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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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Exodus ha scritto: Gil, secondo te anche dei cardi che sono stati lasciati ad essiccare per un paio di mesi posseggono ancora l'enzima cardosina in tutta la sua interezza? L'unica cosa che mi lascia indeciso nell'utilizzo di tale caglio è la scarsezza della resa... Dal Vangelo secondo me...........non lo so non ho la sfera di cristallo. Potrebbe essere troppo tempo due mesi, si potrebbero prosciugare tutto nel loro interno. Prova e saprai, basta un pò di acqua e qualche spina, nient'altro.
_________________ "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…"
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20/08/2013, 16:34 |
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tropbon
Iscritto il: 05/12/2012, 21:26 Messaggi: 2848 Località: Bologna
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giliberti ha scritto: tropbon ha scritto: nell'orto ho un cardo di quelli da mangiare che è dell'anno scorso che non ho raccolto ha fatto 3 bellissimi fiori che sono enormi domanda si puo estrarre il caglio anche da quelli ? il procedimento è lo stesso ? freschi potrei usarli?e come grazie Quando dici “da mangiare” a cosa ti riferisci?? Perché tutti i cardi selvatici si possono mangiare, basta togliere le spine, il fiore e, tutto il resto (foglie,radici,coste,foglie,capolino) si possono mangiare. Anche quello che hai tu nell’orto, dai tre fiori (se sono belli viola o fucsia), puoi estrarre un po’ di enzimi coagulanti (ovviamente ne verrà pochissimo), con lo stesso metodo utilizzato in questo post. Da freschi non so se si può estrarre l’enzima coagulante, so che devono stare a testa in giù almeno per 15 giorni ed al buio, devono essiccare. intendevo quelle piante che annualmente si piantano nell'orto e si riveste lo stelo in inverno per fare inbiancare le coste cosi risultano piu tenere e meno amare,si i fiori sono violacei e grossi come un uovo la pianta è alta 1,60 mt.penso che faro delle prove con un po di latte per vedere se caglia anche coi fiori freschi poi vi faro sapere
_________________Stefano Menetti dopo 43 anni di contributi.....finalmente in pensione
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22/08/2013, 8:02 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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tropbon ha scritto: giliberti ha scritto: tropbon ha scritto: nell'orto ho un cardo di quelli da mangiare che è dell'anno scorso che non ho raccolto ha fatto 3 bellissimi fiori che sono enormi domanda si puo estrarre il caglio anche da quelli ? il procedimento è lo stesso ? freschi potrei usarli?e come grazie Quando dici “da mangiare” a cosa ti riferisci?? Perché tutti i cardi selvatici si possono mangiare, basta togliere le spine, il fiore e, tutto il resto (foglie,radici,coste,foglie,capolino) si possono mangiare. Anche quello che hai tu nell’orto, dai tre fiori (se sono belli viola o fucsia), puoi estrarre un po’ di enzimi coagulanti (ovviamente ne verrà pochissimo), con lo stesso metodo utilizzato in questo post. Da freschi non so se si può estrarre l’enzima coagulante, so che devono stare a testa in giù almeno per 15 giorni ed al buio, devono essiccare. intendevo quelle piante che annualmente si piantano nell'orto e si riveste lo stelo in inverno per fare inbiancare le coste cosi risultano piu tenere e meno amare,si i fiori sono violacei e grossi come un uovo la pianta è alta 1,60 mt.penso che faro delle prove con un po di latte per vedere se caglia anche coi fiori freschi poi vi faro sapere Tropbon se è alto 1.60 metri, quasi sicuramente è il cardo MARIANO il migliore per produrre enzimi coagulanti. Se ti può essere utile, in Portogallo, dove il caglio del cardo è molto utilizzato, prendono i pistilli e gli stami, li fanno essiccare per 10-15 giorni e quando devono coagulare il latte,invece di estrarre l'enzima con l'acqua, li prendono li avvolgono in un pezzo di stoffa e li immergono nel latte al momento per 2-3 minuti e in questo modo, gli enzimi vengono assorbiti dal latte ed ottengono la cagliata. Un saluto.
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22/08/2013, 10:09 |
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tropbon
Iscritto il: 05/12/2012, 21:26 Messaggi: 2848 Località: Bologna
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grazie giliberti ,il mio problema sara dosare le quantita di pistilli per lt. di latte.
_________________Stefano Menetti dopo 43 anni di contributi.....finalmente in pensione
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23/08/2013, 8:45 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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tropbon ha scritto: grazie giliberti ,il mio problema sara dosare le quantita di pistilli per lt. di latte. Bhè considera Tropbon che io per fare 450 ml di caglio (all'incirca), ho estratto stami e pistilli da 67 teste di cardo più altre 12 che ho buttato via perchè erano un pò "marce e puzzolenti"; considera anche il fatto che io ho estratto con acqua nella proporzione di 1:10; se invece tu utilizzi gli stami delle tre teste che hai nell'orto e non usi acqua ma li immergi direttamente nel latte, secondo me (solo opinione personale), non utilizzare più di 5-6 litri di latte altrimenti rischi che non coaguli. E' solo un'idea, un'ipotesi considerato anche il fatto che il caglio di cardo vegetale viene utilizzato nell'ordine di 500/600 ml per 100 litri di latte. Ciao.
