Zona di origine Monfeltro, Pesaro/Urbino staggionato tra le altre cose nella saggina che non è altro che il materiale con il quale si fanno le scope e da qui il nome scoparolo, per la pasta direi medio dura latte credo di pecora!
Attendo notizie da esperti o anche da chi ne sapesse qualcosa
tsunaseth ha scritto:Vediamo se Gilipedia trova qualcosa
Ho trovato questo : Formaggio di origine romagnolo, latte di pecora, pastorizzato ed aggiunto di fermenti termofili, caglio in pasta di agnello o capretto. Stagionatura minima 3 mesi in ambienti con umidità altissima 90-95%. La crosta viene trattata con olio di lino e successivamente l'intera forma viene cosparsa con farina di grano sulla crosta. La pasta deve presentarsi bianchissima all'interno e molto gessosa. Salatura a secco.
Questo è tutto quello che ho trovato nella gilipedia .
Visto che gli indizi non sono tanti, vediamo di trarre conclusioni!! Se le dritte di gil dicono che deve stagionare minimo 3 mesi, ci troviamo davanti un formaggio che ha subito un taglio a chicco di riso, massimo un taglio a mais, cosi da avere un formaggio a lunga stagionatura.. Se è gessoso sicuramente hanno, avuto poca cura nel taglio, o subisce una stufatura abbastanza tirata, ma credo piu nella prima soluzione..(da rifletterci su) Se la pasta è bianchissima, possiamo trovarci davanti a un formaggio a pasta cruda, ossia non ha subito ne semicottura ne cottura, magari cagliando a temperature basse dai 30 ai 33°.. Magari è una lavorazione simile al fiore sardo, che presenta piu o meno le stesse caratteristiche!!