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Conservazione dei formaggi 
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Quasi sempre consigliato,pardon...


07/12/2011, 23:02
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Niente risposte...amici?


08/12/2011, 15:30
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Corradoso ha scritto:
Allora, per quello che mi ricordo:
Sono partito da 16lt di latte intero fresco (quello nel banco frigo dei supermercati), che ho messo a riscaldare fino alla temperatura di 36°, poi ho aggiunto uno yogurt e mezzo, mescolato per qualche minuto, e poi ho aggiunto anche due cucchiai di caglio acquistato in farmacia (quello che porta il nome della purtroppo celebre conduttrice de La Prova del Cuoco). Ho atteso circa trenta minuti, ma della cagliata nemmeno l'ombra, infine l'attesa è stata di un'ora, a quel punto ho provato a portare la temperatura a 43° e ad aggiungere altro caglio, non ottenendo nuovamente risultati. Dopo una ulteriore attesa di circa quindici minuti ho aggiunto altro caglio, ma la quantità di cagliata era talmente esigua ed inconsistente, molto yogurtosa, da indurmi ad utilizzare succo di limone finché il latte non cagliasse (la temperatura era rimasta invariata). Cinque minuti d'attesa e poi ho estratto la cagliata con il colino ed adagiata in un panno da cucina. Ho prima strizzato per bene e poi riposto il tutto in una tortiera con cerniera di diametro 25cm ed altezza 7;5cm, facendo invano attenzione a non lasciare pieghe, ricoprendo poi la cagliata con la parte superiore del panno. La quantità di latte non era sufficiente affinché la cagliata debordasse, così ho dovuto utilizzare come peso una pentola piena d'acqua di diametro leggermente inferiore rispetto alla tortiera. Dopo un'ora l'ho girata ponendole un panno sotto, ma poiché si sfaldava ancora, mi sono trovato costretto a rimettere anche la tortiera; ho coperto con un altro panno e poi ho utilizzato lo stesso peso di prima. Ho effettuato un altro ribaltamento con gli stessi tempi, pesi e tecnica precedenti e poi ho riposto tutto in frigorifero. Dopo due giorni ho tolto la tortiera, ma ho atteso in totale circa quattro giorni prima di riporla in una soluzione di 400 g di sale e 5 litri di acqua (portata precedentemente a ebollizione e poi fatta raffreddare) per quattordici ore (un po' troppo, lo so, ma non avevo letto che questi tempi erano indicati per un formaggio ubriaco, poiché con questa rifinitura il formaggio perde ancora più sale). In fine ho riposto tutto in frigorifero, effettuando un rivoltamento quotidiano.
Viste le crepe che si stavano formando, ho tentato di richiuderle con della cagliata fresca ricavata da una nuova produzione. Ti prego non mi bastonare! E credo sia questo il motivo del ritardo nella stagionatura di una porzione di una faccia. Ho effettuato anche una pulizia delle muffe con la soluzione succitata, con la speranza di riparare all'utilizzo precedente della cagliata come rattoppatrice!
Ho fatto un casino, lo so, ogni tentativo di riparare ad un errore, ne ha prodotto un altro. Mi vergogno a descrivere un lavoro simile, ma è stato il mio primo tentativo con le fascere.


Finalmente i dati che volevoooo!!! :D Hai visto che ci siamo riusciti?
Allora, il latte del supermercato per la produzione di questi tipi di formaggi, è da evitare perché sia la pastorizzazione che l'omogenizzazione ti creano problemi di consistenza della cagliata, poi quando aggiungi i fermenti (nel tuo caso lo yogurt) è utile attendere almeno una ventina di minuti che lavorino, poi il controllo delle temperature che rimangano costanti è fondamentale come anche la misurazione del caglio, il cucchiaio è un unità di misura troppo approssimativa sarebbe utile misurarlo con una siringa e calcolare sempre i ml aggiunti (2 cucchiai potrebbero essere dai 10 ai 20 ml e poi bisogna vedere come è fatto il cucchiaio).
Quando metti la forma in "fascera" devi assicurarti che la cagliata non abbia fatto pieghe, perché queste potrebbero dare luogo a crepe durante la maturazione, e la tela tenerla sempre tirata evitando di fare gobbe sui piatti e sullo scalzo perché queste piccole imperfezioni si trasformano poi in crepe.
Le crepe, durante la stagionatura (nei primi 20-25 giorni) sono correggibili con acqua bollente (versata sopra) e con un cucchiaio per rimodellarle.

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Il rugby è stato inventato dai gentlemen per reagire alla moda fin troppo plebea e stradaiola della pedata: però per non restare troppo delusi, converrebbe meglio nascere in Nuova Zelanda.
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09/12/2011, 15:54
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Poiesis ha scritto:
Questo mi sembra il topic pertinente per questa domanda:Ho appreso qui che quanto più elevata è la temperatura a cui si tiene a stagionare un formaggio(certo sempre temperature relativamente elevate)tanto più rapido è il processo di maturazione.Ma qual'è l'apporto qualitativo che le differenti temperature conferiscono al formaggio,ossia,azzardando un esempio, tra un formaggio tenuto a 17 C° per 2 mesi e maturo come uno tenuto a 8 gradi centigradi in 3 mesi e mezzo,qual'è la differenza riguardo alle proprietà del prodotto?Perchè è sempre consigliato stagionare a 8-10° C?C'entra qualcosa la consistenza...?

