meladoro ha scritto:Io non sono una professionista.
Diciamo che sono una buona dilettante in attesa che paghino permanentemente il latte alla stalla almeno 40 centesimi.
Comunque ti autorizzo se darai vitto e alloggio anche a me qualora dovessi venire anch'io in Nuova Zelanda
Affare fatto! Mi sto anche interessando quanto si paga qui il latte al produttore... giusto per fare due conti su un possibile business. Comunque ti posso dire che il Governo qui sostiene moltissimo gli allevatori, non nel senso che dà sovvenzioni a fondo perduto, ma nel senso che sostiene la produzione sul mercato e fare l'allevatore qui è piuttosto remunerativo (anche perchè il numero di capi per allevatore è mediamente elevato, generalmente tutto bestiame al pascolo). Infatti nonostante di latte se ne produca un'esagerazione (dopo vi dò due cifre, per farvi capire la situazione), il latte al supermercato costa poco meno che in Italia (ed il pastorizzato vi assicuro che ha una qualità mai vista al supermercato in Italia: Tsuna si è meravigliato per le rese che, pur essendo dilettante, riesco ad ottenere. Merito del latte ovviamente).
Qualche cifra sul latte che penso sia interessante per il forum:
I prodotti 'latte e derivati' ('dairy' in inglese) sono la prima voce di esportazione del bilancio neozelandese (seconda è il turismo).
Lo sapete che in New Zealand c'è un'azienda che gestisce (in parte produce in loco e in parte acquisisce anche da altri Paesi) il 40% del latte e derivati commercializzati nel mondo? AVETE capito bene... 40% del MONDO! Questa azienda (potrei farne anche il nome tanto non lavora al dettaglio quindi non è pubblicità, probabilmente è sconosciuta ai più) produce il 15% del prodotto nazionale lordo della New Zealand. Anche qui avete capito bene! il 15%!!! Ed il suo maggior cliente è una multinazionale svizzera alimentare molto nota (e qui non posso fare il nome... tanto comunque la conoscete tutti) che acquista il 20% di quello che produce questo colosso neozelandese. In certi momenti dell'anno questa azienda indice delle aste per vendere stock di latte a livello mondiale (come si fa in borsa e per le merci di prima importanza) e praticamente in queste aste, a cui partecipano i super colossi dell'industria alimentare, si decide il prezzo del latte, e di conseguenza, il prezzo dei prodotti finali che ciascuno di noi acquista.
Questo tanto per chiarire che qui quando si parla di latte e allevamento si parla di un affare nazionale, e c'è poco da scherzare, un pò come la pasta in Italia. Credo che al momento in Italia molte aziende alimentari utilizzino il latte in polvere ed il burro neozelandese nei loro prodotti. Purtroppo, da quello che so, in Italia, ahimè, per gli allevatori come Meladoro la vita è un pò diversa...