Ciao a tutti.
Spero di essere nella sezione giusta del forum, anche se, da quanto ho visto, nella sezione "casearia" le sezioni sono solo tre e molto specifiche... bene così!
Allora ho trent'anni e di lavoro faccio il redattore (precario) in un'università. Mi occupo delle minoranze linguistiche e della loro etnografia... che per forza è un'etnografia agricola essendo le comunità tradizionali basate soprattutto su un'economia agropastorale.
Insomma per farla breve studio le parole e le abitudini di una volta, che necessariamente erano parole e abitudini che giravano intorno all'agricoltura e alle industrie agroalimentari (prima fra tutte quella del latte: vivo nella montagna cuneese, terra di alpeggi).
Come diploma sono orgogliosamente un perito agrario.
In questi dieci anni di lavoro di ufficio non ho mai smesso di frequentare le aziende agricole... da anni vado a lavorare da un mio amico (e ci vado GRATIS, per sola passione, mi "pagano" solo con un po' di verdura e uova!) che ha un allevamento di capponi:lo aiuto quando arrivano i pulcini, quando ci sono i canali da sistemare, quando si bagna il mais, quando c'è da pulire la stalla e da sessare i capi, durante la capponatura e a natale quando le bestie sono da macellare. Mi piace tantissimo.
Poi però ho sempre avuto la passione dei bovini... e allora cerca cerca... ho trovato un'azienda di agricoltori illuminati, con una stalla fighissima, con 200 e più frisone... veramente delle brave persone. Sono andato lì e gli ho chiesto se avevano bisogno di me... avrei lavorato alle stesse condizioni di quando vado dal mio amico... gratis.
Questi hanno fatto questa faccia:
erano sbaccaliti, un po' perché non sono abituati a vedere gente che si offre di lavorare gratis in una azienda agricola il sabato... un po' perché credo di avergli dato qualche grattacapo: cosa gli facciamo fare a questo? Metterlo nella stalla rischia ancora di infortunarsi... e così dopo qualche giorno mi dicono... ti piacerebbe lavorare in caseificio qualche ora settimana? Aiuti il nostro casaro (rumeno). Per paga un po' del nostro formaggio ogni tanto (anche per evitare guai a livello fiscale e non scadere nel lavoro nero. Non è assolutamente il nostro caso).
Io non credevo a tutta questa grazia... e così ho cominciato. Avevo sempre guardato con interesse all'industria casearia e mi si è parata davanti questa occasione, ormai quasi un anno fa.
Ho iniziato a lavorare con il casaro: mi ha insegnato a rompere la cagliata con la spannarola e con la lira, a girare le forme nella caciaia, a togliere il siero, impastare, salare etc, più tanti lavori di manovalanza (lavare i bidoni del latte, le fascere, gli attrezzi etc). Il casaro è gentilissimo e mi sta insegnato tante cose.
Certo è pesante perché io mi alzo alle 5,30 tutte le mattine e pure il sabato, quando potrei dormire, sveglia all'alba per andare in caseificio. E poi la domenica idem, perché a me piace andare in montagna.
Però ne vale la pena.
Ogni tanto combino qualche guaio e il casaro mi tira le orecchie... infatti preferisco i lavori di manovalanza perché sono sicuro di non sbagliare. IO quando sbaglio e vengo ripreso ci resto malissimo... però reggo alla tentazione di fare solo i lavori di lavaggio degli attrezzi, perché voglio imparare e mettermi in gioco.
Per me si è aperto un mondo nuovo.
Ora la mia redazione chiuderà e noi cinque dipendenti verremo lasciati a casa. Ahimè l'azienda dove vado non ha bisogno di me... però io ho già deciso che a ottobre, mese del licenziamento, inizierà il mio percorso di riconversione professionale a favore dell'industria lattiero casearia.
So già come muovermi grazie ad alcuni buoni consiglieri e nel frattempo continuo a frequentare il caseificio per recuperare il tempo perduto. Sto anche cercando di recuperare la teoria leggendo sul treno i testi di salvadori del prato... ma è dura!
Vi saluto tutti. Spero di imparare tante cose anche qui, da voi, che siete espertissimi. Ho molto tempo da recuperare!!
Nel frattempo vi chiedo cosa ne pensate del mio progetto. Purtroppo sono negli ultimi 1/2 anni ho avuto abbastanza tempo libero per coltivare altre passioni oltre al lavoro d'ufficio, quindi parto indietro. Spero di riuscire a riparare!
Riguardo al lavoro ho visitato molti caseifici nella zona e i riscontri sono stati buoni: il settore pare ancora dinamico avendo reagito bene alla crisi economica.
Improvviserò il meno possibile, grazie ai vostri consigli, alla mia passione e a un buon corso di formazione che spero di trovare.
Grazie!!
Nebin