ecco la mia formetta ubriaca, l'ho tolta oggi dal vino (3 settimane) e l'ho messa in frigo a 6 gradi a maturare. Vi posto alcune foto
Ho notato molto piu residuo di vino sulla forma, ma non so quanto sia stato assorbito realmente. Credo di averla pressata troppo prima di immergerla e di aver cosi limitato l'assorbimento del vino. La prossima volta modifico questo parametro e vediamo la differenza.
Vorrei farlo stagionare 3 mesi, crepe e problemi permettendo.. vi sembra un tempo ragionevole?
Parlando con un "vegit" delle mie parti mi ha detto che negli anni 50/60 in queste valli facevano il "brulè sbusà".
Praticamente ubriacavano le forme con il vin brulè e apportavano delle forature, come quelle per il gorgonzola, per far meglio assorbire il vin brulè alla forma.
La ricetta me l'ha detta "a spanne" e praticamente si basa su una prima cagliata semicotta pressata, poi tagliata a cubotti ed utilizzata il giorno successivo insieme ad una seconda cagliata semicotta tagliata a chicco di mais. La forma risultante veniva immersa nel vin brulè per 1 mese, dopo aver applicato anche i fori. Seguiva stagionatura di 2 mesi in cantina con spugnature con altro vin brulè.
Provero' e vi faro' sapere. Per ora seguo il mio ubriaco..
in un noto supermercato ho visto una fettona di "Ubriacone" (non ho potuto indagare di piu sul nome o prevenienza, per ora). La crosta è violacea ma quello che mi ha colpito sono numerose venature violacee orizzontali al suo interno. E' possibile che abbiano "innaffiato" la forma mentre posizionavano la cagliata nella fuscella? Pensavo che qualcosa del genere pregiudicasse la compattezza della forma stessa, limitando l'accorpamento dei pezzettini di cagliata in prossimità del vino. Qualcuno ha esperienza a riguardo? Sono tentato di farlo pure io la prossima volta