Premesso che da quando le ho lette, e condividendone appieno, anch'io cerco di seguire le regole di dassig che qui ripropongo
* il tipo di formaggio che ho fatto e' quello che mi prefiggevo di fare (sembra un affermazione ridicola ma a volte il risultato e' qualcosa di buono ma non il tipo di formaggio che si voleva fare).
* assenza di evidenti difetti di gusto, odore e consistenza
* aspetto esteriore almeno decente (va bene il motto 'brutti ma buoni' ma 'belli e buoni' e' meglio: l'occhio vuole la sua parte)
Il buon dassig ritiene di poter dire di "saper fare" un formaggio dopo essere riuscito a rispettare le suddette regole almeno 3 volte, e anche su questo mi trova d'accordo.
Però voglio lo stesso condividere con voi la mia gioia per il mio Italico che al primo tentativo mi ha già stupito. Ha lo stesso sapore dell'originale, la stessa consistenza, la stessa vena dolce... insomma, è lui!
Ora non mi rimane che rifarlo così altre 2 volte...
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