Ehm... Avete ragione... La scheda di lavorazione...
Allora:
2l latte intero crudo pastorizzato il giorno prima e tenuto in frigo (non avevo ancora deciso di "formaggiare"...)
Aggiunto 40ml di yogurt bianco intero (nota marca altoatesina)
Portato a 38.5 (capita...
)
Atteso 10 min
Aggiunto 16g di sale fino Himalaya e 1ml di caglio in contemporanea (uno per mano...
). Rimestato, fermato il vortice.
Alla prova stecchino dopo mezz'ora la cagliata era soda, ma ho aspettato ancora 10 min per sicurezza (la mia capacità di quantificare il "molto forte" di Tsuna è discutibile: diciamo che era, a quel punto più soda di quella che ottengo quando faccio le tomette, unico termine di paragone che ho...)
Tagliato la cagliata a cubetti 2x2 e atteso. L'impressione era che ci fosse meno siero della lavorazione cui sono abituata, ma anche qui la mia affidabilità è relativa. Ho proceduto quando la cagliata non si vedeva più, 20 minuti dopo.
Rivoltato come pensavo si intendesse: in pratica le pilette di cagliata si ribaltavano (quasi) in due rivoltamenti col piattino, prima mettendosi in orizzontale e poi a "capa sotto"...
E' così che funziona? Ne ho fatti 10 di certo, poi mi son distratta e sono andata avanti senza contare. Ho fatto casino perché avevo letto anche qualcos'altro e mi era rimasto impresso "15 rivoltamenti" nonostante avessi la ricetta di Tsuna davanti: mi sarei mangiata le mani. Comunque non si è frantumato tutto, ma le pilette si sono rotte in pezzi di circa 5cm e qualche pezzetto galleggiante anche molto più piccolo. Dubito di aver completato i tre minuti, perché avevo paura di spappolare tutto, nonostante abbia rivoltato davvero con delicatezza.
Lasciato riposare un'ora e 5 min.
Messo in due fuscelle che risultavano piene in forno spento con pentola d'acqua calda: il termometro diceva 26° dopo 5 minuti e ho cercato di mantenerlo così, con qualche inevitabile variazione di qualche grado durante i traslochi di pentola. Il siero non rimaneva a contatto delle forme, sgocciolando in un vassoio posto sotto la griglia di appoggio. Ho cambiato 6 pentole d'acqua e rivoltato (la prima volta non senza qualche difficoltà, in effetti...) quattro volte: la prima dopo 30 min e successivamente ogni 40. Con l'ultima pentola la temperatura del forno era a 30 dopo 5 min, così ho lasciato un pochino a spiffero finché non si è riabbassata. E qui è successa la cosa dei piedini di formaggio dai buchi delle fuscelle.
Dopo le tre ore di stufatura avevo due sogliole e le ho unite in un'unica fuscella. L'ho appoggiata in un colino dentro una ciotola per lasciarla gocciolare e l'ho messa in frigo con un coperchio appoggiato. Passava aria tra colino e ciotola.
Ho rivoltato la formaggetta tre volte in 13 ore.
Dopo le 13 ore non spurgava più. L'ho trasferita senza fuscella in un contenitore di plastica con coperchio ermetico e non vedo siero all'interno nemmeno adesso.
Al tatto si direbbe più morbida rispetto a quando l'ho messa in frigo, ma non vedo segni di "cedimento". Ora ha 37 ore dalla fine della stufatura.
Non mi sento particolarmente ottimista, ma le do fiducia ancora per tre giorni: poi me la magno, che se diventa più acida non mi piace più...
Mentre aspetto vedrò di capire come rendere le foto adatte ad essere postate e a trovare una maniera più concisa e pratica di comunicare con voi: giuro che non vedrete mai più post come questi...
P.S.: la ricotta era buona... Almeno questo...