gege ha scritto:
Ciao grazie dell'interesse
Procedimento utilizzato
30 litri latte crudo
Porto. a 20 gradi e inoculo con fermenti e nuffe liofilizzate sosta 20 minuti
Porto a 35 e aggiungo caglio vegetale 6 ml sosta 40 min rompo a quadratoni sosta 10 min rompo a nocciola agito 5 min sosta 5 min e metti in fuscella rivoltamenti temp 25 g. dopo 12 h salo a secco foro e metto in una stagnole in frtigo 7 giorni poi apro e metto in cantina dopo 1 mese e mezzo e" come nelle foto
Sarei curioso di sapere chi ti ha dato questa lavorazione, il roquefort è un formaggio erborinato di latte ovino, la sua lavorazione prevede dei fermenti eterofermentanti mesofili che si attivano a dai 28° ai 34° dopo averli lasciati attivare per almeno 30 minuti si aggiungo le muffe roqueforti, di queste ne esistono di varie entità, io ne conosco almeno 3 la loro differenza sta proprio nel colore verdi chiari e piu scure tendenti al grigio blu...
Ma ovviamente per fare si che queste muffe ploriferino, devi dar modo di ossigenarsi e di avere un alta umidità..
Le muffe le ossigeni creando dei distacchi meccanici alla pasta, ossia creando delle occhiature da struttura, in modo che la pasta non si compatti lasciando dei veri buchi al suo interno dove grazie ai fori creati nei piatti vanno a ossigenare e proliferare le muffe..(le muffe sono aerobiche necessitano di ossigeno, se tu chiudi la pasta loro non proliferano..
Per ploriferai è preferibile avere una temperatura di 12° con umidità 85% 95%
Per farti capire questo è un mio roquefort: