Ciao Anghela,
allora per fare le sevadas puoi utilizzare sia una cagliata acida vaccina o quella ovina.
Fai la classica lavorazione del pecorino sardo, con taglio a riso e semicottura a 41°
non hai bisogno ne di mettere in stampi ne di pressare, puoi semplicemente lasciarlo sotto siero per arrivare ad un ph 4.95 5 in modo che quando farai la prova impirica lui sia pronto alla filatura..
Un formaggio fila quando arriva a quel ph, quindi inacidisce...
Artigianalmente in tutte le case dei Sardi, il formaggio veniva coperto e tenuto al caldo per almeno 24 ore in modo da ottenere quel ph che la pasta necessita per filare..
ma per facilitare i tempi, puoi inoculare dello yogurt o dei fermenti termofili e lasciare sotto siero, controllando dopo due ore...
Se non lo sai, la pasta non necessita di salamoia...
Una volta ottenuto la pasta che fila, la tagli a striscioline e la puoi delicatamente scaldare in una pentola anti aderente grattugiando scorza di limone e se vuoi scorza di arancia...( la seconda è facoltativa) ...(il limone è obbligatorio)
Poi ti prepari la pasta farina acqua strutto e procedi come da tradizione sarda...
Un consiglio da barbaricino, per mezzo chilo di pasta che filerai, almeno 6-7 limoni maturi che andrai a grattugiare nel momento che filerai, in più un cucchiaio di zucchero
.. in Sardo (FURRIARE)
Buon lavoro!!!