26/08/2011, 11:05
davideallevi ha scritto:Ciao,complimenti bella presentazione e bel formaggio, sicuramente da leccarsi i baffi...
![]()
ti faccio solo tre domande, giusto per curiosità....
1: il formaggio tagliato quanto ha stagionato?
2: il caglio non lo diluisci in acqua?
3: per la ricotta.... mettere il latte a 55° non rischi che si coauguli? se non ricordo male il caglio si inibisce sopra ai 65°c...
4: 10 ricotte da 1,3-1,4kg e 4 o 5 più piccole da circa 600 grpartendo da 100 litri di latte?
ma come fai... magia?
![]()
![]()
26/08/2011, 11:24
marmande ha scritto:Benvenuta anche da parte mia, un'altra mamma formaggiaia... che bello![]()
Io invece volevo sapere prima di tutto da dove scrivi e poi una cosa per quanto riguarda la ricotta.
Che tipo di latte aggiungi come sostegno? Vaccino o ovino? E inoltre, se il siero che usi per fare la ricotta è per gran parte quello ottenuto da latte ovino, perchè aggiungete l'aceto?
Domande di pura curiosità e non di critica eh!![]()
Ah un'altra cosa, che ambiente avete per la stagionatura?
Ciao
Ps. personalmente trovo molto bello il formaggio che hai stagionato per un mese e mezzo. Avete provato ad assaggiarlo?
26/08/2011, 15:59
26/08/2011, 16:52
26/08/2011, 17:49
tsunaseth ha scritto:Non riesco a capire cosa c'entri il caglio con il siero del latte (davide...). Pensa che c'è qualcuno a questo mondo (brutta gente!!) che tarocca il latte aggiungendo siero e non mi sembra che gli coaguli il latte
io di solito il latte (parlando di lavorazioni 100% vaccino) lo metto a 65°C però si sà che con il latte ovino si tengono temperature leggermente inferiori.
L'utilizzo dell'aceto non è per acidificare il siero ma per accelerare la precipitazione della ricotta, con l'acido citrico si ha meno il sentore del prodotto usato rispetto all'aceto e accelerando questo processo si ha una resa notevole in ricotta. Farla precipitare naturalmente si rischia di averne la metà e non sfruttare al massimo il siero e poi essendo delle lavorazioni artigianali e non avendo a disposizione una scrematrice centrifuga per recuperare la panna residua in esso è uno spreco inutile.
Diluire il caglio: se lavori 5 litri di latte che devi aggiungere 2 ml di caglio, ha senso diluirlo perche una così piccola quantità rischia di non amalgamarsi bene ma se utilizzi 100 litri di latte e usi 40 ml di caglio allora non ha senso mettere l'acqua.
Se fai il 17% di resa su 100 litri non vuol dire che avrai 83 litri di siero ma qualcosina di meno, tra i 75 e gli 80 litri perché vuoi e non vuoi una perdita ce l'hai sempre.
Complimenti letip, ottimi formaggi!
26/08/2011, 18:40
marmande ha scritto:Benvenuta anche da parte mia, un'altra mamma formaggiaia... che bello![]()
Io invece volevo sapere prima di tutto da dove scrivi e poi una cosa per quanto riguarda la ricotta.
Che tipo di latte aggiungi come sostegno? Vaccino o ovino? E inoltre, se il siero che usi per fare la ricotta è per gran parte quello ottenuto da latte ovino, perchè aggiungete l'aceto?
Domande di pura curiosità e non di critica eh!![]()
Ah un'altra cosa, che ambiente avete per la stagionatura?
Ciao
Ps. personalmente trovo molto bello il formaggio che hai stagionato per un mese e mezzo. Avete provato ad assaggiarlo?
26/08/2011, 21:35
tsunaseth ha scritto:Non riesco a capire cosa c'entri il caglio con il siero del latte (davide...). Pensa che c'è qualcuno a questo mondo (brutta gente!!) che tarocca il latte aggiungendo siero e non mi sembra che gli coaguli il latte
io di solito il latte (parlando di lavorazioni 100% vaccino) lo metto a 65°C però si sà che con il latte ovino si tengono temperature leggermente inferiori.
Se fai il 17% di resa su 100 litri non vuol dire che avrai 83 litri di siero ma qualcosina di meno, tra i 75 e gli 80 litri perché vuoi e non vuoi una perdita ce l'hai sempre.
Complimenti letip, ottimi formaggi!
Powered by phpBB © phpBB Group.
phpBB Mobile / SEO by Artodia.