Sono un amante del tartufo, in casa, nelle sue varie forme, non manca quasi mai. Quindi ho pensato di cimentarmi nella creazione di un formaggio al tartufo che risultasse un po' più stagionato, dei soliti che si trovano nella normale distribuzione e che denoti un sapore ben strutturato e corposo. Per fare ciò ho pensato di prevedere un 20% di latte di capra e l'utilizzazione del caglio in pasta di capretto aspettando ovviamente qui tre o quattro mesi che un crudo necessita per far maturare la lipasi.
Il tartufo per questa prova erano dei piccoli residui di scorzone e bianco. Ovviamente anche se sono tanti mesi che cerco di imparare da tutti voi e soprattutto dal grande maestro Tsuna, la lavorazione avrà tanti punti da migliorare, ma per il momento vediamo cosa ne viene fuori.
1) - Latte mucca crudo lt 5 più latte di capra pastorizzato litri 1.......Ph di partenza 6,8
2) - portare a 42°C e inoculare con 80 ml di lattofermento e fermenti lio termofili 40' di attesa appena il Ph inizia a scendere
3) - inserimento di 0,2 gr/lt di cloruro di calcio mescolare bene
4) - coagulare a 39,5 °C con 0,5 gr/lt pasta di capretto attesa 40' mantendendo la temperatura
5) - taglio a cubi da 4 cm e sosta di 10'
6) - rottura cagliata delicata e grossolana e sosta 10'
7) - taglio a nocciola e sosta 10'
8) - raccolta cagliata scolata benissimo dal siero in terrina, dove si condisce con tartufo bianco e nero
9) - messa in fuscella e inizio stufatura
10) - stufatura a 28/30 °C e UR 90% e rivoltamenti a 15-30-60-60-60..........Peso 750 gr - Ph 5,3
11) - proseguimento stufatura a temperatura ambiente fino a Ph 5,2
12)- salamoia al 18% e 12°C per 3 ore, più leggera salatura a secco (3 gr in tutto) su piatti e scalzo
- Allegati
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- A fine salatura