permettimi una correzione: l'Sh ( soxhlet-henkel) non ha l'acido lattico come riferimento. si usa il grado Dornic (°D) per esprimere il tenore di acido lattico ed equivale al numero di decine di ml di soda N/9 per 100 cc di latte utilizzando sempre la fenoftaleina come indiatore. 1°D=1mg di acido lattico in 10 ml di latte (0.01%) 1°SH=2.25°D utilizzare il °D non è logico in quanto il latte ( fresco) ha pochissimo acido lattico.
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18/04/2010, 14:40 |
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emanuelemn
Iscritto il: 20/03/2010, 12:35 Messaggi: 66
Formazione: laurea in chimica
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Cita: Anche se la mia domanda era un altra...e forse l ho esposta male...ti è mai successo che il ph invece di scendere tipo a 4,9 lo trovi più alto di come lo avevi lasciato raffreddando la pasta?... la domanda che poni vede la risposta nella relazione ph e temperatura se (da come capisco) vuoi eliminare l'influenza del raffreddamento con acqua ( e quindi l'innalzamento naturale del ph dovuto all'H2O). se misuri con un phmetro non dotato di autocorrezione per la temperatura trovi il valore di ph che varia in funzione ad essa: misurando a 40°C e a 4°c del latte ad esempio troverai ph abbastanza diversi!!! tienine conto! saluti.
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18/04/2010, 14:46 |
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