Centrano qualcosa le fermentazioni.

Dato che questa non è la mia professione ma un hobby che faccio nel tempo libero, saresti pregato di non mettermi fretta nel pretendere le tue risposte, perchè alla fretta e alle pressioni all'interno del forum reagisco molto male. Grazie.

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09/12/2011, 15:59
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tsunaseth ha scritto:
Allora, il latte del supermercato per la produzione di questi tipi di formaggi, è da evitare perché sia la pastorizzazione che l'omogenizzazione ti creano problemi di consistenza della cagliata


In effetti (molti) anni fa, quando facevo i primi esperimenti di caseificazione utilizzando il latte della GDO, ho notato che alcune "marche" cagliavano molto peggio di altre. Anzi, spesso mi capitava di ottenere cagliate molto approssimative proprio con i prodotti più blasonati, i cosiddetti "alta qualità".
Ho anche potuto constatare, in anni più recenti, che il cosiddetto "microfiltrato" è il tipo di latte, dopo l'uht, peggiore per fare i formaggi.

Cita:
il cucchiaio è un unità di misura troppo approssimativa sarebbe utile misurarlo con una siringa e calcolare sempre i ml aggiunti (2 cucchiai potrebbero essere dai 10 ai 20 ml e poi bisogna vedere come è fatto il cucchiaio).


Però è strano, pur nell'approssimazione della misurazione, che un caglio come quello utilizzato (che dovrebbe essere il tipico caglio da "hobbisti" in boccetta gialla con bande rosse) non sia riuscito a compiere il suo lavoro. Di solito il caglio in questione, sebbene personalmente non ne conosca il titolo, è in grado di cagliare anche l'acqua ;)
Probabilmente si tratta proprio di un problema relativo al tipo di latte utilizzato...

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09/12/2011, 16:52
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Ciao Tzuna, purtroppo in zona non ancora sono riuscito a trovare rivenditori di latte fresco crudo, per ora devo accontentarmi di quello succitato, quindi ti chiedo, se possibile, ed ovviamente in msg privati, una marca di latte che consideri surrogato meno peggio di altre marche.
Per quanto riguarda lo strumento di misurazione utilizzato, la prossima volta proverò con una siringa, così come mi hai consigliato.
E' vero pure ciò che dici tu, Colombard, forse il problema è proprio il latte, perché sono giunto ad utilizzare circa sei-sette cucchiai di caglio per 16lt di latte!
Quanto alle pieghe, non credo poter fare ancora qualcosa, poiché si è formata una crosta gialla, e le crepe sono troppo profonde. La prossima volta starò più attento; comunque ho appena acquistato una fuscella di 20cm di diametro e 13,5cm di altezza, quindi dovrei ovviare al problema. Secondo te con questa si ottengo comunque buoni risultati?
Per i fermenti? Va bene tipologia e quantità utilizzate?

Grazie per aver letto questo Tomo!


09/12/2011, 18:54
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Corradoso ha scritto:
Ciao Tzuna, purtroppo in zona non ancora sono riuscito a trovare rivenditori di latte fresco crudo


Anche se non sono Tsuna, provo a risponderti lo stesso. Dalle tue parti, a Caianello (in via Ceraselle) dovrebbe esserci un distributore di latte crudo.
Sempre che ci sia ancora, naturalmente, le mie informazioni risalgono a circa un paio di giorni fa :)

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09/12/2011, 20:27
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Ti ringrazio dell'informazione, magari faccio una verifica anche su internet, anche perché Caianello non è poi così vicina da Sessa Aurunca. Se posso, quali sono i prezzi?


09/12/2011, 20:38
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Circa una settima che non controllo il formaggio messo a stagionare nell'ultimo ripiano del frigo, e guardate cosa è accaduto! (La faccia con le crepe era quella rivolta verso l'alto. In cosa altro ho sbagliato questa volta! :oops:
Che dite, mi conviene aprirlo?


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27/12/2011, 18:59
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Ciao corradoso, in questi giorni il boss è super impegnato quindi se vuoi ti posso dare il mio modestissimo parere :D
Se hai seguito la ricetta di Pier74 per il montasio, effettivamente tralascia la percentuale d'umidità nella quale il formaggio deve stagionare... se non ti sei ancora procurato un un igrometro, fallo al piu presto, perchè se l'umidità dell'ambiente di stagionatura scende sotto l' 80/85% rischi che il tuo formaggio si crepi. ...come successo!
P.S: se il tuo formaggio non è ancora arrivato a fine stagionatura, salda le crepe con h2o bollente ed un cucchiaino. poi umidifica 2 volte al giorno il tuo frigor con uno spruzzino d'acqua. ;)

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La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti.
-- Mahatma Gandhi


27/12/2011, 20:44
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