Il Pecorino Crotonese è Dop
Salgono a 267 le Dop e Igp italiane registrate
Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il Regolamento di esecuzione recante l’iscrizione della Dop Pecorino Crotonese nel registro europeo delle Denominazioni di origine protettee delle Indicazioni geografiche protette. Con questo nuovo riconoscimento salgono a 267 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario.

Il Pecorino Crotonese è un formaggio a pasta dura, semicotta, prodotto esclusivamente con latte intero di pecora. Il Pecorino Crotonese “fresco” presenta una crosta di colore bianco o leggermente paglierino, un gusto deciso, morbido e leggermente acidulo con crosta sottile; quello “Semiduro” ha invece una crosta spessa di colore leggermente bruno, un gusto intenso e armonico, mentre lo “Stagionato” (oltre i 6 mesi di stagionatura) si caratterizza per una crosta dura e bruna, che può essere curata con olio o morchia di oliva.

Visto su un canale di S.. proprio ieri, negli Stati Uniti dove, praticamente in alcune zone molto vaste nevica abbondantemente più volte all'anno, il costo del sale che viene sparso sulle numerosissime strade e autostrade, ha un peso economico molto importante.
E' stato fatto un esperimento molto particolare, in collaborazione con alcuni grossi caseifici americani e con il supporto di una Università americana, cioè quella di riempire serbatoi di siero di avanzo delle lavorazioni casearie e spruzzarlo con pompe sulle strade innevate e ghiacciate.

Risultato??????

Ghiaccio e neve scomparsi, ridotti ad acqua in breve tempo.
Infatti la composizione del siero e la sua acidità quando ormai ha dato tutto, permettono lo scioglimento delle nevi e del ghiaccio.
Quindi caseifici che addirittura devono pagare per smaltirlo, in questo modo risparmiano, si risparmia moltissimo anche in sale da strada, unico inconveniente è che le strade odorano in lungo e largo di formaggio.............. .

Però non la sapevo proprio questa..... .

chissa quanti animali a leccare l'asfalto

Classifica sulle performance delle nostre Dop-Igp-Stg: trionfano i formaggi
Articolo scritto il 27 dicembre 2014


Successo del Grana Padano, seguito dal Parmigiano Reggiano. Nei primi 15 anche Pecorino Romano, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala Campana e Taleggio
Non c’è che dire, il sistema italiano dei prodotti agroalimentari a denominazione protetta gode di un ottimo stato di salute. L’export, ancora in crescita sostenuta, resta tuttavia l’unico elemento trainante. Continua invece a drenare il fatturato nel mercato interno, anche se i consumi stanno tenendo e andranno gradualmente a stabilizzarsi. I volumi si sono attestati su 1,27 milioni di tonnellate, di cui oltre un terzo esportato per un valore pari a circa 2,4 miliardi di euro in progressione del 5% e il fatturato alla produzione ha raggiunto i 6,6 miliardi di euro e al consumo circa 13 miliardi (anno produzione 2013).
A dirlo è il Rapporto 2014 sulle produzioni agroalimentari italiane Dop-Igp-Stg stilato dalla fondazione Qualivita, in collaborazione con Ismea, che misura le performance economiche dei 269 prodotti tipici di casa nostra.
“L’incremento del 5% delle vendite all’estero, conferma il successo del brand Italia oltre confine, dove gli spazi di crescita restano ampi e incoraggianti. Sfruttare i potenziali significa però agire con maggiore determinazione sulle leve aziendali, in particolare sulla competitività, in un mercato reso nel frattempo più trasparente dal Pacchetto Qualità che, con la protezione “ex officio”, impone agli stati Ue la tutela delle denominazioni d’origine contro i falsi. Cruciale sarà anche l’esito dei negoziati nell’ambito dell’accordo bilaterale con gli Usa. L’inserimento della tutela dei marchi di origine tra i punti fondamentali della trattativa rappresenta un importante passo in avanti, bisognerà adesso tradurlo nei testi attuativi”.
Ma quali sono i 15 prodotti top dell’Italia delle denominazioni? Trionfano i due formaggi in assoluto più conosciuti e consumati: primo il Grana Padano, secondo il Parmigiano Reggiano. Ma si fanno strada un po’ tutti i nostri formaggi più blasonati.
Ecco in dettaglio la classifica
1° – Grana Padano Dop
2° – Parmigiano Reggiano Dop
3° – Mela Alto Adige Igp.
4° - Prosciutto di Parma Dop
5° - Pecorino Romano Dop
6° – Aceto Balsamico di Modena Igp
7° – Gorgonzola Dop
8° – Mozzarella di Bufala Campana Dop
9° – Speck Alto Adige Igp
10° – Mela Val di Non Dop
11° – Prosciutto di San Daniele Dop
12° – Mortadella Bologna Igp
13° – Bresaola della Valtellina Igp
14° – Taleggio Dop
15° – Toscano Igp


