Cantieri ha scritto:
Nebin ha scritto:
Grazie infinite cesaribo!
Ho provato a cercare su google il grunkase... ho visto che è un prodotto trentino, ma non ho avuto notizie più dense.
Tu cosa sai di questo prodotto?
Intanto guardo su ottogalli e vedo che il latticello è essenzialmente acqua con un po' di lattosio e sostanze azotate (proteine...? il burro non si origina da una caseificazione quindi non avrà mica ciucciato tutte le proteine...)... pochissimo grasso (0,8%) e sali minerali 0,7 - 0,9 (quindi quasi intatti, il latte ne ha l'1% circa giusto?)
Nello stesso libro fa tre esempi di utilizzo del latticello:
Quark (Germania)
Kariesh (egitto)
Skyr (islanda).
E quindi stando a ottogali il fatto che nelle alpi occidentale il latticello fosse utilizzato per una "giuncà" e non dato semplicemente ai maiali è una notizia... magari neanche tanto scontata! Qualcuno ne sa qualcosa? Abbiamo dei piemontesi/valdostani nel forum?
Bie!
Ciao Nebin, io non so nulla di produzione formaggio, però sono Piemontese e la "Giuncà" lo già assaggiata ed è buona e conosco anche una persona in Provincia di Cuneo che la produce ancora, io la prendo li. La produce con latte di pecora, le quali alleva lui direttamente e poi produce anche altri formaggi oltre la "Giuncà", se ti può interessare ti posso dare il nome e l' indirizzo è una persona molto in gamba, poichè a ripreso le vecchie ricette e usanze del Piemonte con allevamento e produzione formaggi in modo naturale e biologico.
Fammi sapere, se vuoi sono a disposizione !
Uh!!! Mi interessa sì!! Manda solo che io per andare a vedere aziende trovo sempre il tempo!!! Ci mancherebbe!! Non chiedo di Meglio!! Cantieri ti tachento finché non mi mandi sto indirizzo!!! Fosse in capo al mondo voglio andarci da questa persona e assaggiare!!!
@ piccola: In Egitto non solo bevono il latticello, fanno anche una lavorazione: il kariesh... lo hai già assaggiato? Lì ha un valore merceologico? Lo vendono/fanno assaggiare in alberghi, villaggi, negozi, mercati?
Questa mattina nella nostra riunione di inizio settimana abbiamo tirato le somme e abbiamo visto che il latticello nelle alpi era usatissimo... non solo in qualche sporadica lavorazione, ma in maniera regolare per tirarci fuori una massa di solito condita con pepe, miele, erbe etc e consumata fresca. La filosofia montanara del "non si butta via niente" è davvero affascinante... in montagna siero e latticello erano visti come prodotti della stessa dignità, mentre nella mia testa il latticello è sempre stato buono solo per i maiali!
Questa filosofia del riuso è ben visibile in prodotti come il bruss, la motta, il mutrett, il salignun... tutte palline in origine di scarti di formaggi o cagliate venuti mali rifermentati e aromatizzati... "più forte del bruss c'è solo l'amore" si dice da me!!
Ragazzi gli studi etnografici ed etnologici sarebbero una vera miniera d'oro per il settore agroalimentare! Basterebbe trovare la volontà e l'intraprendenza di qualche operatore/azienda e il nostro patrimonio, già ricco, potrebbe allargarsi ancora... e magari non solo si potrebbero recuperare vecchie lavorazioni, ma anche vecchie tecniche!
Secondo me con le attuali tendenze commerciali ci sarebbe pure da farci soldi, perché molte volte erano prodotti "poveri" quindi "con poco grassi" quindi "magri"... e già mi immagino certe donnette che comprano i derivati del latticello perché "non fanno ingrassare", sono "light" e altre cacate tipiche del mercantilismo postmoderno!
Certo bisogna metterci le mani e la testa e premettere qualche fallimento... magari erano prodotti facilmente deperibili o insipidi o possono avere qualche altro difetto merceologico... bisogna cercare e assaggiare, cercare e assaggiare per provare ad aggiornare e reinterpretare.
Io ora mi sto organizzando un week per le valli piemontesi più depresse, alla ricerca di qualche pensionato con una o due piemontesi che ancora si prepara il burro e queste lavorazioni per la cena... così a cena mi ci autoinvito pure io!!!
Ci sono tanti pat che tengo d'occhio perché vorrei imparare e recuperare!
Voi non vi sorprendete per il fatto che oltre a quelle lavorazioni del latticello esotiche che elenca ottogalli si potrebbe aggiungere anche una lavorazione nazionale? Il quark di successo ne ha avuto parecchio in certi momenti.
Per uscire da questa situazione bisogna innovare, ma senza tradizione l'innovazione è tabula rasa!