Salve a tutti,
sono nuovo del forum, spero che avrete pazienza se porro' dei problemi e delle domande che sono gia' state prese in considerazione, e porterete pazienza per la lunghezza di questo mio appello.
Faccio un po' di formaggi per hobby, con il latte di una capra di proprieta', alimentata in modo naturale, senza troppe spinte proteiche (attualmente circa 600 gr. al di' di miscela di mais, pisello proteico e frumento coltivati in proprio).
E' sempre tutto filato liscio, anche mentre facevo esperienza: formaggi buoni e soprattutto una ricotta squisita e abbondante. Quest'anno, dopo il parto a fine aprile e lo svezzamento dei capretti per un paio di mesi, ho ricominciato a mungere circa tre litri al giorno, ed a caseificare come sempre.
I primi formaggi, a latte crudo, si sono gonfiati probabilmente per inquinamento da coli-batteri del latte, ma la consistenza delle cagliate era buona, e la ricotta anche, cosi' pressandoli sono riuscito a recuperarli quasi tutti. Di conseguenza, ho preso a pastorizzare il latte, prima a 67° per una mezz'ora, poi a causa di alcuni episodi di rigonfiamento parziale, a 85°. Non disponendo di attrezzature
professionali, il raffreddamento successivo non e' veloce, non so se questo elemento possa influire. In concomitanza con tutto questo, ho cambiato caglio, per esaurimento del precedente, acquistando presso un caseificio vaccino artigianale un po' di presame prodotto dal Caglificio Clerici, con titolo 1:10.000.
Premetto che chi mi ha venduto il caglio e' persona fidatissima che lo utilizza ogni giorno e lo conserva come occorre, e produce formaggi superlativi, ma da questo cambiamento in poi ho sperimentato una serie infinita di cagliate mollissime, con ritenzione di siero, e nessuna emersione della mia amatissima ricotta
Ho provato di tutto, anche scolature lunghissime, al termine delle quali il formaggio si rompe invariabilmente quando tento di girarlo nella fascella. La resa percentuale calcolata sul peso del latte dopo 24 ore e' salita quasi al 20%, segno di una sgrondatura insufficiente, con conseguente rischio di ritrovarsi dei formaggi amari.
Negli ultimi giorni, il risultato finale e' leggermente migliorato, anche perche' ho provato a scolare con l'aiuto di un telo (ma e' un lavoro improbo da fare in cucina !) ma al momento dell'estrazione con la schiumarola la cagliata e' sempre troppo inconsistente rispetto a
come ero abituato nella precedente lattazione. E poi c'e' la totale assenza di ricotta... E le forme, soprattutto le piu' piccole, tendono a cremificare in superficie, con relativo attacco di muffe.
Ho eseguito un test con poco latte appena munto e il nuovo caglio, e tutto ha funzionato a dovere, quindi sospetto che il siero con cui innestavo il latte fosse in qualche modo compromesso dalla lunga permanenza in freezer. Adesso mi sono fatto tenere da parte del siero da un caseificio caprino, e vorrei provare nuovamente partendo da latte non pastorizzato, con i parametri abituali.
Mi sono procurato anche un pH-meter per verificare il grado di acidita' del latte, poiche' ho letto da qualche parte che il problema potrebbe dipendere da ipoacidita' del latte.
Vi risulta ?
E quanti gradi dovrei misurare per il latte appena munto ?
E per il siero ?
Brancolo nel buio, sono stranito soprattutto dall'assenza di qualsiasi ricotta, come se tutte le proteine fossero estratte dal latte in sede di cagliata... Ho provato anche ad aggiungere un po' di aceto, come facevo con il latte vaccino, per farla emergere, ma senza alcun risultato. Mi e' venuto il dubbio che il latte potrebbe essere addirittura troppo acido anziche' troppo poco, insomma sono totalmente confuso.
Normalmente confeziono forme intorno ai 3-400 gr., che salo a secco dopo 24-36 ore e stagiono almeno un mese. Innesto ca. 4 lt. di latte con 250-350 cc. di siero (che congelo in freezer da una volta alla successiva) a 38°C per ca. 1 ora, poi caglio con circa 0,3-0,5 ml. per
litro di latte sempre a 38°-40° per 40', ma nel tentativo di far raffermare la cagliata, ultimamente sono arrivato a raddoppiare quantita' e tempi senza apprezzabili miglioramenti.
Saro' eternamente grato a chi mi puo' fornire elementi utili a risolvere e soprattutto a capire i meccanismi e gli errori sottostanti a questo improvviso problema.
Grazie e a presto
Chicco