Quando si tratta de magna, siamo sempre i migliori...... .

anche se al terzo posto ci dovrebbe essere il "pecorino sardo tipo romano"

A Milano si festeggia il Capodanno con il Provolone Valpadana Dop
Scritto il 31 dicembre 2014


Sarà offerto in degustazione in tre prestigiosi hotel della zona Expo 2015: xxxxxxxxxxxxxxxxxx. A disposizione tutte le sue versioni
Il Provolone Valpadana Dop diventa protagonista del Capodanno in tre esclusivi hotel di Milano. Il noto formaggio lombardo, simbolo del Made in Italy, sarà offerto in degustazione agli ospiti del xxxxxxxxx, del xxxxxxx e del xxxxxxxxx in zona Expo 2015/Milano fiere.
L’evento, a cui aderisce il Consorzio Tutela Provolone Valpadana, si intitola “The Hotel” e giunge quest’anno alla sua terza edizione. Per la notte di San Silvestro, in occasione dell’imminente Expo, “The Hotel” diventa più grande, coinvolgendo le tre principali strutture alberghiere dell’area Fiera Milano, dove si svolgerà l’esposizione mondiale.

Grande protagonista della serata sarà il Provolone Valpadana Dop, nelle sue versioni dolce o piccante, nelle sue forme a mandarino, fettina o cubetti, e anche come ingrediente di sfiziose ricette create per l’occasione per tutta la clientela presente.

Questa è roba di Ermanno………

E infatti anche alla cena sociale della (caseificio dove lavoro), al formaggio hanno servito un "mio" mandarone da 30 kg di 12 mesi a scagliette D-I-V-I-N-O!!!

Stà iniziando a sbiancare di p. candidum
a breve la ricetta!!

Grana Padano, l’export aumenta del 5%. Cresce l’interesse in Cina

Scritto il 2 gennaio 2015

1,5 milioni di forme vendute nel mondo. Nord Europa e Usa si confermano mercati vincenti. Interesse di nuove realtà come Arabia e Nuova Zelanda
Volano le esportazioni di Grana Padano Dop nel 2014, cresciute del 5% rispetto al 2013, con circa 1,5 milione di forme vendute in ogni parte del mondo. Lo afferma, come riportato dall’Ansa, xxxxxxxxx, direttore xxxxxxxxxxxxx, tirando le somme dell’andamento delle esportazioni nel 2014, in occasione dei recenti successi ottenuti dal formaggio Dop più consumato nel mondo.
Mentre il Nord Europa e gli Usa si confermano i mercati vincenti, cresce l’interesse di nuove importanti realtà come Cina, Nuova Zelanda e Arabia Saudita e Giappone.
”Il successo riscontrato alla fiera Messe Nagoya, dove il 90% del pubblico giapponese ha certificato un alto gradimento per il nostro prodotto – commenta xxxxxxxx – unito ai dati dell’export del 2014, evidenziano la bontà del lavoro svolto dai nostri produttori e confermano la fiducia dei consumatori; ora guardiamo avanti e prepariamoci ad affrontare nel migliori dei modi il 2015 che sarà caratterizzato da un evento straordinario come l’Expo che avrà proprio l’alimentazione e il cibo come temi centrali”.

Il fantastico CANESTRATO DI MOLITERNO, formaggio misto pecora/capra, per l'anno 2014, ha toccato quota numero 196000 forme esportate verso l'estero, in particolar modo Stati Uniti, Canada e Australia.
Ricordo che il canestrato di Moliterno (per chi non lo sapesse), è l'unico formaggio Italiano I.G.P.

Il termine indicazione geografica protetta, meglio noto con I.G.P., indica un marchio di origine che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata.

Per ottenere la I.G.P. quindi, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area.

Chi produce I.G.P. deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.
Il numero di forme prodotte ed esportate, va sempre aumentando nell'ordine del 5/6% all'anno.

Una grande soddisfazione per il consorzio e per questo piccolo fazzoletto di territorio lucano, unico nella sua morfologia, unico per i suoi allevamenti di pecore e capre ed unico grazie a questo strepitoso formaggio.....