sollecitato dai post di @DanCASaccio, dalle urla della moglie e dalla inerzia termica della mia pentola ho sperimentato nelle ultime lavorazioni il bagnomaria.
Quindi intitolerò questo post
ELOGIO DEL BAGNOMARIA NEL LAVELLO
Nelle lavorazioni avevo svariati problemi
1) abbattere la temperatura da 72C a 40C dopo la pastorizzazione
2) Alzare od abbassare di qualche grado la temperatura (5/6) senza avere grande inerzia termica
3) Non allagare la cucina muovendo dai fornelli al lavello 20 litri di latte contenuti in una pentola bagnata
4) Mantenere la temperatura il più possibile costante anche in caso di coagulazioni a temperature molto basse
Ho risolto con il:
Bagnomaria nel lavello!
Metto la pentola sul fuoco e porto il latte a 72C se voglio pastorizzare a alla temperatura di innesto fermenti
Spengo il fuoco e metto la pentola nel lavello tappato.
Se devo abbattere da 72C a 40C apro a metà l'acqua fredda (l'importante è il ricambio di acqua più che il getto potente) e lascio correre. Mi aiuto immergendo nel latte tre o quattro siberini gelati
Ogni tanto mescolo il latte lentamente e in pochi minuti ho la temperatura a 40C
Se nel mescolamento, visto che riempio la pentola al limite di solito, un po' di latte straborda, poco male perchè finisce nell'acqua e se ne va.
Da li in poi abbasso o alzo la temperatura del latte (ad esempio da 40C a 36C per cagliare) mettendo nel lavello acqua fredda o calda.
Una volta raggiunta la temperatura del latte desiderata riempio il lavello con acqua a tre/quattro gradi in più e mi coibenta il latte.
Faccio i tagli e estraggo la cagliata direttamente nel lavello e non si sparge acqua in giro.
Risultato:
Lavorazioni più accurate
Moglie più soddisfatta
Forse per voi è scontato ma per me è stata una svolta epocale
davide