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Grazie per il benvenuto,scrivo dalla provincia di Asti,più precisamente da Monastero Bormida

Ciao a tutti, intanto mi scuso con tsuna per non essermi presentato, mi chiamo Giovanni e da febbraio ho comprati due mucche pezzate rosse e ho iniziato a lavorare il latte. Ad oggi faccio qualche cacio cavallo e qualche mozzarelline ma come da principiante avrei bisogno di alcuni consigli dai mastri casari pertanto ho chiesto alcune info sulla lavorazione della mozzarella e del cacio cavallo.. Spero di essere stato chiaro e sono sicuro che con i vostri consigli posso migliorare grazie a tutti e a presto

Salve a tutti, sono un ragazzo di origini sarde appassionato di allevamenti caprini e produzione formaggi di capra.... per il momento a livello hobbistico con intenzione di imparare seriamente l' arte del casaro.... con l'aiuto del capo TSUNA e i preziosi consigli di voi utenti..... con la speranza di darne anche io... ciao e grazie a tutti

Sapete, ragazzi? Io devo fare una pubblica confessione...

Da una parte sono sempre incredibilmente affascinata dalla spiegazione chimica delle cose, anzi, sono proprio io a cercarla e a studiarmela, perché per carattere ho bisogno di capire quello che succede, la ragione delle cose, sia di quelle piccole che di quelle grandi.
Dall'altra, però, non riesco a separarmi dalla mia essenzialità, dalla semplicità, dalla tradizione più aderente all'istinto e all'esperienza che ai tecnicismi del progresso. Non so come dire... mi ammazzano la poesia.

Lo so, prevedere ogni passaggio di una lavorazione, correggerlo in itinere con tutti i mezzi a disposizione, adeguarsi con certezza alle variabili che sopraggiungono da una materia prima differente, da condizioni ambientali diverse è parte integrante dell'arte di ogni artigiano e gli permette, insieme alla sua conoscenza, di ottenere prodotti perfetti e rese ottimali a beneficio della propria soddisfazione e del proprio guadagno.

Ma noi che facciamo le cose in casa per il solo piacere di gustarcele, noi che non abbiamo vincoli di standardizzazione, noi che non dobbiamo render conto a nessuno di ciò che produciamo, credo che possiamo ottenere il massimo da ciò che facciamo rendendolo il più semplice possibile, il più possibile libero da ciò che ci farebbe andare magari più sul sicuro, ma a mio avviso ci allontanerebbe un po' dalla vera sostanza del nostro fare.

Non è una campagna di sensibilizzazione, la mia: è solo l'espressione del mio pensiero. Io faccio così tutto: conoscere -> sfrondare -> recuperare. Voglio sapere tutto, ma poi preferisco metter da parte ciò che per me è superfluo e tornare il più indietro possibile, a quando nessuno si sarebbe mai sognato, per esempio, che per fare le mozzarelle servisse l'acido citrico.

A me non serve la perfezione di ciò che faccio, la possibilità di clonare esattamente una forma o un sapore. Mi serve la perfezione del mio impegno, sapere che non avrei potuto far meglio, poter essere sicura che con i mezzi che ho scelto di usare e la mia capacità che pian piano cresce, ho fatto tutto ciò che potevo fare. E se ho questo, viva l'imperfezione.

In realtà per me ogni azione non è mai un lavoro su qualcosa, ma su me stessa. Lo è l'orto, lo è il mio lavoro, lo è mettere ancora la cenere della stufa nel detersivo che mi faccio in casa. Non c'è liofilizzato, soluzione, incantesimo che possa farmelo fare meglio. Posso sembrare anacronistica e integralista, ma in realtà sono solo un'inguaribile romantica nata un secolo troppo tardi...


E se è OT, mi scuso, ma quando ho una cosa per me importante da dire, le conseguenze passano inesorabilmente in secondo piano.

Predichi bene ma razzoli male come tutti
Esempio? Lo tsunacotto!!
... e impara a fare la ricotta

Ma come, razzolo male... Mica ci ho aggiunto niente nello Tsunacotto... Persino il "lattoinnesto spontaneo", ci ho messo! Certo, non mi viene ancora al meglio delle possibilità, ma il secondo l'ho fatto proprio con tutto il sentimento... Sei un mostro...
Per la ricotta hai ragione: ora uso il limone o l'aceto di mele, ma so che si può fare anche senza aggiungere niente...

Dici che non hai pretese però quando il tuo primo tsunacotto non è uscito perfetto sei diventata quasi isterica, poi ti ho dato un paio di dritte e tutto si è sistemato.. per cui neanche a casa fai le cose così per fare, ma vuoi i risultati, come li vuole l'artigiano e come li vuole la grande industria. E allora non raccontiamoci storie del "tanto per fare"

No, aspetta, che "tanto per fare"... Io me la devo magnà 'sta roba...
Scherzi a parte... Tu lo sai, il mio scopo è sapere cosa mangio da una parte e migliorarmi dall'altra attraverso tutto ciò che faccio, sia che si tratti di uno Tsunacotto che di smussare gli spigoli del mio carattere (così, per dirne una... ). Mi inc...avolo quando non riesco a capire dove sbaglio, quando il risultato non rende giustizia all'impegno. Ovvio che, ignorante come sono in certi campi (il tuo, per esempio...), questo accada piuttosto spesso, ancora...
Ma il punto è che non voglio uscire dalle regole che mi sembrano più giuste e che sono dispostissima a pagare il prezzo di rese minori o lavorazioni più difficoltose pur di rispettarle.
Ma poi che te lo dico a fare... Tu fai finta di no, ma l'hai capito benissimo. D'altra parte uno mica si sceglie un mentore a casaccio, no?


[Chiedo ancora scusa per avervi costretti a traslocare il post... Vedrò di contare fino a dieci anche prima di decidere dove sproloquiare... ]

Ciao a tutti. Sono iscritto al forum da un pò e visto che ho deciso di iniziare a farmi il formaggio in casa, per diletto, ho iniziato a seguire questa sezione del forum. Mi chiamo Gianluca e prenderò il latte da qualche mio cliente (faccio il rappresentante nel settore zootecnico), e mi farò il formaggio in casa con l'aiuto della mia bambina. Verrà un bel casino...
Ovviamente devo partire proprio da zero... quindi vi stresserò parecchio per imparare.

Benvenuti a tutti i new entry!