"A me è venuto un pecorino. Solo latte vaccino e caglio in pasta di agnello. Tre mesi di stagionatura."........................."Ma relativamente al sapore (e anche all'odore) non è così ovvio come come dici tu. Odore e sapore sono di pecorino."...............
Sì, insomma, questioni barbine e prive di senso...ma una minuscola riflessione sui termini e quello che denotano non si può fare un attimino prima di scrivere? Facciamo un discorso logico per sistemare questo accesso d'insania: Cosa fa di un pecorino un pecorino, ossia cosa denota in senso generale la parola "pecorino"? Un formaggio ricavato dalla lavorazione del latte di pecora; dunque, in primis, ciò che contraddistingue un pecorino in tutte le sue proprietà, dunque anche quelle organolettiche (odore e sapore), è la materia prima, il latte ovino. I diversi e contingenti pecorini possono avere , oltre ad alcune proprietà comuni di base (derivanti dal latte di pecora), proprietà organolettiche(dolce, semipiccante, piccante, per quello ce riguarda il sapore) a seconda di differenti variabili; sicuramente, una assai importante tra esse è quella della tipologia di caglio. Tu fai derivare- sbagliando- le caratteristiche del pecorino-termine generale- da un caglio specifico; non parleresti altrimenti dell'odore e del gusto piccante "tipici" del pecorino ritenendo di esserteli procurati tramite l'uso del caglio di agnello. Il pecorino se ha un odore ed un sapore proprio, non lo deve ad altra cosa che non sia il latte con cui è fatto, al di là di esso tutto quello che viene impiegato per farlo non si può dire propriamente sia del pecorino. Non si possono assimilare due cose - formaggio di latte vaccino con caglio di agnello e pecorino- in base ad una caratteristica che non appartiene per definizione generale ad una delle due cose, in questo caso il pecorino.
Grazie a tutti per gli interventi. In ogni caso la mia domanda (motivo per il quale ho aperto questo argomento) era: Scusate se per caso apro un argomento già trattato. Nella mia zona trovo difficilmente il latte di pecora e allora ho pensato di usare il latte vaccino con caglio in pasta di agnello. Qualcuno ha già provato a farlo? Non credo che faccio un grandissimo errore e penso anche che alla fine il formaggio verrà comunque con un sapore vagamente somigliante al pecorino.
Finalmente qualcuno mi ha risposto Non ho fatto un pecorino (perchè non ho usato il latte di pecora) Ma l'odore e il sapore vi somigliano. Era solo questo che volevo sapere...
Formazione: Gelatiere con la passione per il formaggio
Re: Latte vaccino e caglio di pecora
01/07/2013, 19:24
Comunque tutto io faccio spessissimo incroci fra varii latti (si dice così...???) e varii cagli (idem...???) e i risultati sono, oltre che ogni volta diversi, anche e soprattutto buonissimi !!! Quindi, per me, vai tranquillo, sperimenta e goditi i risultati Poi, se vuoi invece fare qualcosa diciamo 'di noto' attieniti alla ricetta e vedrai garantito il risultato...
IlPecorinodiCerreto ha scritto:Comunque tutto io faccio spessissimo incroci fra varii latti (si dice così...???) e varii cagli (idem...???) e i risultati sono, oltre che ogni volta diversi, anche e soprattutto buonissimi !!! Quindi, per me, vai tranquillo, sperimenta e goditi i risultati Poi, se vuoi invece fare qualcosa diciamo 'di noto' attieniti alla ricetta e vedrai garantito il risultato...
PdC
Grazie D'altronde se non ci si diverte facendo qualche esperimento che sfizio c'è? Ovvio che sei poi vuoi fare un formaggio noto devi attenerti al disciplinare. Ciao!