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23/08/2013, 12:23 |
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tropbon
Iscritto il: 05/12/2012, 21:26 Messaggi: 2848 Località: Bologna
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grazie provero
_________________Stefano Menetti dopo 43 anni di contributi.....finalmente in pensione
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24/08/2013, 8:03 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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giliberti ha scritto: Ho misurato anche il ph che è pari a 5.9 (sinceramente non so se è un ph giusto per un caglio vegetale). Mi sono spacciato per uno studente universitario che stava facendo una tesi di laurea sugli enzimi coagulanti ed ho telefonato ad un produttore di cagli vegetali, per conoscere il valore del ph che deve avere per esprimere una determinata forza di presa e coagulazione. Bene il ph di un caglio vegetale da cardo mi è stato riferito varia da 5.0 a 5.3, dipende dalla maturazione del cardo stesso e da quando lo si raccoglie. Per ph più alti, vuol dire che sono stati diluiti troppo e può perdere un pò di forza allungando i tempi di presa. (consigliato di aumentare la quantità) Ecco perchè quando ho provato il mio caglio ci sono voluti 90 minuti. Oggi però nella torta del casar ho aumentato la dose (anche dietro consiglio del MAESTRO) e la cagliata in 60 minuti era bella soda. Quindi per chi si diletterà a farlo, consiglio di diluirlo anzichè nella proporzione di 1/10, magari 1/5.
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31/08/2013, 19:10 |
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fabioDJ
Iscritto il: 20/09/2012, 14:49 Messaggi: 4
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Signor Giliberti
Simpatico post per altro con molti errori sulla procedura di realizzazione ed uso del caglio vegetale, sarò breve nel rispondere al suo, “Mi sono spacciato per uno studente universitario che stava facendo una tesi di laurea”, dichiarato modo di apprendere la conoscenza del Arte Casearia.
Il mio nome è Fabio De Juliis Contadino Pastore Casaro, appartengo alla 5° generazione di una famiglia di Contadini Pastori Casari, da sempre nel nostro caseificio creiamo formaggi a caglio vegetale e realizziamo caglio vegetale, e da sempre vengono scolaresche e studenti a conoscere ed apprendere il nostro sapere. Io, e tutta la famiglia abbiamo da sempre donato il nostro sapere a ragazzi e ragazze con il cuore in mano senza nessun pregiudizio o segreto, questo perché i miei nonni, i miei genitori ed io abbiamo sempre creduto che, il Sapere Condiviso sia un dono da trasmettere fra tutti, questo implica sapere che le parole: Lealtà, Rispetto, Parola Data, hanno un valore immenso. Ma Mai le ripeto Mai nella memoria della nostra famiglia è capitata una persona che sotto mentite spoglie con l’inganno, spacciandosi per quello che non è ci abbia chiesto: Consiglio, Sapere e Conoscenza.
Con Stima Porgo un Sentito Saluto a Tutto il Forumdiagraria
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04/09/2013, 17:58 |
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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fabioDJ ha scritto: Signor Giliberti
Simpatico post per altro con molti errori sulla procedura di realizzazione ed uso del caglio vegetale, sarò breve nel rispondere al suo, “Mi sono spacciato per uno studente universitario che stava facendo una tesi di laurea”, dichiarato modo di apprendere la conoscenza del Arte Casearia.
Il mio nome è Fabio De Juliis Contadino Pastore Casaro, appartengo alla 5° generazione di una famiglia di Contadini Pastori Casari, da sempre nel nostro caseificio creiamo formaggi a caglio vegetale e realizziamo caglio vegetale, e da sempre vengono scolaresche e studenti a conoscere ed apprendere il nostro sapere. Io, e tutta la famiglia abbiamo da sempre donato il nostro sapere a ragazzi e ragazze con il cuore in mano senza nessun pregiudizio o segreto, questo perché i miei nonni, i miei genitori ed io abbiamo sempre creduto che, il Sapere Condiviso sia un dono da trasmettere fra tutti, questo implica sapere che le parole: Lealtà, Rispetto, Parola Data, hanno un valore immenso. Ma Mai le ripeto Mai nella memoria della nostra famiglia è capitata una persona che sotto mentite spoglie con l’inganno, spacciandosi per quello che non è ci abbia chiesto: Consiglio, Sapere e Conoscenza.
Con Stima Porgo un Sentito Saluto a Tutto il Forumdiagraria Complimenti allora. Postala tu la lavorazione esatta contadino/pastore/casaro della quinta generazione. Ma fammi il piacere.
_________________ "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…"
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04/09/2013, 18:12 |
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Exodus
Iscritto il: 09/02/2013, 13:20 Messaggi: 233
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De Juliis...batti un colpo! Qui la gente crede che tu sia oggetto di fantasia...che sia un falso nome dietro cui si celi inimicizia! Gilibò, lo so che pare strano, ma questa faccenda è semplicemente divertentissima!
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04/09/2013, 21:43 |
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