Allora: brie del 18/6
5l di vaccino crudo
Pastorizzato a 72°, raffreddato veloce a 41°
Aggiunto 100g lattoinnesto, mescolato e lasciato riposare 20 min (avevo saltato di copiare dal quadernino questa riga, scusate...
)
2ml ci caglio liquido di vitello 1:10000, 0.4/l
Taglio a cubetti 2x2
Sosta 30 min
Taglio a nocciola
Sosta 5 min
Rivoltamenti della cagliata per 3 min
Sosta 10 min
Stampo, prima due e poi, appena possibile, uniti in uno solo
Ho tenuto a TA per 5 ore invece di 3 perché mi pareva spurgasse ancora siero, rivoltando all'inizio ogni 10 min, poi ogni mezz'ora (gli scrupoli mi fa venire, quell'uomo là...
). Devo dire che la formetta è bella compatta e senza traumi apparenti.
Successivamente ho salato in salamoia 18% per un'ora e mezza. Siccome la forma era ancora davvero morbidissima, ho avuto la felice pensata di salarla in fuscella e sono stata per questo debitamente redarguita...
Così, per riparare alla salatura non uniforme, che avrebbe portato ad una crosta altrettanto disomogenea, ho salato (la mattina successiva) per tre ore a secco.
Poi ho risciacquato e asciugato la forma che da allora sta in frigo in una scatola con griglia scoperta per asciugare ancora e poi venire spruzzata di Pennicillium frullato in acqua e filtrato per non intasare qualche innocente spruzzino, di cui, pare, sia stata già fatta un'ecatombe...
Qualcosa però non mi torna, perché dopo tutte queste operazioni ho ancora una forma che pesa 1025 g, oltre il 20% di resa apparente...
Escludendo di essere stata così brava da sopperire anche alle statistiche carenze della materia prima, ne deduco che qualche disgrazia sia intercorsa. Magari nel taglio, visto che la temperatura di stufatura si aggirava intorno ai 27/28°, che non mi sembrano pochi. Di certo non è il caglio, perché è lo stesso boccettino di altre lavorazioni in cui non mi ha dato problemi e non ho sbagliato la dose.
Mi devo aspettare di inc@@zarmi con l'amaro quando lo apro?