Arriva l’Expo, boom del turismo enogastronomico: i formaggi “tirano”Scritto il 28 aprile 2015
Un terzo del budget di chi arriva per soggiornare sarà destinato ai prodotti del food. In cima alle preferenze vino, formaggi e olio d’oliva
Sarà destinato al cibo un terzo del budget che spenderanno i turisti stranieri durante il soggiorno in Italia per l’Expo (che ha già venduto 10 milioni di ingressi), con un miliardo di euro spesi in ristoranti, pizzerie, bar, caffè e rosticcerie, ai quali vanno aggiunti 750 milioni di euro per acquisti di vini e prodotti agroalimentari da consumare o da regalare.
Come racconta la Mappa sulle vie del gusto di Coldiretti, i turisti in arrivo in Italia per l’Expo sono attratti soprattutto dall’agroalimentare: l’obiettivo, per molti, è quello di cogliere le molteplici occasioni di valorizzazione dei prodotti locali presenti lungo tutta la Penisola, con percorsi enogastronomici, città del gusto, mercati degli agricoltori, feste ed occasioni per mangiare fuori, ma anche per l’acquisto di souvenir.
Vino, formaggi ed olio di oliva raccolgono, insieme, il 44,9% degli interessi potenziali sul segmento del “Culinary Travel”, secondo la società specializzata in indagini sul turismo Jfc, che ha analizzato le aspettative dei turisti stranieri.
Sul fronte food ed alta ristorazione, invece, il primo appuntamento è con M. B., chef dell’Osteria xxxxxxxxxxxxxx e alfiere della cucina italiana nel mondo, che aprirà idealmente i battenti di “Identità Expo”, lo spazio in cui, nei sei mesi dell’Esposizione Universale di Milano, si alterneranno cuochi italiani e internazionali. Di scena, un menu “limited edition”, dedicato proprio a “Identità Expo”, che aprirà ad un ricco calendario di eventi ed appuntamenti (
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