Giliberti... caccihio ... il problema grosso invece che stavo riguardando sai qual'è?! che io ho raccolto un tipo di cardo diverso dal tuo....
ho visto meglio le foto iniziali ... e nonostante anche quelli usati da me abbiano quasi lo stesso aspetto e colore- sono 2 piante diverse.
... adesso capisco anche i tempi diversi nel raccoglierli... il tipo di cardo che hai usato tu, quì nella zona mia l'ho visto solo in un posto e non è ancora fiorito..
mentre quello che ho usato io è molto diffuso e sta ormai terminando.
ma porca zozza mo chi glie lo dice a mia moglie che devo fare altri esperimenti? mi ammazza sicuro
se non funziona il caglio che ho fatto mi sa che mi tocca rinunciare... anche perchè quel tipo di cardo proprio non so dove andarne a prendere in quantità adeguate..

Se quello postato nella foto iniziale è un pezzo di guard rail sono abbastanza sicuro almeno di aver raccolto la specie giusta...
Cmq mi parte di aver letto che diverse varieta' di cardo si prestano ad essere utilizzate come caglio...
La prima foto riguarda un cardo raccolto sul ciglio della strada(purtroppo)...la seconda invece sono stati raccolti in montagna...

Tranquillo Antò, tutti i cardi sono adatti alla produzione di caglio, tutti i cardi hanno più o meno enzimi coagulanti.
Esistono circa 100 tipi di cardi ma sono tutti adatti al nostro scopo.
Pensa che esistono formaggi che vengono cagliati con caglio estratto dai comunissimi carciofi............ .

@Taurino, sembrano perfetti.......... .

Menomale. ... mi era preso un colpo. ...
stasera ho filtrato di nuovo il caglio per farlo più limpido .. e ho misurato di nuovo il ph che si è abbassato a 4, 8 non so perché. ... è anomalo?

Ciao Anto. Non saprei il mio si è' mantenuto (seppur alto) sempre intorno a 5,8/5,9. Quello che ho comprato qualche mese fa ha ph pari a 5.0......... Fai una prova di coagulo.

Adesso che gil è andato a scuola di caglio, sicuramente ci sorprenderà

Si Erman, con effetti speciali............ .

GRAZIE.

Nuovo sistema per cagliare il latte con l’estratto di cardo. .
E’ un processo che ho letto tante volte e che ho visto fare anche in televisione in Portogallo………..finalmente ci ho provato e ………….riuscito………..grazie a chi di dovere .
Il primo esperimento/tentativo, (su 500 ml di latte) è stato un fallimento .
Il secondo un successo.

Ho raccolto dei fiori di cardo ancora in fase di maturazione, li ho aperti ed ho estratto i pistilli e stami.
Ho messo gli stessi in una ciotola, (erano 6 grammi), ci ho aggiunto 30 ml di aceto bianco e 1 grammo di sale, li ho fatti immergere per bene, aiutandomi con le dita, in modo che tutti gli stami e pistilli fossero bagnati.
Li ho lasciati così a temperatura ambiente (20/22 gradi) per 12 ore.
A questo punto ho incrociato le dita e fatto la seconda prova prima di mettere in produzione il pecorino delle crete senesi.
Ho riscaldato in un pentolino 300 ml di latte di pecora a 38 gradi, ho preso una piccola parte di pistilli macerati, li ho adagiati in un fagottino creato con una tela in cotone, ho strizzato per far perdere l’aceto in eccesso ed ho infuso nel latte di pecora per circa 1 minuto.
Ho chiuso e atteso pregando letteralmente. .
Dopo 40 minuti, non credevo a quello che vedevo nel pentolino…………………CAGLIATA FANTASTICA………… .
La consistenza è ottima, (come potete vedere dalle foto), la taglio grossolanamente con le mani, la estraggo, ci metto un pizzico di sale e la mangio a mò di pampanella.

Felicissimo…………….. .
Grazie Casaro Erman…………(sai per cosa). .

scusate l'attesa ma ho finito i giga del pc . vi allego prova cagliatura caglio . ciao.

Stupefacente...come sempre...
P.s:Hai usato una varieta' diversa di cardo...molto piu' piccola giusto?