Ti do la mia opinione in base ai dati che ricordi, suscettibile di correzioni da qualcuno meno nabbo di me...
1- Il primo problema che vedo sono i rivoltamenti: troppo pochi e troppo distanti. So che è una gran rottura e che vien da piangere quando quella cagliata molle come un fico ti scappa da tutte le parti, ma se non rivolti rallenti lo spurgo. Avrai un bellissimo formaggio, ma col rischio dell'amaro. Comunque, se è venuto cremoso, vuol dire che non hai fatto tutto 'sto danno alla cagliata.
2- La stufatura è in effetti stata eseguita ad una temperatura troppo bassa: io con 28° in cucina me ne frego e lo infilo nel forno con l'acqua calda anche fino a 32/33°. Misura la temperatura dell'acqua che metti insieme al formaggio e dopo 10 min che stufa anche quella del forno: non lasciarla salire troppo o ti esce il formaggio dai buchi della fuscella. In questo modo, monitorando i due valori, riesci a correggere la temperatura dell'acqua fino ad ottenere quella corretta in forno. Posso dirti che ovviamente l'acqua deve girare intorno ai 50° almeno per compensare la dispersione, ma dipende anche dalla temperatura esterna. Insomma, ti devi sbattere...
Metti un foglio di carta forno sulle fuscelle, altrimenti ti cola il vapore sulle forme: per quanto pulito sia il forno non è una grande idea, considerato che esso viene a contatto anche con alimenti dannosissimi per il formaggio, tipo la farina.
Torno un attimo ai rivoltamenti. Intanto, come avrai visto, dalla cagliata alla forma la massa si riduce almeno del 70°: infatti io riempio a colmo 4 fuscelle per farne una piena a fine stufatura. Faccio così: 10-15-30-45-60. Man mano che si riduce la massa unisco le fuscelle: prima due a due, poi due in una. Anche per questo è fondamentale che la temperatura sia corretta, altrimenti si raffredda la cagliata e non ti si attaccano più quando unisci, creando sacche di siero che non scola più. La proteolisi ti risolve poi la compattezza della forma, ma quelle bolle ti danno l'amaro. Infatti tu hai detto che è amaro verso il centro: credo sia questa la ragione, ma potrbbe anche essere una deduzione a cappero...
Per rivoltare, soprattutto all'inizio della stufatura, io faccio così: straccio (lavato solo a 90° senza detersivi) su una griglia di plastica (quelle delle scatole della verdura); rivolto e lascio tutto così. Ne ho un po', quindi mi bastano. Se vedi che la fuscella capovolta tende a sollevarsi lasciando uscire il formaggio, ci sbatti sopra un peso e non va più da nessuna parte. Prosegui così, quindi avrai il formaggio una volta nella fuscella e una sulla griglia con lo straccio e la fuscella sopra a campana. Appena è abbastanza compatto rivolti come i cristiani, o in una fuscella uguale o capovolgendo in mano e rimettendo in fuscella, come ti viene meglio.
Quando unisci le formelle gratta un po' la superficie da unire, così le aiuti a saldarsi. Appena, appena, non le massacrare...